Drago D'Oro 2017

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

“E il vincitore è… La La Land!”. Anche il simpatico omaggio alla gaffe degli Academy Awards, e molto altro, alla serata di premiazione del Drago D’Oro 2017, quinta edizione del premio italiano che celebra le eccellenze della produzione videoludica, noto anche come gli Oscar del Videogioco, tenutosi nell’inedita cornice del Guido Reni District a Roma (che al momento ospita anche la prima edizione del Let’s Play – Festival del Videogioco) e presentato dalla coppia Rocco Tanica e Lucilla Agosti. Una serata, patrocinata da AESVI – Associazione Editori e Sviluppatori Videogiochi Italiani, che ha visto questa volta trionfare il gigante Square Enix e il suo Final Fantasy XV, ultimo capitolo della serie uscito nel corso della passata stagione. A ritirare il prestigioso premio di Gioco dell’Anno sul palco del Drago D’Oro un ospite veramente d’eccezione, il Director del gioco Hajime Tabata. Una vittoria, quella della quindicesima fantasia finale, che ha spaccato in due il pubblico, ma che sicuramente rappresenta un segnale forte e indiscutibile di come un prodotto di tale caratura sia in grado di lasciare un segno in un mercato, quello dei videogiochi di ruolo, sempre più in continuo cambiamento. 

Tuttavia, non è stata una serata incentrata solo ed esclusivamente sulla consegna delle ormai celebri statuette a forma di coda di drago. Poco dopo l’inizio della cerimonia, Fumito Ueda in persona è infatti salito sul palco per ritirare il premio alla carriera del Drago D’Oro, ricevuto per gli ormai storici ICO, Shadow of the Colossus e il più recente The Last Guardian, tre titoli che hanno mostrato in tutta la loro potenza espressiva il genio e l’estro del noto designer giapponese. Il premio è stato consegnato da Paolo Chisari, presidente di AESVI, e da Luca Tremolada, giornalista del Sole 24 Ore e presidente della giuria del Drago D’Oro. Ma per Ueda (e per il pubblico presente) non si è trattato di certo dell’unico momento di forti emozioni: il suo ultimo progetto, uscito su console PlayStation 4 lo scorso mese di dicembre dopo una gestazione durata anni, si è portato a casa anche il premio per il Miglior Personaggio (Trico) e soprattutto per la Miglior Colonna Sonora, quest’ultimo ritirato dal compositore Takeshi Furukawa che per The Last Guardian ha collaborato anche con la prestigiosa London Symphony Orchestra.

Il Videogioco giapponese ha continuato a dominare la serata di premiazione grazie alla vittoria nelle categorie Miglior Videogioco di Ruolo, premio andato a Dark Souls III di Bandai Namco, e per la categoria Miglior Platform, vinta quest’anno dall’originalissimo Super Mario Run, titolo che ha visto Nintendo debuttare nel mondo del mobile gaming ottenendo un successo realmente inaspettato. Ovviamente, anche il fenomeno della scorsa estate dedicato ai mostriciattoli collezionabili, vale a dire Pokémon GO, il quale ha battuto la concorrenza nella categoria di Migliore App. E non poteva essere altrimenti, visto e considerato che l’applicazione di Niantic è stata un vero e proprio fenomeno di costume durante la scorsa estate. Ultimo ma non meno importante, Uncharted 4: Fine di Un Ladro di Sony Interactive Entertainment, che oltre a ottenere il Premio Speciale del Pubblico, ha ottenuto anche le statuette per la Miglior Grafica e quella per il Miglior titolo d’azione e d’avventura. Non solo titoli multimilionari o Tripla A, ma anche e soprattutto prodotti in grado di sorprendere per la loro carica innovativa e artistica: Inside, sviluppato e pubblicato dallo studio indipendente danese Playdead, si è infatti aggiudicato il premio come Miglior Videogioco Indipendente, mentre quello per la Miglior Sceneggiatura è stato consegnato a Firewatch. Batman: Arkham VR, esperienza sviluppata per la realtà virtuale basata sui fumetti DC Comics, si è invece portata a casa il meritato premio di Videogioco più Innovativo.

Ovviamente, largo spazio è stato dato anche all’industria italiana con l’assegnazione dei premi Drago d’Oro del nostro paese. Il premio per il Miglior Videogioco Italiano è stato infatti vinto da Redout, adrenalinico racing game futuristico ispirato ai classici F-Zero, WipeOut e Rollcage, sviluppato dallo studio di sviluppo torinese 34BigThings. Il vincitore della categoria Miglior Game Design è stato invece l’affascinante Little Briar Rose, avventura grafica del team bresciano Elf Games Works, I racing nuovamente protagonisti, su due ruote, con Valentino Rossi The Game di Milestone, il quale si è portato a casa il premio nella categoria Miglior Realizzazione Tecnica, mentre quello per la Miglior Realizzazione Artistica è andato al suggestivo The Town of Light dei toscani LKA. 
Poco sotto, trovate la lista completa di tutti i vincitori premiati nel corso della serata del Drago D’oro 2017:
Miglior Sceneggiatura: Firewatch (Camposanto)
Miglior Gameplay: Overwatch (Blizzard)
Miglior Colonna Sonora: The Last Guardian (Sony)
Miglior Personaggio: Trico – The Last Guardian (Sony)
Miglior Gioco di Ruolo: Dark Souls III (Bandai Namco)
Miglior Sparatutto: Titanfall 2 (Electronic Arts)
Miglior Strategico: Civilization VI (2K Games)
Miglior Titolo Azione/Avventura: Uncharted 4: Fine di un Ladro (Sony)
Miglior Grafica: Uncharted 4: Fine di un Ladro (Sony)
Miglior Gioco di guida: Forza Horizon 3 (Microsoft)
Miglior Gioco sportivo: NBA 2K17 (2K Games)
Miglior Platform: Super Mario Run (Nintendo)
Miglior Gioco per famiglie: LEGO Dimensions (Warner Bros. Interactive)
Miglior App: Pokémon Go (Nintendo)
Gioco più innovativo: Batman Arkham VR (Warner Bros. Interactive)
Miglior gioco Indie: Inside (Playdead)
Miglior Videogioco Italiano – game design: Little Briar Rose (Mangatar Games)
Miglior Videogioco Italiano – realizzazione tecnica: Valentino Rossi: The Game (Milestone)
Miglior Videogioco Italiano – realizzazione artistica: The Town of Light (LKA)
Miglior Videogioco Italiano: Redout (34BigThings)
Videogioco più venduto: FIFA 17
Premio Speciale del Pubblico: Uncharted 4: Fine di un Ladro (Sony)
Gioco dell’Anno: Final Fantasy XV
La Replica:

Nel Guido Reni District si è svolta l’edizione 2017 del Drago D’Oro, premio italiano che promuove il valore artistico e culturale del medium. Quest’anno, il Giappone è tornato prepotentemente alla ribalta con due titoli in particolare che hanno catalizzato l’attenzione, vale a dire The Last Guardian di Fumitu Ueda e Final Fantasy XV di Hajime Tabata, scelto dalla giuria di esperti come Gioco dell’Anno. Rocco Tanica e Lucilla Agosti, visibilmente divertiti, hanno quindi guidato una serata all’insegna delle sorprese, con un occhio di riguardo anche e soprattutto alle eccellenze del videogioco Made in Italy.

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