Blizzcon 2011

Avatar

a cura di FireZdragon

Il Blizzcon 2011 si è concluso ormai da poche ore e tutto si può dire tranne che l’evento di quest’anno sia stato avaro di novità. In concomitanza con il ventennale dalla nascita di Blizzard Entertainment tutti e tre i brand storici, Warcraft, Starcraft e Diablo, hanno avuto uno spazio dedicato, permettendo come sempre di confrontarsi in prima linea con gli stessi sviluppatori. Nel caso vi foste persi qualcosa, abbiamo quindi pensato di raccogliere tutte le informazioni più interessanti in un unico articolo, per potervi dare una panoramica della line up per il 2012 del colosso californiano.

Cerimonia di AperturaAl buio della sala principale, sul grande schermo allestito per l’occasione, un video celebrativo dei titoli Blizzard che hanno accompagnato l’utenza PC dal 1991 fino ad oggi, ha fatto sorgere nelle menti dei veterani antiche e piacevoli memorie nostalgiche. A partire da Warcraft Orcs and Humans, passando da Diablo, fino ad arrivare a Starcraft II ed alle più recenti espansioni di World of Warcraft, un susseguirsi continuo di immagini e frasi celebri ha ricordato a tutti i presenti quanto questa società sia stata in grado di offrire ai giocatori nel corso degli anni. Mike Morhaime non poteva certo esimersi dall’aprire le danze e scaldare gli animi arringando la folla con quanto fatto durante l’anno appena trascorso. Attenzione particolare è stata dedicata a Cataclysm, che vedrà arrivare in tempi brevi l’attesissima patch 4.3 con un oggetto leggendario dedicato ai Rogue. Morhaime ha poi messo da parte per un secondo le novità, iniziando a parlare di queste ultime due decadi, spiegando quanto la sua società sia enormemente cresciuta e ringraziando personalmente gli oltre 26.000 fan presenti al Blizzcon 2011 e gli oltre 600.000 utenti connessi in streaming per avergli permesso di trasformare la su passione in un lavoro di successo.Messe da parte le smancerie, la situazione si è fatta calda quando è stato nominato Diablo III e la ricchissima Collector’s Edition del titolo si è palesata sui monitor. Morhaime ha inoltre annunciato che sottoscrivendo un abbonamento annuale a World of Warcraft si riceverà in omaggio una copia digitale di Diablo III, il destriero di Tyrael come cavalcature e l’accesso esclusivo alla beta della futura espansione di WoW. L’idea è nata per la necessità di Blizzard di non trovarsi a competere contro sè stessa, lasciando liberi i giocatori di scegliere quale RPG della casa giocare senza per forza di cose abbandonarne uno dei due. La successiva comparsa sul palco di Chris Metzen, con un’enorme mazza in una mano ed una felpa con il simbolo dell’alleanza indosso, ha indubbiamente attirato tutta l’attenzione. Un breve accenno al termine “Geek”, in onore del scorso Blizzcon, e le notizie hanno iniziato a piovere copiose. Quando si tratta di cinematiche evidentemente Blizzard ci sa fare ed il video di apertura di Diablo III ha lasciato tutti gli spettatori a bocca aperta. Evidentemente un video di qualità non era sufficiente a far salire l’hype e così il buon Metzen ha voluto regalare ai presenti un filmato introduttivo del nuovo Blizzard DOTA, mod per Starcraft II in arrivo a breve (a brevissimo!). A chiudere il trittico di qualità ci ha pensato il trailer di Starcraft II: Heart of the Swarm, che ha visto come protagonisti sciami interi di devastanti Zerg, seguito a ruota dall’annuncio che tutti aspettavano da tempo: Mysts of Pandaria sarà la prossima espansione di World of Warcraft.

