Reykjavik – È innegabile che nel corso degli anni CCP sia arrivata a ricoprire un ruolo di prestigio all’interno del mondo videoludico. Fondata nel 1997 a Reykjavik, la software house islandese è riuscita a dar vita a uno dei più grandi MMO di sempre, Eve Online, e a ottenere una fanbase che definire enorme sembra quasi un eufemismo. È proprio in questo che risiede il punto di forza della compagnia, i fan, in quanto, grazie alla sinergia presente tra sviluppatori e utenti, la casa di sviluppo ha saputo migliorare anno per anno il proprio prodotto, rinnovandolo e riuscendo sempre a soddisfare le esigenze dei propri videogiocatori. Qualsiasi consiglio o critica che potesse aiutare a creare un titolo completo sono sempre stati presi in considerazione dalla compagnia, e questa apertura verso gli utenti la si constata benissimo all’EVE Fanfest 2013, una fiera che cerca di riunire migliaia di persone con la stessa passione, con keynote sulle ultime novità dei propri titoli, competizioni PvP e altre conferenze che ruotano attorno ai capisaldi dell’universo di Eve Online. Quest’anno la software house ci ha invitato a prendere parte all’evento, e un’occasione del genere non ce la siamo lasciata sfuggire. Dopo un giorno e mezzo dal nostro arrivo possiamo già ritenerci soddisfatti ed entusiasti di quanto mostratoci, e nel corso dei prossimi giorni cercheremo, embargo dopo embargo, di esporvi tutte le nostre impressioni al riguardo.
L’universo di EVE Online
La produzione chiave della compagnia, come facilmente intuibile, è Eve Online. Rilasciato nel 2003, il titolo ha subito nel corso degli anni una serie di migliorie e di aggiornamenti contenutistici in grado di attirare una grandissima quantità di utenti e di tenere incollati i più affezionati agli schermi dei propri monitor, riuscendo a raggiungere una media di 16 ore settimanali per giocatore. Questo successone è principalmente dovuto alla struttura complessa di Eve Online: rispetto a molti altri titoli del suo stesso genere, la produzione CCP richiede agli iscritti tanta dedizione e tempo per riuscire a destreggiarsi per il mondo di gioco e a padroneggiare tutte le sue meccaniche. La presenza di un solo server in occidente, situato a Londra, e di un’altro in oriente, posto in Cina, rende possibile quella che gli sviluppatori definiscono come la Sandbox, ovvero un mondo, o meglio, un modo di concepire il mondo di gioco, in cui i giocatori sono i veri protagonisti e possono con le loro azioni influenzare quanto accade all’interno dell’intero spazio di Eve Online. I MMO ordinari pongono infatti il giocatori all’interno di un sistema che li spinge a fare quest, dungeon o completare ulteriori compiti assegnati dai vari NPC, senza che essi possano essere messi davanti a determinati bivi e scelte che abbiano poi riscontro nel mondo, non solo per se stessi ma anche per gli altri giocatori. La gran parte delle conseguenze è quindi già determinata, e il team di sviluppo sa benissimo cosa accadrà al giocatore e cosa dovrà affrontare/fare dopo il raggiungimento del level cap o dopo aver superato una determinata sezione di gioco. Per CCP è tutto il contrario: gli sviluppatori ci hanno raccontato che il più delle volte non hanno capito assolutamente cosa stesse accadendo all’interno di EVE Online, in quanto il susseguirsi di alcune situazioni ha dato vita a una serie di reazioni a catena che, a loro volta, hanno portato alla nascita di determinati conflitti tra fazioni (un esempio è la Battaglia di Asakai, nata dopo l’entrata in open beta del titolo) che si sono protratti per diverso tempo. Questo spirito ci è da sempre parso azzeccato e davvero ammirevole, poiché i giocatori divengono i protagonisti della propria avventura nel vero senso del termine, quasi totalmente svincolati dalle scelte degli sviluppatori e quindi veri artefici della propria esperienza videoludica. A breve il titolo riceverà un nuovo aggiornamento, Odyssey, e durante i prossimi giorni avremo modo di provare con mano una build definitiva.
