Mancano giusto una manciata di giorni all’apertura dell’E3 2013, LA fiera videoludica per eccellenza. In un’annata importantissima per il gaming tutto, che vedrà Microsoft e Sony esordire con la next gen e Nintendo indaffarata a recuperar terreno nel tentativo di risollevare le sorti di un Wii U sempre meno considerato dalle terze parti, sono proprio queste ultime ad accendere il fuoco delle novità con le loro conferenze pre E3. Ad aprire le danze nella giornata odierna è stata Konami, trainata da tra cavalli di razza pura: Pro Evolution Soccer 2013, Castlevania Lords of Shadows 2 e nientemeno che Metal Gear Solid V: The Phantom Pain.
Vediamo quanto emerso!
Konami CODE
E’ Tomoyuki Tsuboi ad prendere parola, sbobinando la classica e lunghissima serie di dati per rendere omaggio a Konami. Quarant’anni di successi insomma, grazie a titoli nati nelle sale giochi, passati poi ovviamente per le console di casa e approdati di recente anche sul mercato digitale e mobile.
Il buonismo continua e Tomoyuki osanna la volontà della casa di mantenere i ragazzi in forma con Dance Dance Revolution Classroom Edition, quantomeno in America, paese che da sempre tenta di mettere in primo piano il lato più umano delle mega corporazioni, soprattutto se queste fanno perdere qualche chilo in eccesso ai paffuti bambini d’oltreoceano.
Un tentativo piuttosto goffo di far passare il videogioco come prodotto per le masse, spingendo probabilmente su quella fascia di fruitori incapaci di capire le vere qualità dei videogiochi. Un pensiero del tutto personale sorge dunque spontaneo: se volete far arrivare al pubblico un messaggio, create grandi storie, fate vedere che il media videoludico è superiore al cinema e trattate l’argomento seriamente. Ogni anno per quindici minuti buoni mi sembra di aver messo per sbaglio su Mediashopping mentre viene presentata la nuovissima pedana vibrante: state riducendo il gaming a questo.
Finito il mio piccolo e personalissimo angolo polemico torniamo a parlare dei prodotti Konami, indirizzati questa volta al pubblico Mobile. Il Dragon Collection Studio è cresciuto enormemente nell’ultimo anno, concentrando le proprie energie su MLB Dream Online, gioco di baseball approdato ora anche su iOS dando la possibilità ai fan accaniti di poterci giocare anche da dispositivi mobile oltre che tramite Facebook.
Il successo ottenuto con la collaborazione di Zynga ha spinto inoltre la casa a investire anche sugli sviluppatori indipendenti e Kung Fu Factory ne è l’esempio più lampante con diversi titoli in uscita il primo dei quali sarà Domo Jump!.
Il 2012 ha visto l’apertura dell’Orange County Development Studio, struttura incentrata sulla produzione di software dedicato ai casinò online come Slot Revolution e Casinò League: il nostro interesse? Pari a zero.
Pro Evolution 2014
Bisogna aspettare 5 minuti e mezzo prima di arrivare al succo della conferenza, e ad aprire le danze non poteva che essere Kei Masuda con il suo Pro Evolution Soccer 2014.
L’obiettivo di quest’anno è di cogliere la vera essenza del calcio e per farlo Konami ha puntato tutto sul Fluidity, motore proprietario che promette davvero faville. Fluidity è stato creato sulla base del Fox Engine di Hideo Kojima e permetterà alla serie di Pro Evolution Soccer di raggiungere un livello di realismo decisamente superiore rispetto al passato, simulando il comportamento sul campo dei giocatori in maniera praticamente perfetta.
Un approccio completamente nuovo al gioco, animazioni assolutamente fluide e una qualità grafica senza paragone le premesse, speriamo che il risultato si avvicini il più possibile a queste parole.
L’introduzione più importante per questa nuova iterazione della serie, stando alle parole di Masuda, è il nuovo sistema di gestione della palla, con la possibilità di controllare peso del giocatore e direzione della sfera separatamente.
