Buon compleanno GTA!

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a cura di ViKtor

Era il 1° novembre 1996 quando DMA Design, ora Rockstar North, pubblicava Grand Theft Auto, titolo d’azione che avrebbe dato origine a una delle più importanti saghe del mondo dei videogiochi.Oggi, per onorare il suo quindicesimo compleanno, Spaziogames vi regala questo speciale. Con un occhio anche a ciò che sarà il quinto episodio, appena annunciato.

Storia di un grande capolavoroL’inatteso successo del primo capitolo, una sorta di incrocio tra gioco di corse e sparatutto, rigorosamente ripreso con una visuale a volo d’uccello, spinse i giovani sviluppatori newyorkesi a portare avanti il progetto e realizzare un’espansione denominata London 1969, la cui ambientazione e il cui stile sono facilmente immaginabili. Il pacco, venduto anche stand-alone, dovrebbe essere utilizzato in questa sfavillante next-gen fatta di DLC e codici sorgenti castrati come esempio di ciò che significa creare un contenuto aggiuntivo.Pochi mesi dopo, sempre nel 1999, arrivò il secondo episodio. Grand Theft Auto II mantenne la visuale 2D dall’alto, ma ampliò esponenzialmente le possibilità all’interno del gameplay ed espanse la mappa di gioco e il numero di missioni.La vera rivoluzione e la definitiva consacrazione del brand avvennero però il 23 maggio 2001, quando uscì Grand Theft Auto III. La potenza della Playstation 2 permise a Rockstar di regalare alla serie la tanto agognata terza dimensione, portando la telecamera dietro al protagonista e immergendo in modo totale il giocatore tra le vie di una sbalorditiva Liberty City (chiaramente ispirata a New York). Considerato come uno dei primi veri esponenti del genere free-roaming, GTA III fu un enorme salto generazionale, un’evoluzione tecnica da cui molte software-house traggono ispirazione ancora oggi.A seguire furono pubblicati l’amatissimo Vice City e l’ambizioso San Andreas, diversi nello stile ma sempre molto simili nella sostanza, da cui nacquero gli spin-off “Stories” per PSP.La breve e insufficiente carrellata salta direttamente all’aprile del 2008, quando PS3 e Xbox360 celebrano l’esordio di Grand Theft Auto nella nuova generazione.GTA IV si rivela l’atteso capolavoro, pur lasciando scettici alcuni appassionati per la mancanza di reali innovazioni rispetto ai predecessori. Nonostante ciò, l’offerta ludica è di primissimo ordine e il titolo gode delle lodi della stampa specializzata, oltre a registrare il solito record di vendite. Poi due espansioni, di grande valore, capaci finalmente di proporre un approccio diverso, oltre che di introdurre elementi ripresi nei successivi prodotti R*. Poi il nulla. Fino al 2 novembre 2011, fino al primissimo trailer di annuncio di GTA V.Preceduto dalle speculazioni e dai rumors che solo una notizia proveniente da Rockstar può generare, il video chiarisce ciò che sarà l’ultimo nato. Nei panni di un nuovo personaggio visiteremo la California del sud, alla consueta ricerca del Dio denaro attraverso spallate e malaffari.La mappa extra-urbana e l’ambientazione ricorderanno molto ciò che si è visto in San Andreas e, probabilmente, il gameplay strizzerà l’occhio alla spettacolarità di Vice City. Due scelte progettuali figlie delle richieste della community, mai come questa volta attiva e sensibile. Dal canto nostro, non vediamo l’ora di avere qualche informazione in più da rivelarvi.

Evviva i malpensantiIl successo per Grand Theft Auto è sempre stato, paradossalmente, la sua stessa nemesi.La distribuzione globale della Playstation contribuì al successo del rivoluzionario terzo episodio, ma lo espose inevitabilmente alle critiche di fantomatici benpensanti e giornalisti poco avvezzi al settore videoludico a caccia di scoop facili. Le polemiche e le accuse che ne scaturirono e che, purtroppo, sono arrivate fino ai giorni nostri, possono essere viste sotto tante luci, dall’ipocrisia al qualunquismo. Noi preferiamo prenderle come esempio per far capire come il mondo dei videogames, a discapito del mercato e delle cifre che crea, sia ancora nel mirino di una vergognosa disinformazione.Su queste pagine, come su quelle di mezzo mondo, da anni viene portata avanti la diatriba tra i sostenitori e i denigratori del videogioco forma d’arte. La discussione è in antitesi con questo tipo di trattamento da parte di frange della stampa, che ne costituisce un invalicabile ostacolo finché il problema non sarà definitivamente risolto.Un esempio lampante per argomentare la tesi lo troviamo proprio in casa nostra. All’uscita di GTA IV, le associazioni dei consumatori e il Codacons non si sono fatti perdere l’occasione per lanciare una crociata moralista contro Rockstar, artefice secondo la loro disgraziata opinione di aver pubblicato sul mercato un prodotto macchiato del reato di istigazione a delinquere. La risposta degli sviluppatori non si è fatta attendere e ha evidenziato tutte le imprecisioni presenti nel testo di denuncia, dimostrando efficacemente come si trattasse del frutto di incomprensioni e disinformazione sul titolo. La battaglia scemò praticamente in una bolla di sapone, ma siamo pronti a scommettere che GTA V dovrà nuovamente armare lo scudo e difendersi.Grand Theft Auto non è privo di violenza o di momenti spiazzanti, su questo non c’è dubbio. Ma si tratta pur sempre di una visione parodistica della realtà, enfatizzata, ma mai gratuita, dallo stampo cinematografico. Questa è la chiave per capire fino in fondo la serie e il messaggio di Rockstar. La coscienza di tutti, invece, deve essere l’arma per decidere se tale concezione di divertimento può piacere o meno. A prescindere dai giudizi facili e inutili.Buon compleanno dunque Grand Theft Auto, grazie per le decine di ore di grande intrattenimento, per la capacità di saper rompere tutti gli schemi e per la forza di mostrare che il videogioco ha poco da invidiare al cinema.

Quindici anni fa un gruppo sparuto di sviluppatori sconosciuti creò uno dei più grandi miti videoludici. Oggi siamo qui ad aspettare il quinto episodio di Grand Theft Auto con l’hype che solo Rockstar sa generare, ben consci di trovarci di fronte ad un nuovo capolavoro annunciato. Le qualità ineluttabili di questa opera hanno battuto negli anni critiche e censure, demagogia e disinformazione. Il nostro migliore augurio per il futuro è che tale dote continui a essere viva e forte. Buon compleanno, GTA.

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