Il palcoscenico dell’E3 2017 è stato un momento molto importante per i fan di Call of Duty. Il celebre brand Activision si è infatti mostrato a pubblico stampa, grazie ad una versione giocabile della sua ultima incarnazione, ovvero WWII. Vi abbiamo già raccontato le nostre impressioni sulla campagna single player e sul comparto multigiocatore, ma quello che non vi abbiamo detto è che subito dopo il nostro hands on abbiamo scambiato quattro chiacchere con il team di Sledgehammer, ovvero lo studio di sviluppo incaricato del progetto WWII. Quindici minuti interessanti, dove abbiamo potuto trattare i tre aspetti che più ci hanno colpito durante la nostra sessione di gioco: campagna, bilanciamento e nuove modalità: ecco la nostra intervista.
Abbiamo visto una sessione di gioco tratta direttamente dalla campagna: nonostante non si notassero grosse novità in termini di gameplay, quello che ci ha davvero colpito è il ritmo, la violenza e la spettacolarizzazione di ogni scena. Possiamo aspettarci questo mood per tutto l’arco della storia, o saranno solo momenti sporadici?
Hai visto molto bene: per la campagna di Call of Duty WWII ci siamo ispirati alle grandi produzioni americane, quelle in grado di dipingere la guerra in modo vero ma senza dimenticare la parte puramente dedicata all’intrattenimento. In questo nuovo COD troverete sequenze al cardiopalma, quicktime event perfettamente fusi al gameplay e momenti di gioco con un alto tasso adrenalinico e di violenza. Il nostro obbiettivo è quello di creare una campagna che mantenga queste premesse per tutta la durata della storia, che in termini di ore giocate sarà in linea con i canoni della serie.
Dando un’occhiata al menu giocatore del multiplayer, abbiamo apprezzato molto la divisione in classi tramite questo nuovo sistema chiamato “Divisions”. Potete dirci qualcosa di più al riguardo? L’idea è nata principalmente della necessità di bilanciare le diverse classi oppure ha un significato diverso?
Siamo molto orgogliosi delle divisioni, pensiamo sia un ottimo modo per bilanciare l’utilizzo delle diverse classi nel corso della vostra “carriera” multigiocatore e, sopratutto, ci ha dato la possibilità di sperimentare un po’ con la progressione del personaggio. Ora ogni Divisions ha un suo livello dedicato, unito ovviamente al livello globale del giocatore. Specializzarsi in una o nell’altra Divisione sbloccherà contenuti dedicati di cui ora però non possiamo ancora parlare.
La nuova War Mode è davvero interessante: ci è sembrata una modalità molto dinamica e capace di svecchiare un po’ il format ormai troppo classico a cui COD ci aveva abituato. Cosa potete dirci in questo senso e, sopratutto, questo nuovo game mode avrà mappe dedicate oppure quelle standard del roster saranno adattate alla causa?
La parole d’ordine è dinamismo: anche della mappa che hai potuto provare tu (Operation Break Out) ti sarai accorto di come è necessario cambiare tipo di ragionamento per essere efficaci in questa modalità. Ci sono obbiettivi da perseguire, che non saranno solamente conquista o difendi il punto A, piuttosto una varietà di situazioni utili a spingere il giocatore a cambiare Divisione e sperimentare. Volevamo creare qualcosa di unico, è per questo che War godrà di mappe esclusive, disegnate su misura, con lo scopo di rendere l’esperienza davvero unica.
Call of Duty WWII continua a convincerci: questa breve chat con i ragazzi di Sledgehammer ci ha rasserenato ancora di più sulla bontà e sulle intenzioni di un progetto che promette di riportare il celebre brand shooter ai fasti di un tempo.