Il M.A.S.S. invece porterà sul campo una nuova fisica nei contrasti, molto più duri rispetto al passato e in grado di trasmettere al giocatore l’agonismo dei calciatori.
Con un titolo dalla storia così lunga innovare è sempre una cosa difficile, ma quest’anno le cose potrebbero veramente andare incontro a una svolta grazie al nuovo motore e alle nuove feature, tra le quali rimane da citare l’influenza che il pubblico e l’andamento della partita avranno sulle prestazioni dei nostri giocatori. Una cura notevole dunque non solo per il gameplay ma anche per tutto il contorno dei match.
The Phantom Pain
Vendetta, razza: due elementi cardine per The Phantom Pain. Un setting più serioso rispetto al passato che ha portato Kojima a voler dare un nuovo volto a Snake. Lo Snake/ Big Boss del 1984 è infatti un personaggio molto diverso da quello che abbiamo imparato a conoscere; ormai sulla cinquantina il protagonista aveva bisogno di qualcuno che potesse prestargli voce e aspetto in maniera quasi naturale ed è per quello che è stato scelto Kiefer Sutherland.
Un motion capture di prim’ordine quindi quello che ci aspetta, con l’attore protagonista di 24, completamente immerso nella parte e allineato alla perfezione con i desideri di Hideo Kojima.
Dal punto di vista grafico sarà invece il Fox Engine a sorreggere il tutto, da una parte con modellazioni tridimensionali foto realistiche per gli ambienti e dall’altra con una riproduzione fedelissima degli attori e delle loro espressioni e movenze.
Sarà quindi l’insieme di queste cose, unito alla struttura open world del titolo a regalare ai fan un gioco assolutamente unico nel suo genere.
Castlevania Lords of Shadow 2
A Dave Cox va riconosciuto un merito incredibile: essere riuscito a regalare al pubblico un Castlevania fuori dagli schemi ma incredibilmente godibile e di qualità sopraffina.
Lords of Shadow è infatti entrato di diritto nel cuore di moltissimi giocatori, raccontando la storia di Dracula da un punto di vista completamente nuovo e con meccaniche di gameplay originali e riuscite. Dopo il piacevolissimo excursus di Mirrors of Fate, uscito a marzo per Nintendo 3DS, MercurySteam si prepara a chiudere la trilogia con il secondo maestoso capitolo in arrivo su home console. Lords of Shadow 2 è pronto a riportarci nelle atmosfere cupe e tenebrose del predecessore, riprendendo da quell’epilogo drammatico che tanto fu stato apprezzato dai fan dal franchise. Su Gabriel Belmont, diventato Dracula, c’è ancora molto da raccontare, tuttavia, a detta degli sviluppatori, questo secondo capitolo non sarà soltanto un semplice sequel dell’originale, ma un’occasione per migliorare quanto di buono fatto con il primo titolo in termini di ritmo, caratterizzazione e gameplay. In tal senso, Dracula sfoggia tre poteri nuovi di zecca e si troverà a fronteggiare nemici armati e corazzati di tutto punto, il tutto pensato per aggiungere maggiore profondità a un combat sistem che promette di offrire scontri meno immediati, più strategici e spettacolari. L’ambientazione sembra più cupa e opprimente, grazie a un dettaglio grafico superiore per via di un Mercury Engine riveduto e corretto che permette di muoversi per lo scenario di gioco senza caricamenti. Inoltre ci sarà la telecamera mobile, grande neo del primo capitolo, da utilizzare per guardarsi intorno ed esplorare liberamente i vari ambienti di gioco.
Lords of Shadow 2 è atteso per l’inverno sulle home console di attuale generazione e su PC, ma una demo del titolo sarà disponibile sullo show floor losangelino. Restate con noi, perché la proveremo sicuramente e vi riporteremo al più presto tutte le nostre impressioni a riguardo.