Destiny si è appena aggiornato ancora una volta, con tanti bei contenutozzi per i suoi utenti. Il gioco viene costantemente ritoccato e ampliato, basti pensare al Festival di Halloween e alle sue chicche cosmetiche, ma è da un po’ che gli utenti chiedono qualcosa di simile all’ultimo Add-On: nuovi contenuti massicci, magari story based e seguiti da un raid, questo vogliono, e grande è anche la loro fame di informazioni. Noi allora abbiamo parlato con Derek Carroll di Bungie per sapere quale sarà il futuro del gioco, e se è il caso di aspettarsi grossi DLC simili a breve. Ovviamente, non ha potuto svelare contenuti futuri, ma almeno ha precisato che gli update continueranno per un bel po’ a concentrarsi sugli eventi, come l’Iron Banner, i Trial of Osiris e altre chicche come la Sparrow Racing League, la corsa tra gli astori recentemente apparsa tra le modalità. Insomma, un Destiny più concentrato su novità accessibili per tutti i giocatori, che avanzerà a piccoli passi ma con costanza.

A tu per tu con Bungie
A questo punto, abbiamo voluto concentrarci proprio sulle nuove gare, chiedendo delucidazioni al buon Derek. “È un evento invernale che andrà dall’ 8 al 29 dicembre”, ha spiegato, “un’attività pvp giocabile anche con un gruppo di amici, 5 più voi ovviamente, ma anche affrontabile in matchmaking da soli. Più gareggiate, più aumenta la vostra reputazione e migliore l’equipaggiamento ottenuto. Vale anche la pena affrontarle, perché la gear di classe e gli elmi sono eccellenti. È davvero spassosa e molto diversa da attività più hardcore come, per dire, i Trial of Osiris. L’abbiamo inserita sia perché tanti giocatori la chiedevano a gran voce, sia perché riteniamo sia un ottimo modo per sfogarsi senza affrontare il gioco troppo seriamente. Certo, uno può pure affrontarla in modo super competitivo, ma lo scopo di fondo è divertire”.
Le Sparrow Race sono quindi una dimostrazione del fatto che Bungie ascolta la sua community, e abbiamo pertanto rincarato la dose facendo qualche domanda sul futuro delle attività Year 1. I primi raid verranno mai aggiornati?
Al solito ci siamo schiantati sul muro del “no comment”, ma la speranza è l’ultima a morire, anche perché il tono di Derek era di quelli sornioni, e la tipica risposta “ascoltiamo costantemente i fan”, seppur di rito, lascia intendere che qualche idea a riguardo c’è, eccome.
Meno idee originali paiono invece esserci sul bilanciamento del gioco. Ormai il titolo è vivo da un po’, eppure ci sono ancora problemi col bilanciamento, tanto che la nuova patch resetta il pvp. Lì il procedimento di Bungie pare esser lo stesso di sempre: analizzare i dati, agire sulle armi di conseguenza, e tentare di mantener tutto equilibrato. “È estremamente difficile” ha precisato Derek, “ma il team dedicato al bilanciamento è talentuoso e controlla costantemente il feedback, analizzando montagne di dati. Specie sulle armi”.
Se il bilanciamento è un problema naturale in qualunque titolo contenga del pvp, meno ignorabile è la questione spinosa delle microtransazioni. Destiny non è un titolo poco costoso, specie se si fa il conto con i contenuti aggiuntivi, e la presenza delle microtransazioni ha spaventato molti giocatori, seppur queste ora siano solo stilistiche. Siamo stati tranquillizzati anche qui da Carroll, nonostante venga un po’ naturale storcere il naso. “Bungie è molto preoccupata dell’integrità del suo gioco, e specialmente della percezione che i giocatori hanno”. In parole povere, dalle nuove attività si potranno comprare record book, ma non ci sarà luce nella gear acquistabile, e il fondamentale della software house rimane sempre evitare a tutti i costi il pay to win. Non vogliono deludere gli acquirenti e rovinare il gioco con brutte trovate di questo tipo, quindi pare si possa stare calmi.
Altra conferma piena di gioia, è la volontà degli sviluppatori di offrire nuove armi esotiche tramite quest ed eventi, invece che semplicemente facendo il pieno di tre di ori da Xur. Derek ha confermato che ci saranno altre chicche di questo tipo nel tempo.
Un po’ più fumosa è stata invece la risposta legata alle ricompense del Cala la Notte, secondo parecchi ancora insoddisfacenti se si considera quanto impegnative sono quelle attività. Si sente molto la mancanza del Bonus/Malus insomma. Lì lo sviluppatore si è limitato alla tipica risposta di circostanza, precisando che “Bungie lavora costantemente per garantire che i giocatori siano felici delle ricompense e anche se a volte il sistema è un po’ random o oscuro e non tutti sono soddisfatti credono di poter raggiungere un bell’equilibrio. D’altro canto è anche vero però che non possono dare tutto a tutti, o romperebbero il gioco”.
Non molto altro da dire a riguardo delle novità, anche se abbiamo avuto perlomeno la soddisfazione di chiudere l’intervista lamentandoci per l’assenza ormai davvero troppo prolungata delle barbe. Destiny sarebbe indubbiamente migliore con della peluria facciale, e ancora meglio con delle robot-barbe, ma Bungie pare non volerci ascoltare… per ora.
Destiny resta un progetto piuttosto controverso sotto certi aspetti, ma la sua crescita è innegabile, e dopo l’ennesimo update il titolo si è gonfiato ulteriormente. Gli sviluppatori sembrano voler ascoltare la community, ora resta da vedere fino a che punto gli eventi sapranno catturare gli interessi del pubblico. Le gare degli astori, indubbiamente, sono un passo nella giusta direzione.