Caccia ai Mostri di Boscotetro - Hearthstone

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a cura di Matteo Bussani

Hearthstone è uno dei giochi di carte digitali più diffusi sul pianeta. Il suo successo è un derivato di tanti diversi elementi, a partire dalla lore utilizzata, vicina alla schiera di giocatori Blizzard, ma soprattutto dalle meccaniche immediate che ne caratterizzano le partite. Un misto di elementi che può avvicinare giocatori di tutte le età a giocare e così a confrontarsi nelle derivate community, sul meta che si evolve giorno dopo giorno, sulla scena competitiva che avanza, arrivando a sviluppare una socialità parallela a quella che è il solo fenomeno del gaming e della partita.

Nasce su quest’onda la cultura dei Fireside Gatherings: eventi a tema Hearthstone con il preciso scopo di amalgamare sul territorio una community digitale forte facendole superare le barriere delle propria mura di casa. Cogliendo l’occasione di un evento simile, organizzato da Blizzard nelle fonderie Napoleoniche di Milano, è stato concesso alla stampa un momento di introduzione per comunicare la forma che avrà l’avventura single player di Boscotetro, dal nome Monster Hunt, o Caccia ai Mostri, che esattamente da ora è disponibile al popolo del web.

Nella recensione di qualche giorno fa dell’espansione, il nostro Mario aveva sentito la mancanza di una componente a giocatore singolo, che invece aveva saputo intrattenerci sicuramente quando presente in precedenza, e il suo arrivo, nonostante fosse in qualche modo “preannunciato” è stato piacevolmente accolto.

Il motivo della soluzione di rilascio separata, a detta degli sviluppatori, è stato giustificato dalla massiccia evoluzione delle meccaniche della nuova espansione, parallela a una rotazione importante delle carte nel set standard. Virare per una soluzione singola avrebbe creato solamente più contenuti da digerire per il giocatore e probabilmente nessuno avrebbe trovato il giusto tempo per metabolizzare le nuove carte poi da sfruttare nella partita a giocatore singolo.

Ma ora bando alle ciance e andiamo a scoprire in che cosa consiste esattamente questa caccia ai mostri anche se ci esprimeremo con una valutazione definitiva ovviamente solo una volta completato il dungeon nelle sue diverse sfaccettature.

Con l’uscita di Coboldi e Catacombe, la modalità avventura assunse le forme di una sequenza di scontri randomici al limite della follia segnata da un deck in continua evoluzione con carte sempre più forti e abilità passive altrettanto potenti. Nella stragrande maggioranza dei casi ci si è ritrovati ad affrontare scontri davvero troppo facili per poi nelle battute finali di questa scalata giungere a picchi di difficoltà praticamente invalicabili soprattutto con alcuni determinati matchup.

Ora con la Caccia ai Mostri di Boscotetro, ci troviamo in mano un sistema ispirato ad esso, ma al contempo estremamente diverso, espressamente pensato per un maggiore bilanciamento. In primis l’avventura ha basi narrative più calcate che in passato, anche se chiaramente assai limitate. La cittadina di Gilneas è stata attaccata da un’ondata di temibili mostri guidati da Hagatha la Strega, una temibilissima sciamana orchessa, e i cittadini devono dunque difendersi. Non abbiate paura, però, perchè i Gilneani non sono persone semplici, ma degli ancora più temibili worgen, cacciatori di mostri.

Gli eroi di cui prenderemo le parti sono 4 abitanti di questa città, Tess Mantogrigio (Braccatrice/Ladro), Darius Crawley (Cannoniere/Guerriero), Meastro dei Segugi Shaw (Maestro dei Segugi/Cacciatore), Toki la Smonta Tempo (Smonta Tempo/Mago) alle prese ciascuno con la propria nemesi, mostri con altrettanto diverse abilità in grado di mettere in seria difficoltà anche il cacciatore più coriaceo. Ovviamente in questo caso sono state riviste tutte le abilità dei personaggi e avanzando nel percorso di battaglie si potenzieranno deck e abilità passive, similmente a quanto visto in parte già visto in Coboldi e Catacombe.

Se all’apparenza le novità sono sicuramente limitate, non è così nella pratica perchè gli eroi hanno abilità incredibili che possono davvero cambiare le sorti della partita. Toki ha l’abilità di rigiocare i turni, così da eliminare quasi totalmente la variabile aleatoria delle carte.

Tess può rinvenire una magia già utilizzata in partita, Darius spara con i propri cannoni fino a che questi uccidono un nemico a colpo, Shaw infine può chiamare dei segugi 1/1, bestie dotate di assalto, utilissime per ripulire la board dai servitori nemici.

Piuttosto che avere scontri completamente casuali, ogni personaggio finirà con l’affrontare la propria nemesi in battaglia, con caratteristiche pensate appositamente per rendere lo scontro sempre più bilanciato e intrigante, non più lasciato al caso delle carte.

Vincere ci condurrà così al combattimento finale in cui dovremo sfidare proprio Hagatha, forte dei suoi ben 100 punti vita, mentre a noi viene data la possibilità di utilizzare tutti e 4 gli eroi in unica battaglia battaglia, come se fossero 4 eroi giocabili: una partita sbilanciata in cui si hanno 4 occasioni per vincere.Come sempre poi, continueranno ad esserci obiettivi giornalieri dedicati a queste missioni: per esempio sconfiggere dieci mostri con ogni personaggio idell’avventura garantisce un pacchetto della nuova espansione.

Se avete sempre apprezzato le modalità single-player più caciarone e distese di Hearthstone, fatte di abilità folli e personaggi ancora più pazzi sicuramente l’avventura dell’espansione di BoscoTetro ha tutte le carte in regola per non deludervi. Meno casuale e imprevista di quella sviluppata sull’onda dei Coboldi, impara dagli errori del passato per divertire e stuzzicare casual e hardcore gamers, ma adesso non perdete tempo giocatori, è tempo di andare a caccia di mostri!

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