Destiny, Era di Trionfo

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a cura di YP

Non è passato tanto dall’annuncio ufficiale di Destiny 2: secondo capitolo dello shooter con impronta MMO di Bungie che, però, si farà attendere ancora un po’ prima di farsi vedere in una forma più concreta. In questo lasso di tempo però l’attuale Destiny non è rimasto con le mani in mano, tutt’altro: Era di Trionfo è l’evento che celebra i tre anni di vita del titolo, riportando in vita le vecchia incursioni, aggiornandole a livello di luce attuale e proponendo ai Guardiani un nuovo set di armi ed equipaggiamento che, anche qui, riprende quello originale se non per qualche modifica.
Questa settimana è andata in scena l’ultima reincarnazione dei raid disponibili, Furia Meccanica, che come per le altre incursioni vede al suo interno anche un paio di challenge utili a completare il Registro dell’Era di Trionfo. Possiamo dunque tirare le somme, avendo giocato tutti i nuovi contenuti e, sopratutto, dopo aver terminato il percorso lungo ben tre anni all’interno di questo meraviglioso universo.
Age of Triumph
Tre anni non sono pochi, sopratutto se vissuti con l’intensità alla quale ci ha abituato Destiny. Non sono stati tre anni, diciamo, costanti, ma senza ombra di dubbio memorabili: Bungie ha proposto una struttura ludica inedita su console, un ibrido fra FPS, MMO, GDR che ha per forza di cose entusiasmato fin da subito. Sono stati tre anni di espansioni, più o meno riuscite, culminate con l’evento Era di Trionfo che, in qualche modo, le riunisce tutte per celebrarne la grandezza. Riprendere e aggiornare contenuti gloriosi come La volta di Vetro è stata una mossa furba e decisamente riuscita: la difficoltà aumentata e i reward davvero accattivanti sono un traino al quale molti giocatori faticano a resistere. Per non parlare delle armi, la cui versione elementale è stata resa Esotica per non intaccare il bilanciamento. E allora eccoci tornare nelle vecchie incursioni per rivisitare quei luoghi che tanto ci fecero innamorare e ancora oggi sussultare: Era di Trionfo è un’operazione che gioca anche sulla nostalgia e sui ricordi, ma ben venga. Insomma se doveva esserci un modo per dire in qualche modo addio a Destiny, questo era il più sensato. Senza parlare del Registro, pieno di cose da fare (alcune noiose), che sicuramente tratterrà i giocatori più hardcore per ancora qualche settimana. Pagine dedicate al crogiolo, alle singoli classi, alle incursioni, agli assalti, alle Prove di Osiride… insomma ce n’è per tutti i gusti.
What’s next?
Possiamo aspettarci ancora qualche novità? No, sicuramente no. Continueranno le rotazioni settimanali delle incursioni, cosi come le Prove di Osiride e lo Stendardo di Ferro, ma nulla di più. Il 18 maggio ci sarà il reveal ufficiale del gameplay di Destiny 2 con un evento che si preannuncia epico, e gli sforzi ormai sono concentrati da tempo sul sequel. Ciò non toglie che se qualche gruppo di neofiti volesse provare a buttarsi oggi nell’universo Destinyano non dovrebbe farlo: certo, vivrebbe l’evolversi del titolo in maniera più immediata e meno travagliata, ma non per questo meno appagante. Per i giocatori più navigati invece non rimane che rifugiarsi nell’attesa, settembre non è poi cosi lontano; senza contare che all’E3 ne sapremo sicuramente di più.

Salutiamo Destiny con il cuore in pace: sono stati tre anni davvero intensi, tutti da rivivere grazie all’Era di Trionfo. Per il resto… non rimane che aspettare: Destiny 2 è in arrivo e qui su SpazioGames troverete una copertura completa e approfondita. Rimanete con noi dunque, ingannando l’attesa magari facendoci sapere quali sono i momenti legati allo shooter Bungie che ricorderete con più affetto ed entusiasmo.

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