Il mese appena concluso ci ha regalato ben tre titoli di corse arcade davvero interessanti, ciascuno caratterizzato da una propria interpretazione del genere che nonostante gli anni pare non voglia cedere il passo ad altri:ModNation Racers ad una prima occhiata un po’ distratta potrebbe sembrare un clone dei vari Mario Kart, ma nasconde in realtà un’anima molto vicina alla filosofia di Little Big Planet, mettendo nelle mani dei giocatori un editor davvero potente e soprattutto facile da utilizzare. Dal racing Nintendo pesca a piene mani anche Bizzarre Creations che con il suo Blur è riuscita a concentrare abilmente la frenesia ed i tipici power-up di Mario e soci con un look maturo e ricercato. Completamente diversa la filosofia di Split Second: Velocity, totalmente incentrato su di un’unica intrigante quanto originale intuizione sviluppata all’ennesima potenza.
C’è un editor nel mio Mario Kart!ModNation Racers rispetto ai due concorrenti presenta una fase giocata meno approfondita incentrata principalmente sullo sfruttamento della barra del turbo, da utilizzare anche per difendersi dagli attacchi nemici, attivando uno scudo energetico, e per speronare gli avversari. Il gameplay è risultato senza dubbio divertente oltreché piuttosto impegnativo, grazie all’intelligenza artificiale davvero agguerrita, ma è nella sezione dedicata all’editing e relativo scambio di materiali tra utenti che il titolo United Front ha dimostrato di avere una marcia in più. Sfruttando le parti messe a disposizione è possibile creare corridori di qualsiasi forma, cercando ad esempio di riprodurre le fattezze di protagonisti di altri videogiochi, fumetti o quant’altro. Lo stesso vale per il tool dedicato ai kart, ricchissimo anch’esso di elementi combinabili. Ancora più sorprendente è però l’editor dei tracciati, dalle potenzialità virtualmente infinite. Partendo da un concetto semplice, ovvero mettere il giocatore al volante di una betoniera, sarà molto semplice ed intuitivo tracciare il proprio percorso. Successivamente sarà possibile adoperarsi nelle modifiche del caso o lasciare al al gioco il compito di riempire di dettagli il bordo pista. Tanta libertà al servizio della creatività di ogni utente sarebbe inutile se non fosse poi possibile condividere con amici di tutto il mondo il proprio operato. Esplorando le opzioni messe a disposizione per incentivare i giocatori alla “socialità” si nota, invece, la grande cura riposta nello sviluppare al meglio anche questo aspetto. Già nel menu iniziale, ovvero una grande piazza circolare navigabile a bordo del vostro kart, potrete incrociare la strada con quella di altri utenti sparsi per il mondo scelti a caso dai server di gioco con i quali potrete condividere facilmente tutto il materiale prodotto. Questo è solo un esempio dei numerosi strumenti messi a disposizione dal team, a riprova di come il fulcro dell’esperienza offerta da ModNation Racers oltre al gareggiare, sia il produrre e condividere le proprie creazioni.
