Eccoci giunti al quarto appuntamento di questo E3 con la conferenza Ubisoft. Chissà se dopo i fuochi d’artificio di quella Microsoft potremo assistere ad una conferenza dal ritmo serrato e dalle grandi novità, anche se anche in questo senso molto di ciò che ci si aspettava è già stato mostrato con i vari leak che hanno segnato fino ad ora la fiera losangelina. Ubisoft ha sempre dimostrato di essere una software house dedita allo sviluppo di giochi molto diversi tra loro, riuscendo più volte a stupire il pubblico con nuove chiacchierate IP. Le carte in tavola sono finalmente scoperte.
Just Dance e Wildlands, mondi diversi
Una schitarrata. Mille colori: si parte. Con il suono dei leggendari Queen in sottofondo ecco giungere sul palco Just Dance, appuntamento fisso per Ubisoft, per portare un po’ di brio fin da subito e accendere gli animi con un balletto molto vivace sul palco; inizio insolito dunque per la casa francese, che scuote gli animi del pubblico con l’annuncio a sorpresa della presenza del titolo di ballo anche sulla nuova misteriosa console di Nintendo, l’ormai leggendaria NX. Il secondo titolo della conferenza, che parte quindi con il botto, è Ghost Recon Wildlands: l’ambientazione boliviana, in cui i cartelli messicani hanno invaso la regione per guadagnare la leadership del mercato della cocaina, pare essere un setting estremamente interessante e un parco giochi di sicuro impatto per la volontà del giocatore di approcciare le missioni in maniera sempre diversa. Già dal primo trailer mostrato tornano dunque gli elementi tipici della serie, come il drone in grado di taggare facilmente le unità nemiche e la possibilità di completare la missione attraverso un’approccio stealth. La promessa di Ubisoft consiste nel creare il mondo di gioco più grande mai sviluppato dalla casa francese, ma al contempo segnato da una progressione story-driven: una sfida non certo facile, con la quale altre software house hanno dovuto combattere più volte fallendo nel tentativo. La libertà sarà presente anche nei modi in cui decideremo di approcciarci alla partita, ancora più vari considerata la possibilità di combinare azioni di assalto con i nostri compagni di squadra. Risulta evidente la forte componente cooperativa, che se da un lato risulta davvero apprezzabile, dall’altro aumenta i dubbi sul reale coinvolgimento dell’utente in modalità singolo giocatore: in chiusura di presentazione ecco comparire sul megaschermo la data d’uscita, fissata per il 7 marzo 2017.
Fuori dagli schemi
Con un trailer drammatico – capace di porsi in pochi minuti di racconto come una forte critica sociale – che rappresenta l’evoluzione violenta del mondo occidentale arriva a sorpresa sul palco il gioco più ironico della fiera: South Park Fractured But Whole. In questo caso Cartman e i suoi amici decideranno di fingersi supereroi per raggiungere il successo, ma dopo aver compreso l’impossibilità nel raggiungerlo finiranno con lo scatenare una vera e propria guerra civile. Coincidenze? Io non credo. Il gioco, così come la presentazione che vede sul palco i due co-creatori della serie, risulta estremamente irriverente e in un secondo trailer vengono ribaditi i motivi che hanno spinto il giovane ragazzo paffuto a divenire un supereroe. Il sistema di combattimento è cambiato rispetto al precedente capitolo e strizza l’occhio agli RPG tattici, con l’area dedicata alla battaglia divisa in blocchi, sui quali ci si potrà muovere con un sistema turn-based. Chiunque comprerà il gioco, disponibile per Xbox One, PlayStation 4 e PC, otterrà anche The Stick of Truth nella versione personal computer: la data di uscita è fissata al 6 dicembre 2016. Novità anche per The Division, che porta sul palco gli update che andranno a migliorare l’esperienza di gioco da qui alla prossima estate: Underground, prima vera espansione per il titolo di Massive, è il primo di una vera e propria “trilogia”. Già presentato alla conferenza Microsoft, l’update in questione porta la proceduralità in alcuni dungeon e introduce nuove missioni dedicate all’esplorazione dei tunnel della metropolitana della Grande Mela. Inaspettatamente, un trailer dal taglio evocativo e catastrofico mostra la seconda espansione, chiamata Survival, che pare introdurre una consistente modalità sopravvivenza con lo scopo di mettere alla prova il giocatore attraverso la mancanza di munizioni e le avverse condizione climatiche che affliggono New York.
Dal cielo al sangue
È il momento dedicato alla realtà virtuale, che Ubisoft afferma abbia il compito di avvicinare il mondo del gaming ai giocatori più casual. Con queste premesse ecco giungere sul palco EagleFlightVR, rivisitazione in prima persona di un Cattura la Bandiera in salsa pennuta, dove ci ritroveremo ad impersonare un’aquila e a volare senza sosta per le vie di una Parigi dominata dalla natura selvaggia. Ubisoft crede a tal punto nel futuro della VR da proseguire su questa strada mostrando una versione del ponte di comando di Star Trek: interpreteremo uno degli addetti della plancia di comando dell’Enterprise per vivere numerose avventure nello spazio profondo, dove per sconfiggere le navi nemiche si punterà, più che sulla capacità di combattimento, su quella di fare squadra con i propri amici, per immergerci ulteriormente nelle atmosfere della controparte cinematografica.
