Daedalic Days

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Amburgo. Anche quest’anno, siamo stati accolti ad Amburgo per i Deadealic Days, con lo sviluppatore e publisher tedesco che ha scelto la cornice della nave museo di San Diego, ormeggiata nel porto della città, per presentare i giochi che distribuirà nel giro dei prossimi 16-18 mesi. Forte di grandi successi come la serie Deponia, la compagnia teutonica punta forte sul genere adventure, come spiegato anche da Carsten Fichtelmann, CEO e fondatore, che ha voluto ricordare come, fino a qualche tempo fa, alcuni considerassero il genere destinato all’estinzione. L’adventure game, ora come ora, risulta invece decisamente in salute, al punto che Daedalic non solo dichiara di avere un mercato che ritiene florido in paesi come il nostro e in tutta Europa, ma vende anche in USA e si sta estendendo anche sul mercato cinese, con le prime localizzazioni dei suoi giochi.
Ma cosa bolle nella pentola per i prossimi mesi? Come cavalcare questo successo? Le proposte sono diverse, ed una release, a sorpresa, è davvero dietro l’angolo.
 
Caravan
Ad aprire l’evento è stato Caravan, videogioco a scorrimento in 2D dove, guidando una carovana composta da un protagonista e da alcuni seguaci, tutti con statistiche e capacità personali, dovremo vagare per l’Antica Arabia, cercando di risolvere un mistero legato alla scomparsa di nostra madre. Il gioco, ci ha spiegato Jens Kortboyer, di it Matter Games, punta fortemente sia sull’esplorazione che sulla narrativa, chiedendovi anche di fare attenzione alla gestione strategica delle risorse a disposizione, prima di mettervi in viaggio per il deserto – pena, ritrovarvi senza acqua e subirne le conseguenze. Meglio, insomma, fare acquisti ed imparare l’arte del commercio nelle diverse città (tutte realmente esistenti nell’epoca in cui è ambientato il gioco), e dotarsi di sufficienti dromedari per trasportare le merci.
Dedicheremo a Caravan, con il quale abbiamo trascorso un po’ di tempo ad Amburgo, un’anteprima dedicata, che troverete prestissimo sulle nostre pagine.
Il gioco, ve lo segnaliamo fin da ora, arriverà nel Q2 su PC, Mac e Linux.
 
Candle
Il secondo gioco che ci è stato mostrato è stato Candle, interessante platform adventure dallo stile particolarmente suggestivo. Gran parte dei tempi di sviluppo, hanno raccontato i ragazzi spagnoli di Teku Studios, sono stati infatti utilizzati per disegnare gli scenari a mano, con acquerelli, ed effettivamente la fatica viene ripagata dal risultato finale.
Il nostro goffo protagonista, Teku decide di cercare di salvare lo sciamano rapito da una tribù rivale e, nel farlo, si ritroverà faccia a faccia con puzzle ambientali di vario genere, che starà al giocatore risolvere per proseguire scenario dopo scenario. Ad aiutarlo, Teku si ritrova una candela al posto di una mano, che gli sarà utile per affrontare dei puzzle o per farsi strada al buio.

Nel caso della demo che abbiamo provato, era necessario oltrepassare un dirupo, procurandosi un ponte. Era quindi possibile far cadere una grossa roccia che rotolasse fino al dislivello, incuneandosi al suo interno, ma bisognava anche far attenzione ad evitare che quest’ultima ci schiacciasse, risolvendo un piccolo puzzle che consentiva di accedere ad un rifugio sicuro. Ci è stato quindi spiegato che la meccanica chiave del titolo sarà proprio questa, trovare sempre un nuovo modo per proseguire, mentre il narratore, che via via interviene, tenterà di fornirci qualche indizio utile. Tra arrampicate, salti e spintarelle ai nemici con avanzamenti furtivi alle loro spalle, controller alla mano Candle è risultato abbastanza legnoso nei movimenti, ma interessante nella sua realizzazione. Il gioco, lanciato con una campagna su Kickstarter, è in arrivo il 14 aprile su PC, Mac e Linux, e dovrebbe sbarcare, in futuro, anche su console. Il team ci ha assicurato che arriverà su Wii U, ma non è da escludere che possa farsi vedere anche su PS4 e Xbox One.
 
Crazy Machines 3
Daedalic ci ha poi mostrato Crazy Machines 3, videogioco che vi chiede di utilizzare tutto il vostro ingegno per risolvere i puzzle proposti: ogni livello, infatti, mostra un percorso che sarete voi a dover completare, affinché possa essere attraversato con successo. In alcuni casi, ad esempio, una macchinina dovrà arrivare dall’altra parte della stanza passando sui diversi mobili, e starà a noi utilizzare gli oggetti proposti dagli sviluppatori per costruirle dei ponti di fortuna. Una volta piazzato il tutto, potremo premere il tasto “play” per vedere se le cose andranno come sperato.

Oltre ai diversi livelli in 3D, il gioco punta forte sul suo editor, decisamente ricco di potenziale, anche se, sono gli sviluppatori stessi ad ammetterlo, un po’ complesso da padroneggiare. Grazie ad esso, e grazie alle leggi della fisica implementate dal team FAKT Software, potrete creare i vostri scenari e i vostri e puzzle e, in caso vogliate dilettarvi, perfino dei nuovi oggetti di gioco, mettendo insieme i componenti proposti nell’editor. Nel caso della demo mostrata, un innocente vasca da bagno si è tramutata in un vero e proprio veicolo quando le sono state applicate ruote, pneumatici e perfino le luci lampeggianti dei mezzi di soccorso. In caso riusciste a firmare una creazione particolarmente interessante, il gioco vi consente di condividerla su Steam Workshop, andando così a mostrarla e renderla disponibile all’intera community.
Il gioco è atteso su PC, Mac e Linux per il 2016, ma a breve sarà lanciata una closed alpha, con l’intenzione di seguire i feedback del pubblico ed intervenire laddove necessario.
 