Ecco cosa succederebbe se Jerry Bruckheimer facesse un gioco di guidaDiametralmente opposta è stata la scelta di Black Rock Studios che con la nuova opera ha deciso di introdurre nel genere un’idea originale e di costruire attorno ad essa l’intero impianto di gioco. In Split Second: Velocity prenderete parte ad una trasmissione televisiva nella quale i concorrenti gareggiano non solo per arrivare primi al traguardo, ma anche per arrivarci tutti d’un pezzo. Avrete infatti dalla vostra la possibilità di sfruttare il Power Play, uno strumento che vi permetterà, in alcuni punti specifici del tracciato, di far detonare degli ordigni. Il risultato sarà una devastante pioggia di detriti sulla pista che ostacolerà l’avanzata degli avversari, ma anche la vostra se non farete abbastanza attenzione. Il tasso d’adrenalina che il titolo è in grado di iniettare nel giocatore è elevatissimo, incentivato dall’accattivante quanto spettacolare aspetto grafico e capace di riportare la mente i vecchi Burnout. A fianco della campagna singolo giocatore, ben sviluppata e sempre divertente nonostante una certa ripetitività di fondo, vi è una poco soddisfacente modalità online. Un titolo del genere avrebbe potuto beneficiare enormemente del grande divertimento che competere con altri avversari umani sa dare. Sebbene non presenti particolari difetti, invece, il multiplayer di Split Second: Velocity è risultato incredibilmente riduttivo, dando solo la possibilità ai giocatori di competere nelle varie modalità senza includere campionati, sbloccabili di qualunque tipo o altro. Un vero peccato, vista l’originalità ed il divertimento propri del titolo. Semplicemente eccezionale invece il comparto tecnico, capace di generare a schermo ambientazioni convincenti, sempre rigorosamente al tramonto, dense di elementi in movimento. Le spettacolari esplosioni non vi stancheranno mai così come la mole poligonale non riesce a mettere in difficoltà il motore grafico, fluido in ogni circostanza.
Un titolo tutt’altro che “sfocato”Forse meno originale, in quanto composto di elementi pescati vari titoli concorrenti, ma sicuramente più completo è Blur. Gli iniziali dubbi suscitati dalla scelta di mischiare l’immediatezza delle corse a base di power up con una grafica ed un’ambientazione seriosa, sono stati fugati una volta preso in mano il pad. Il mix funziona e poggia su un base molto solida equamente suddivisa tra una componente singolo giocatore abbastanza corposa e soprattutto un multiplayer ben congegnato, grazie al bilanciatissimo gameplay, che nasconde un’inaspettata profondità strategica nell’utilizzo offensivo o difensivo dei potenziamenti, oltre che nella scelta del veicolo da utilizzare, in base al percorso e alla modalità da affrontare. La rosa di stipulazioni è ampia e comprende delle interessanti varianti a squadre; inoltre l’integrazione con i vari social network ed il sito ufficiale lo rendono a tutti gli effetti un titolo che fa della condivisione dell’esperienza tra utenti il proprio punto di forza. Da non sottovalutare anche l’ottimo comparto grafico, che se dal punto di vista tecnico non fa gridare al miracolo, riesce a convincere appieno grazie allo stile accattivante e ricercato e alla solidità del frame rate, sempre costante anche durante le partite online che possono ospitare fino a ben venti giocatori contemporaneamente. Nota di merito anche per il sonoro, capace di sottolineare il “gameplay in 3D” voluto dagli sviluppatori, attraverso un calcolo, in tempo reale, del posizionamento dei vari oggetti sulla pista, fattore fondamentale per identificare la provenienza dei pericoli circostanti.
Nessuno dei tre titoli presi in considerazione ha deluso le aspettative. La nostra valutazione ha voluto sottolineare proprio questo elemento, ovvero un equiparabile livello qualitativo raggiunto grazie ad un interpretazione molto personale del genere di appartenenza. ModNation Racers tenta di affascinare un pubblico più casual grazie al look pacioccoso, ma nasconde un’anima molto profonda tutta dedicata agli amanti dell’editing. Split Second: Velocity è invece pensato principalmente per i giocatori solitari desiderosi di scoprire un titolo fresco ed in grado di iniettare litri di adrenalina nelle vene. Senza disdegnare qualche gara online. Se però il vostro pane quotidiano sono proprio le sfide multi giocatore, allora la vostra scelta potrebbe essere Blur, più serioso di Modnations e meno originale di Split Second: Velocity, ma indubbiamente molto completo, profondo e ugualmente divertente.
In base alle vostre preferenze, siamo sicuri che potrete ora capire quale sia il titolo più vicino ai vostri gusti personali, consapevoli del fatto che qualsiasi sia la vostra scelta, avrete in mano un titolo di indubbio valore.