E’ arrivato il momento di For Honor. Viene svelata la premessa narrativa del single player dove una forza oscura ha dato origine a una versione post-apocalittica del mondo a cui siamo abituati. Samurai, cavalieri e vichinghi saranno molto più vicini di quanto sia possibile immaginare e ognuna di queste fazioni combatterà per il predominio sugli altri, così che i propri migliori guerrieri possano affermarsi tramite i vari conflitti. Le tre fazioni si ritroveranno a combattere per il bene comune contro un nemico che si preannuncia portatore di Guerra, se non Guerra stessa. Viene quindi mostrata una tra le missioni che andranno a comporre la campagna single player: il gameplay si preannuncia dinamico, ricordando a tratti un musou in salsa occidentale, con piccoli nemici in grande numero alternati ad altri ben più forti contro cui sarà possibile averla vinta solo con un’atteggiamento più accorto attraverso l’utilizzo dell’interessante sistema di parata. Il gioco, proseguendo con l’ironia che ha segnato la conferenza, uscirà il giorno di San Valentino dell’anno prossimo, ovvero il 14 febbraio 2017.
Tenerezza e cinematografia
Dopo il sangue e la violenza mostrata nel AAA action di casa Ubisoft, ecco arrivare il più tranquillo e intimo Grow Up: il gioco, seguito di Grow Home, riporta il robottino Bud nel suo mondo fantastico, in un platform dal gameplay basato fortemente sulla fisica e sull’esplorazione dell’immenso mondo di gioco free-roaming. Due sviluppatori, entrambi creative director di Trials e Blood Dragon, vestiti con abiti assolutamente eccentrici, hanno in seguito raggiunto il palco della conferenza per mostrare al mondo il nuovo pazzo Trials, ancor più fuori di testa dei precedenti. Dal trailer mostrato si evince la possibilità di utilizzare ogni tipo di mezzo a nostra disposizione – dai rover alle moto -per affrontare gli stage e sarà possibile avventurarsi anche a piedi, simulando una meccanica run ‘n gun di semplice fattura. Il titolo? Trials of the Blood Dragon, figlio illegittimo dei genitori sopra menzionati, come dichiarato dagli stessi sviluppatori. Dopo questo momento esilarante in salsa 8-bit, ecco giungere sul palco dell’Orpheum Theatre Frank Marshall, per presentare ancora una volta il film di Assassin’s Creed. Un grande nome del cinema dunque, utilizzato per spingere l’acceleratore su quelle produzioni cinematografiche tratte da un franchise videoludico, come il titolo in questione ormai prossimo all’uscita nelle sale di mezzo mondo. A corredo della breve intervista è stato infine mostrato un video dedicato dietro le quinte, con alcune scene interamente nuove tratte dal film.
Guarda i cani! Che nuova IP!
A interrompere la finzione scenica della presentazione giunge un trailer in stile hacking di Watch Dogs. A partire dal video di hackeraggio a opera della Dedsec si passa a una sezione di gameplay direttamente del titolo in questione: le possibilità di manovra e di utilizzo della tecnologia disponibili in questo seguito sono ampliate rispetto al precedente capitolo, con l’introduzione di alcuni piccoli robot telecomandati e nuove tipologie di hacking su veicoli o arredo interno. L’ambientazione di San Francisco, seppur crei una sensazione di anonimato rispetto alla Chicago dai toni noir del capostipite, non può far altro che aumentare la varietà di un titolo che ha tutte le carte in regola per convincere coloro rimasti “scottati” dalla delusione provata con il primo episodio della serie. Il drone, che abbiamo visto anche in Ghost Recon Wildlands, torna in Watch Dogs 2 portando una meccanica di ricognizione con cui sarà facile reperire informazioni utili per infiltrarsi in determinate aree ad accesso riservato, seguite da sezioni stealth con l’ausilio di numerosi gadget che andranno ad alternarsi ad altre sequenze d’azione decisamente più movimentate. Il gioco è in uscita il 15 novembre 2016. Dopo la lunga presentazione del secondo capitolo del franchise Ubisoft, sale sul palco un rappresentante Sony per sottolineare una partnership sempre più forte con la casa francese, preambolo utile a dichiarare la collaborazione per la creazione di un nuovo film tratto proprio da Watch Dogs. PlayStation 4 avrà inoltre un’esclusiva temporale sui contenuti aggiuntivi del gioco, che saranno disponibili 30 giorni prima sulla console Sony rispetto a PC e Xbox One. A chiudere la conferenza una nuova IP che unisce l’azione adrenalinica degli sport estremi a un mondo open world ambientato sul confine francese delle Alpi, là dove regna il Monte Bianco. Un trailer in-engine viene così mostrato per presentare questa rilettura degli sports estremi targata Ubisoft, dal nome Steep: nonostante nessun leak sia trapelato prima della presentazione – facendo pensare quindi a un prodotto ancora in fase arretrata di sviluppo – il video mostrato contiene numerose scene di gameplay, con sezioni a bordo di un parapendio, con gli scii o la tuta alare, che permette al giocatore di muoversi velocemente all’interno del mondo di gioco.