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La forza della condivisioneChiaramente lo SnapMap è sì creazione, ma soprattutto condivisione: troverete quindi un sistema di pubblicazione che vi mostrerà anche le mappe più giocate, le più apprezzate e le più votate. Tutte saranno, inoltre, divise per tipologia, catalogando così quelle che si basano sulla durata, fino a quelle che vi porteranno ad affrontare boss decisamente più complessi di quelli che trovereste durante la campagna: d’altronde, l’editor di mappe serve per lo più a questo, ad aumentare il livello di sfida mettendo a dura prova il sadismo di chi le crea e di chi, conseguenzialmente, le gioca. Non solo, però, perché in diverse occasioni ci siamo ritrovati anche dinanzi a sfide inaspettate, che ci hanno chiesto di mantenere la calma prima di sparare e contare fino a dieci, in piena antitesi a quello che è il dinamismo e la frenesia di DOOM, o altre che ci hanno spinto a risolvere alcune sessioni di puzzle recuperando dei nuclei da inserire in dei generatori di energia, per poter così procedere verso l’obiettivo finale.L’attuale offerta di mappe è sicuramente variegata, ma la speranza è quella di poter trovare sempre più arene elaborate e magari più complesse da portare a termine, che possano, soprattutto, esaltarsi così come fatto dalla stessa campagna di DOOM. SnapMap si trova comunque a combattere contro la pochezza di contenuti, soprattutto là dove mancheranno moltissime armi da poter collocare nelle mappe, rendendo monca l’esperienza del singleplayer. Inoltre vi imbatterete anche un limite di demoni e stanze che potrete collocare nella stessa mappa, per chiari motivi di performance del network, per il quale non si può rischiare un appesantimento che danneggerebbe la resa tecnica e grafica. Ugualmente non è possibile stabilire la difficoltà della mappa, che rimarrà sempre fissa alla difficoltà intermedia, ma chiaramente per aggirare tale limite basterà aumentare la salute dei demoni e la loro capacità di fuoco, con danni aumentati annessi.
Terra o Marte?L’offerta finale ha sottolineato la presenza di mappe in singleplayer, che vanno per la maggiore, mentre quelle in multiplayer scarseggiano soprattutto a causa di una affluenza non proprio eccezionale in alcuni periodi. Nello SnapMap, infine, potrete anche giocare in cooperativa, coprendo così una lacuna che DOOM si è ritrovata ad avere nella modalità singleplayer. Se quindi da un lato troverete dinanzi a voi delle limitazioni, dall’altro sarà possibile giovare di alcuni contenuti quasi del tutto esclusivi.
L’obiettivo di SnapMap, in ogni caso, è quantomeno raggiunto: si è riusciti ad aumentare la longevità, così come anche potenziare fortemente la connessione tra utenza e sviluppatori, affidando ai primi la possibilità di vestire i temporanei panni di level designer. Servirà seguire i tutorial messi a disposizione dal tool di creazione per poter arrivare a padroneggiare adeguatamente quella che è, a tutti gli effetti, la terza modalità di DOOM, ma una volta superato il momento di rodaggio sarete pronti a creare il vostro inferno su Marte.