Destiny 2 La Maledizione di Osiride: nuova storia e Raid Lair
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a cura di
YP
Per Destiny 2 è quasi tempo di aggiornarsi: il nuovo e primo DLC, La Maledizione di Osiride, è stato presentato mediante una diretta streaming tenuta da Bungie che sarà seguita da altri due show simili. Si tratta di un modus operandi classico per la software house di Seattle, che ama mostrare al pubblico pezzo dopo pezzo i contenuti aggiuntivi che andranno a infarcire la sua creatura prediletta. Abbiamo seguito la live insieme (trovate la replica nell’articolo) e tra tutte le novità presentate quelle che ci hanno colpito di più sono il comparto narrativo e i “Raid Lair”. Destiny 2 ha bisogno ora più che mai di una ventata d’aria fresca e questa prima espansione potrebbe colmare tale necessità.
Il Guardiano della Leggenda
La Guerra Rossa è terminata, dominus Ghaul è sconfitto e il Viaggiatore è stato risvegliato. I Guardiani sembrano potersi godere la pace, quando una nuova minaccia minerà la loro tranquillità. Sagira, lo spettro del leggendario Osiride, viene ritrovato su Mercurio e avvertirà di una minaccia incombente: la ritrovata energie del Viaggiatore ha permesso ai Vex di arrivare ad un passo dall’attuazione del loro piano, che porterebbe all’estinzione dell’umanità. La prediletta di Osiride e ora membro dell’Avanguardia Ikora Rey decide di mettersi sulle tracce dello storico Guardiano, ora tornato dall’esilio che l’ha portato a visitare luoghi, tempi e spazi lontani dai nostri, grazie alla Foresta Infinita, una macchina che vive nel cuore di Mercurio e che viene usata dai Vex per esplorare tutti i possibili futuri, presenti e passati. La campagna de La Maledizione di Osiride comprenderà otto missioni principali più Mercurio, nuovo pianeta completamente esplorabile e arricchito di tutte le classiche attività, come avventure, settori perduti, pattugli e quant’altro. Mercurio, vecchia conoscenza dei giocatori di Destiny, è ora la casa dei Vex nonché, come anticipato, sede della Foresta Infinita, una nuova attività end-game che dovrebbe garantire sfide sempre nuove, anche se non è ancora ben chiaro come funzionerà il sistema. In attesa di scoprire qualche dettaglio in più, la componente artistica e narrativa di questo DLC ci ha lasciato più che soddisfatti: d’altronde la capacità artistica di Bungie non è mai stata in discussione (e le architetture Vex sono da sempre affascinanti, ammalianti e misteriose) e il narrative design di Destiny 2 si è dimostrato sin da subito uno degli elementi più riusciti di questa produzione. In attesa di nuova dettagli siamo dunque impazienti di conoscere Osiride da vicino.
Dopo aver discusso delle novità in merito alla storia, Deej (storico ed eccentrico community manager di Bungie) introduce il tema caldo dello show: raid ed end-game. Il problema di Destiny 2, ad oggi, risiede soprattutto nella poca strutturazione delle attività da fare una volta aver raggiunto il Potere massimo (330), scoraggiando -molto- la voglia dei Guardiani di continuare a vivere quotidianamente nell’universo di Destiny 2. Ci si aspettava dunque una nuova incursione e un aggiustamento del sistema di progressione, cose che non sono neanche lontanamente arrivate. La Maledizione di Osiride, cosi come il prossimo e secondo DLC, introdurrà un nuovo Raid Lair: si tratta sostanzialmente di una “nuova” incursione ambientata sempre sul Leviatano, con enigmi, boss e level design diverso. Questa volta ci recheremo nella pancia dall’enorme nave spaziale; seppur le meccaniche promettono di essere completamente diverse, rimane comunque una leggera insoddisfazione data dalla voglia di cimentarsi in raid sempre nuovi. Questa voglia ci accompagnerà verosimilmente per ancora molto tempo, visto che -lo ripetiamo- anche nella prossima espansione non arriverà un vero e proprio raid. È ovvio che la scelta sia figlia dal connubio tempo di sviluppo/esigenze, nonostante questo non possiamo non evidenziare come l’ecosistema dell’end-game di Destiny 2 rimanga incerto e poco sostanzioso, non tanto in termini di quantità e qualità, quanto in strutturazione del tutto. La speranza è l’ultima a morire, sia chiaro, e le premesse de La Maledizione di Osiride ci hanno in qualche modo entusiasmato. Nelle prossime dirette verranno affrontati altri punti cruciali e noi saremo sempre qui a raccontarveli. Nel frattempo, però, ci sentiamo di esprimere i nostri dubbi sull’introduzione di questi Raid Lair, che sembrano un modo pigro per dare continuità a un Raid che già in tempi non sospetti ci aveva lasciato perplessi.
La Maledizione di Osiride si presenta come un’espansione ben infarcita dal punto di vista narrativo e un po’ titubante in termini di contenuti. Ovviamente abbiamo visto solo un terzo delle novità ma, al netto di una storia intrigante, la scelta dei Raid Lair ci ha lasciati un po’ dubbiosi. Molta curiosità risiede invece nell’Infinite Forest che verrà però approfondita in futuro.