Dust 514
La seconda produzione su cui la compagnia si è maggiormente concentrata nell’ultimo periodo è Dust 514. Annunciato alla GDC del 2009, il titolo si propone come il primo sparatutto in prima persona free to play per Playstation 3, e non ha di certo mancato di catturare l’attenzione dei fan. Oltre a proporre un modello di business ormai assodato nel mondo del gaming su PC, Dust 514 offre agli utenti la possibilità di interagire con i giocatori PC di Eve Online in una maniera davvero singolare, che rende di fatto possibile un’esperienza cross-platform senza aver bisogno di alcun supporto hardware o aggiuntivo da parte dell’utente. Grazie agli avanzati server di gioco, infatti, i giocatori potranno portare a compimento determinati compiti assegnati dalle forze presenti nello spazio o chiedere loro supporto durante le sparatorie che si terranno sui diversi pianeti. Un esempio che ci è stato fatto per quest’ultimo caso è quando un giocatore di Dust 514 richiede il supporto aereo a un utente PC per sconfiggere i nemici che gli si parano davanti: il server di gioco invia a una nave spaziale le coordinate del bersaglio, e dopo aver confermato l’azione quest’ultima invia un segnale che viene elaborato sempre dal server presente a Londra e che renderizza il raggio laser direttamente sulle console dei videogiocatori. Un’interazione simile non si è mai vista tra due titoli in esecuzione su due piattaforme totalmente differenti, e CCP merita assolutamente un plauso per essere riuscita a realizzare questo tipo di sistema.La gratuità del software potrebbe scoraggiare i più a causa del timore che il titolo possa rivelarsi un mero pay to win, ma le microtransazioni presenti all’interno del titolo serviranno unicamente per permettere agli utenti una ulteriore personalizzazione estetica che non andrà assolutamente ad influenzare il bilanciamento nel mondo di gioco. Anche per Dust 514 è in arrivo un nuovo update gratuito, denominato Uprising e previsto per la prima settimana del mese di maggio, che, oltre a correggere diversi problemi e bilanciare determinati fattori segnalati durante la fase beta, garantirà un comparto grafico nuovo di zecca, capace di spremere ancora di più la console Sony e di offrire un’interfaccia utente più accessibile rispetto a prima. Per il momento abbiamo solamente assistito al keynote di presentazione di questa nuova versione, ma nel corso dei prossimi giorni avremo sicuramente modo di testare con mano tutte le novità.
World of Darkness
Ultimo ma non in ordine di importanza è World of Darkness. Dopo uno sviluppo travagliato e caratterizzato da diversi passaggi di testimone, sembrerebbe che l’ambizioso progetto degli ex Whitewolf Inc. sia pronto per essere presentato a tutti gli utenti presenti all’EVE Fanfest. Le dichiarazioni fatte dal CEO della compagnia nel corso degli ultimi mesi validano sicuramente questa affermazione, e siamo davvero curiosi di sapere se ci verrà svelato qualcosa al riguardo.
La prima giornata all’Eve Fanfest 2013 è stata sicuramente ricca di novità e annunci che ci hanno lasciati più che sorpresi. La casa di sviluppo islandese ha un immenso potenziale, e riesce a esprimerlo in maniera grandiosa grazie allo stretto rapporto che intercorre tra di essa e i propri fan, che rivestono un ruolo di massima importanza nel corso dell’intero processo di sviluppo di Eve Online e Dust 514. Certo, riuscire a provare World of Darkness nei prossimi giorni sarebbe una cosa assolutamente gradita, ma per il momento non possiamo assolutamente lamentarci di quanto abbiamo visto. Continuate a seguirci, nei prossimi giorni arriveranno delle novità davvero interessanti!