Evolve

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a cura di Pregianza

Ci è voluto un po’, ma Evolve è finalmente giunto tra noi. Atteso manco fosse il salvatore degli fps competitivi, il gioco di Turtle Rock Studios ha sorpreso e divertito praticamente tutti durante le dimostrazioni, ribaltato il concetto di multiplayer a squadre e convinto molti redattori della sua qualità prima ancora dell’uscita. Poi però si sono susseguite notizie abbastanza preoccupanti legate ai contenuti effettivi del gioco, e tra i giocatori e la stampa ha iniziato a insinuarsi subdolo il dubbio di trovarsi davanti a un nuovo Titanfall, un altro titolo innovativo e di ottima fattura ma incapace di guadagnarsi una community numerosa per via della scarsità di cose da fare e progressione. Noi l’abbiamo giocato per una giornata intera, dopo aver tenuto d’occhio attentamente la fase beta, e pur non essendo ancora in grado di dare una valutazione definitiva (che arriverà comunque a breve, non temete) abbiamo già potuto demolire qualche insicurezza. Vediamo insieme cosa offrono le prime ore di uno dei giochi più attesi dell’anno.
Caccia dura con tanta paura
Evolve è, per i pochi che non lo sanno, uno shooter competitivo 4 contro 1 dove si possono vestire rispettivamente sia i panni del mostro che quelli dei cacciatori. L’unica incertezza era legata al numero effettivo di mostri e cacciatori utilizzabili, che con tre soli bestioni a disposizione e 12 cacciatori (in realtà 4 classi con 3 varianti ciascuna) pareva piuttosto limitato per un videogame lanciato in pompa magna come questo. Il numero, tuttavia, è confermato: al di fuori di un mostro aggiuntivo che arriverà in seguito e sarà utilizzabile da chi il gioco lo ha preordinato, sarà possibile usare solo il Goliath, un gigantesco scimmione sputafuoco, il Wraith, una specie di misto tra uno spettro e una mantide religiosa dotato di grande velocità e capacità stealth, e il Kraken, un parente stretto di Cthulhu capace di sferrare attacchi energetici non indifferenti. 

Sono pochini, non c’è da girarci attorno, ma sono anche molto ben congegnati, e vengono inseriti in una struttura notevole che dà al giocatore l’impressione di essere davvero il protagonista di una caccia senza esclusione di colpi. Il gameplay, a seconda del personaggio utilizzato, varia completamente e si passa da uno scontro in gruppo con classi dotate di abilità molto diverse tra loro a una sorta di action/stealth in terza persona, dove l’unico scopo è nascondersi e nutrirsi finché non si è divenuti abbastanza forti da ribaltare l’intero team di cacciatori a manate. Funziona ed esalta, alle volte in modo nettamente superiore alle aspettative, ma la struttura asimmetrica del tutto già ora si porta dietro alcune problematiche proprie dei Dota-Like, peraltro brutalmente accentuate. Esattamente come in quei titoli, basta un compagno di squadra che non fa il suo lavoro o gironzola per la mappa a casaccio senza curarsi del resto del gruppo, e contro un mostro minimamente competente la partita è finita ancor prima di iniziare. Se il compagno poco esperto è il Trapper poi, a cui è affidato il delicatissimo compito di trovare, bloccare e rallentare il mostro, si dà praticamente un via libera all’avversario per pasteggiare con tutte le forme di vita che vagano per la mappa e arrivare al temutissimo terzo stadio evolutivo, che di solito significa “partita finita”.
Non è un gioco facile, e costringe a lavorare in gruppo con intelligenza e tattica, proprio per questo Evolve dà il meglio di sé solo se giocato con amici, e può risultare molto frustrante in solo. Certo, per il mostro il problema non si pone, ma se ci si trova di fronte a una creatura che non ha idea di come muoversi e nascondersi per la mappa la vittoria è ancor più regalata, una cosa che cancella in poco tempo ciò che rende il gioco uno spasso.
Al momento la community per ovvie ragioni fatica a capire come muoversi nelle larghe location offerte dal titolo Turtle Rock, e ha ancor più problemi a gestire le tante abilità a disposizione di classi e mostri, è più che normale. Non ci è possibile prevedere fino a che punto si svilupperà con il passare del tempo, forse nel giro di un paio di mesi avremo partite coordinatissime anche giocando a casaccio, eppure il timore che con l’aumento dell’utenza si moltiplichino anche i casi di giocate barbare non va escluso. Il matchmaking, non bastasse, al momento pare metterci del suo, visto che ci è capitato di finire in partite con due soli giocatori umani dove il ruolo dei bot non veniva coperto fino alla fine. La difficoltà dei bot online pare settata sul massimo livello, ma tale fatto, unito a certi problemi di gestione delle preferenze nella scelta della classe dei giocatori, lascia intendere come ci sia ancora del lavoro da fare in questo campo. Per il resto, nient’altro che complimenti per la gestione al lancio, con server che hanno retto la massa senza troppi sbalzi e la maggior parte delle partite giocabili senza problemi.
Tornando un attimo sui contenuti, le modalità non sono molte e le aggiunte non hanno lo stesso appeal della “caccia”. Si ha Salvataggio, che richiede di portare in salvo 5 sopravvissuti prima che il mostro li divori, Difesa, dove i cacciatori affrontano dei mostri depotenziati guidati dal bestione principale, e Nido, che è una sorta di versione invertita di difesa. C’è una campagna singleplayer con tanto di cutscenes, ma è poco più di una serie di missioni contro i bot, trascurabilissima. Il piatto forte dell’esperienza, insomma, è la caccia multiplayer senza se e senza ma.
Nulla da dire sul comparto tecnico invece. Al di fuori di un singolo crash e di qualche rallentamento dovuto alla latenza e non al motore grafico, Evolve fila liscio come l’olio, è uno splendore da vedere anche su console e ha molto stile. Il design dei mostri è eccezionale, la fluidità dell’azione impeccabile, e il sonoro di alta qualità (anche perché il mostro ogni tanto dovete “sentirlo” e non solo vederlo). È chiaro che, pur con i suoi contenuti risicati, si tratta di un titolo con valori produttivi di altissimo livello, che sprizza cura maniacale da tutti i pori.

Il nostro timore principale, quello di trovarci davanti a un titolo con contenuti abbastanza scarsi, è stato purtroppo confermato, ma il gameplay di Evolve ci ha comunque catturato non poco in questa prima parte della nostra review. Il titolo di Turtle Rock ha grande potenziale, e siamo seriamente intenzionati a spolparlo per scoprire tutto ciò che ha da offrirci, per poi dare un giudizio finale ponderato a dovere. Ci faremo presto un’idea precisa della qualità del gioco, ma per ora la caccia è ancora aperta.

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