F.3.A.R.: intervista

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a cura di Iori Yagami

Vi proponiamo di seguito un’interessante chiacchierata avuta con Ben Cureton, uno dei lead designer di F3AR, ultimo capitolo dell’inquietante serie first person shooter di prossima uscita su Xbox 360, Playstation 3 e Personal Computer.

Spaziogames: Benvenuti su Spaziogames! Come prima cosa vi chiediamo una breve introduzione per il nostro pubblico di lettori.Ben Cureton: Il mio nome è Ben Cureton e sono il capo designer nonché responsabile della parte coop, del design delle armi e della rigiocabilità di F3AR

S: Il primo episodio della trilogia di FEAR è passato agli annali dei videogiochi per essere uno dei prodotti più spaventosi e con l’atmosfera più angosciante mentre in FEAR 2 la saga ha preso una piega diversa, incentrandosi più sull’azione e la difficoltà nel combattere i nemici. F3AR prenderà un’altra strada ancora oppure tornerà sui suoi passi, dandoci così delle nuove scosse di terrore lungo le nostre spine dorsali?BC: FEAR è il primo, Project Origin (l’altro nome con cui è conosciuto FEAR 2, ndr) il secondo…F3AR dovrebbe essere il giusto mix tra i due vecchi capitoli, giusto? Scherzi a parte il nostro obiettivo è quello di prendere gli elementi caratteristici del franchise e mixarli con tutta una nuova serie di feature. Sappiamo che esser chiusi in una stanza è pauroso, così come sappiamo che essere rinchiusi in una stanza con un compagno di squadra vicino sia meno pauroso…a meno che questo compagno di squadra non sia un killer psicopatico che in un qualche modo è riuscito a ritornare dalla morte!

S:Ci sarà un filo conduttore fra il secondo ed il terzo capitolo della serie?BC: La storia di F3AR si legherà in maniera inscindibile con Project Origin, iniziando approssimativamente nove mesi dopo la fine del precedente episodio. I fan della storia e dell’universo di FEAR non rimarranno delusi.

S: John Carpenter e Steve Niles, due nomi che i fan dei film e dei comics horror conoscono benissimo. Dopo Clive Barker dunque un altro grande nome dell’industria del cinema entra nel mondo dei videogiochi. Come ha influito Carpenter sul vostro lavoro?BC: I film di John Carpenter hanno quel feeling, quell’appeal unico, sia nella regia che nell’incedere della storia. Abbiamo utilizzato queste peculiarità che trapelano dal genio di Carpenter per rendere ancor più unico ed indimenticabile F3AR. Carpenter ci ha aiutato soprattutto nella direzione delle fasi cinematografiche e delle cutscens, mentre Steve Niles ha coprodotto lo script del gioco.

S: Focalizziamoci ora proprio sul gioco. Potresti darci qualche dettaglio in più in merito alla storia che c’è dietro i due protagonisti, Point Man e Paxton Fettel?BC: Beh non posso dire molto, però vi posso confidare che i due fratelli hanno le loro peculiari motivazioni. Non si piacciono molto, se ricordate Point Man uccise Fettel, e quest ultimo non ha affatto dimenticato questo scherzetto ora che è ritornato dall’altro mondo…Hanno però un altissimo rispetto verso le rispettive abilità in combattimento e sul loro legame di sangue, rispetto che li riesce a far cooperare all’interno del gioco…Almeno fino ad un certo punto…

S: Differenti poteri indicano un differente gameplay, ciò significa poter contare su due diverse esperienze di gioco?BC: Uno dei nostri principali obiettivi è stato quello di portare la modalità cooperativa all’interno della serie di FEAR, in modo da poter regalare un’esperienza di gioco ineguagliabile a tutti coloro che vorranno intraprendere questo tipo di modalità. Abbiamo lavorato duramente sull’aspetto della differenziazione fra i personaggi, sia per quel che concerne i poteri, punti di forza e di debolezza, sia per le motivazioni che li spingono ad andare avanti, accentuando tantissimo questi tratti.

S: Modalità cooperativa, una nuova significativa introduzione nel franchise. Cosa ne pensi in generale su questo tipo di modalità e cosa vedremo in merito in F3AR? Doppia azione potrà significare anche il doppio della paura?BC: La cosa più interessante che abbiamo pensato mentre inserivamo la cooperativa in F3AR è che tale modalità ci ha permesso di inserire un tipo di gameplay totalmente nuovo per la serie. Ci ha anche dato l’unica opportunità di vedercela con gli altri titoli che già fanno della modalità cooperativa un loro cavallo di battaglia. Dovete sapere che Point Man e Fettel sono sempre ai ferri corti, ma ciò non vuol dire che non possano beneficiare reciprocamente dei loro poteri e della contemporanea presenza nel gioco. Proprio per la distinta e netta differenza fra i loro poteri potremo vedere i diversi approcci che i due protagonisti potranno avere nella medesima situazione. Ci saranno ovviamente dei benefici nel mixare queste due strategie, ma queste sono scelte che lasceremo nelle mani dei giocatori!

S: Il vostro lavoro è stato influenzato da altri first person shooter con una forte componente cooperativa, come Left 4 Dead o Halo?BC: Nella stragrande maggioranza dei giochi in cooperativa i personaggi si differenziano unicamente per l’aspetto estetico o la loro personalità. A differenza di questi Point Man e Fettel sono diametralmente opposti, una particolarità questa che ci ha dato la possibilità di separare dalla massa F3AR.

S: Cosa ci puoi dire in merito ai nemici? Incontreremo spaventose aberrazioni mentali piuttosto che i soliti astutissimi e cattivissimi militari visti nei precedenti due giochi?BC: Ovviamente ci saranno nuovi nemici, molti dei quali saranno paranormali e nati dalla realtà distorta di Alma, L’Almaverso, abbiamo già rivelato gli Scavenger, molti altri arriveranno a disturbare i vostri sonni…Armacham ha tantissime sorprese ancora per Point Man e suo fratello.

S: Per finire descrivi F3AR con cinque aggettivi.BC: Intenso, spaventoso, violento, inquietante, appagante.

S: Grazie mille per la disponibilità, a presto con nuove spaventose rivelazioni di F3AR

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