The Long Journey Home
Ai videogiocatori sicuramente piace esplorare lo spazio, ed il gioco in questione vuole proprio rapirvi con l’ennesima scorribanda tra una galassia e l’altra. In The Long Journey Home, siete infatti a capo di una navicella persa nel bel mezzo dello spazio, incaricati di provare a ritrovare la via di casa. Con voi, sono presenti quattro membri dell’equipaggio (che sarete voi a scegliere), ciascuno con delle capacità uniche che potranno esservi d’aiuto nel percorso. Inoltre, potrete anche decidere di personalizzare a vostra discrezione la nave, andando ad intervenire su look ed equipaggiamenti.
Una volta scelto il tutto, potete dedicarvi al cuore pulsante dell’esperienza: l’esplorazione. Lo spazio intorno a voi, infatti, viene generato proceduralmente, consentendovi di fare incontri sempre nuovi e di esplorare nuove galassie. A proposito di incontri, nei percorsi seguiti dalla nave vi imbatterete in stazioni spaziali e città aliene (procedurali anche quelle), abitate da creature di ogni sorta, e che spesso tenteranno di interagire con voi: in un caso, ad esempio, il capo di un gruppo alieno chiedeva che consegnassimo un altro leader che aveva deciso di salire sulla nostra nave spaziale, in una schermata di trattativa che ci ha ricordato quelle di Civilization. Occhio invece a quelli ostili, che tenteranno di abbattervi, costringendovi allo scontro.
Il gioco, insomma, sembra avere del potenziale, sopratutto grazie alle possibilità di variazione dell’esperienza offerte dal sistema di generazione procedurale. Le nostre impressioni in merito, però, devono limitarsi solo a quanto mostrato nella demo giocata dal team di sviluppo, Deadalic Studio West, poiché non era ancora possibile provare il titolo nel corso dell’evento.
Vi terremo informati in merito agli sviluppi dei prossimi mesi. Intanto, possiamo riferirvi che il gioco arriverà nella seconda metà del 2016 su PC, Mac, Linux e console ancora non meglio precisate.

Deponia Doomsday
L’ultimo annuncio è stato quello di Deponia Doomsday, nuovo episodio della celebre serie del folle Rufus, che torna ancora una volta in azione. L’autore, Jan “Poki” Müller-Michaelis, sa di aver sempre detto che il precedente sarebbe stato l’ultimo episodio, ma ha sentito la necessità di farne uno ulteriore. “Più mi dicevano che era impossibile, più mi veniva voglia di farlo. Sono proprio come Rufus!” ha scherzato, mentre ci parlava del gioco.
In questo nuovo capitolo, l’intento è stato anche quello di reinterpretare alcune delle scene dei titoli precedenti, costruendo a partire da esse una nuova vicenda che si lega ai viaggi nel tempo, giocando tra presente e futuro.
Rimane ovviamente invariato lo stile artistico del gioco, suo marchio di fabbrica, così come non cambiano i toni autoironici e folleggianti. Anche il gameplay è in tutto e per tutto invariato rispetto a quanto ormai noto per i fan della serie, con meccaniche di punta e clicca classiche, combinazione degli oggetti e opzioni di dialogo con i personaggi che incontreremo lungo la via. “Si tratta indubbiamente del Deponia più grande e più pazzo di sempre” ha precisato Poki, prima di svelarci che il gioco sarà disponibile a partire dall’1 marzo su Steam. “Tra le decine e decine di altri bei giochi che escono tutti i giorni. Possiamo mandare dei messaggi alle persone per dire loro ‘guarda quanto è bello il nostro gioco!’, ma non basta” ha spiegato l’autore, in merito ai motivi che hanno portato alla scelta di un annuncio così improvviso e vicino alla release. “Noi abbiamo voluto prima farvi vedere che era bello, che aveva qualcosa di speciale. Si tratta di una cosa un po’ pazza, il che va benissimo per Deponia.
Rimanete quindi sulle nostre pagine per non perdere quanto prima la recensione del nuovo viaggio di Rufus.

Trovandoci faccia a faccia con Daedalic, ci aspettavamo tante avventure grafiche, tratto distintivo della compagnia con sede ad Amburgo. A sorpresa, invece, come spiegato da Fichtelmann, per i prossimi mesi l’azienda vuole puntare forte più che altro sulla componente adventure, a prescindere dalle meccaniche scelte per farlo: si va quindi dal punta e clicca di Deponia Doomsday ai viaggi di Caravan, passando per le esplorazioni spaziali di The Long Journey Home e i puzzle ambientali di Candle, arrivando fino a Crazy Machines 3 che, più di ogni altra cosa, rimane un editor per i giocatori più creativi e vogliosi di inventare loro stessi qualcosa di nuovo.

Si tratta, nel complesso, di una lineup di giochi che condividono anche un altro aspetto – la grande ricercatezza artistica, l’immediato impatto visivo. Vedremo quindi nei prossimi mesi quale interesse riusciranno a generare negli appassionati, e scopriremo più da vicino anche gli altri titoli che li accompagneranno – e che non erano oggetto dell’evento di Amburgo, come “I pilastri della terra di Ken Follett”.

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