World of Warcraft: Mysts of PandariaMysts of Pandaria, di cui potete leggere informazioni più approfondite a questo link, introdurrà tantissime novità, tra le quali spiccano una nuova razza giocabile, la classe del monaco, un rinnovato sistema di talenti e un innalzamento del cap di altri cinque livelli.Ad accompagnare i giocatori in questa nuova fase di exping ci penseranno le meravigliose e lussureggianti giungle di bamboo di Pandaria, popolate da nuovi temibili nemici e da una quantità di quest inimmaginabile. Questo nuovo continente sarà circondato dall’oceano e diviso in cinque aree ben distinte, le quali permetteranno un avanzamento di livello più libero rispetto a quanto siamo stati abituati fino ad ora.L’accento è stato posto tuttavia sul ritorno in grande stile del conflitto eterno tra alleanza e orda che scoppierà nuovamente travolgendo tutto ciò che incontrerà; la volontà è chiaramente quella di mettere da parte l’unione di comodo per sconfiggere nemici fuori portata per solo una delle due fazioni come accaduto in questi anni, ponendo l’accento invece su quello per cui Warcraft è nato, ovvero la guerra tra fazioni. A tal proposito verranno inserite nuove arene, tantissimi nuovi battleground ed anche il combattimento tra pet, con un sistema di raccolta dei companion ed una loro schedatura molto simile a quanto proposto dal fenomeno Pokémon.
Starcraft II: Heart of The SwarmHeart of The Swarm continuerà la storia esattamente da dove la campagna di Wings of Liberty si era interrotta. La bella e letale Sarah Kerrigan, tornata in forma umana ma con ancora chiari legami allo sciame, è stata salvata da Jim Raynor. Arcturus Mengsk dovrà pagare duramente per quanto fatto e Kerrigan tenterà di prendere il controllo dello sciame e scatenarlo contro il suo più acerrimo nemico. Ad accompagnarla nella missione ci sarà Izsha, una Zerg in possesso di piani e tattiche umane, e Abathur, una sorta di biomedico Zerg capace di far evolvere lo sciame attraverso modifiche genetiche. Purtroppo la sua natura lo porterà a divorare le parti da migliorare od intere creature per poi dare vita a nuovi prototipi esattamente come se fosse un’incubatrice vivente. Za’gara è l’ultimo personaggio importante presentato, una brood mother che si opporrà con forza a Kerrigan e tenterà in ogni modo di non permetterle di mettere le mani sul suo sciame. Questo Zerg sarà senziente ed indipendente e sarà dotata di emozioni proprie e idee personali ergendosi come il primo di una nuova specie evoluta.L’approccio alle missioni sarà completamente diverso rispetto a Wings of Liberty; nel primo capitolo le missioni erano disegnate per proteggere le persone e per far sentire il giocatore come un mercenario solo contro una guerra decisamente più grande di lui. In questo caso invece il feeling sarà diverso ed i ruoli capovolti: sarà infatti lo stesso giocatore a voler travolgere pianeti ed impossessarsi di tutte le risorse che troverà sul proprio cammino per accrescere lo sciame.Altra interessante novità sarà la possibilità di far evolvere le proprie unità, facendogli guadagnare un aspetto completamente nuovo e donandogli abilità specifiche ed assolutamente uniche.Oltre ad una forte componente per giocatore singolo, Heart of The Swarm porterà con sé tre unità nuove per ogni esercito, sfruttabili anche in modalità multigiocatore. La loro introduzione porterà con tutta probabilità un cambiamento nel gameplay ed offrirà una nuova gran quantità di opzioni e di counter. Il loro scopo sarà quello di andare a riempire alcune lacune e mancanze dei vari eserciti, mantenendo tuttavia il tutto estremamente bilanciato. Per fare questo Blizzard terrà sotto controllo le classifiche online e tutti i tornei di alto livello per poter offrire ai giocatori la miglior esperienza online possibile. 
Blizzard DOTAAll’interno di Starcraft II: Heart of The Swarm verrà dato maggior spazio per la creazione e la distribuzione di titoli Arcade, mod del tutto similari a quelli nati grazie a Warcraft III. La novità di maggior rilievo risiede nella possibilità futura di vendere i propri prodotti direttamente attraverso Battle.net per soldi reali, cosa che, con tutta probabilità, spingerà una serie di sviluppatori indipendenti in cerca di una buona vetrina a cogliere al volo questa occasione, alzando enormemente il livello qualitativo dei titoli presentati. Gli Arcade saranno valutati dalla community attraverso un sistema di stelle che permetterà di riconoscere immediatamente i lavori più meritevoli. Blizzard DOTA sarà ovviamente un punto cardine per questo progetto e, nonostante un’interfaccia basilare, includerà un profondo sistema di matchmaking in grado di abbinare con cura giocatori dello stesso livello e capacità. Interessante la possibilità di giocare al titolo sia attraverso Wings of Liberty, sia attraverso Heart of the Swarm ma anche sfruttando la Starter Edition gratuita, il tutto pensato ovviamente per portare più giocatori possibile sui server. Blizzard DOTA offrirà un sistema di itemizzazione semplificato rispetto a quanto visto nel DOTA originale, eliminando le annose combinazioni di oggetti e sostituendole con meno item ma migliorabili un maggior numero di volte con un semplice click del mouse. Gli eroi saranno invece presi da tutto l’universo Blizzard, aspettatevi quindi di vedere Arthas, Thrall, Zerathul od il Witch Doctor di Diablo combattere l’uno contro l’altro. Tutti i personaggi saranno divisi in quattro ruoli principali: Tank, DPS, Supporto e Siege, con questi ultimi dotati di abilità e statistiche dedicate alla completa distruzione delle torri e della base avversaria. Il tutto sarà caratterizzato da partite più veloci di circa il 40% rispetto a quanto siamo abituati a vedere adesso con i vari League of Legends o Heroes of Newerth, un cambiamento radicale nella gestione delle uccisioni e degli assist distribuendo in maniera equa esperienza e gold guadagnati a prescindere da chi ha rilasciato il colpo fatale sul bersaglio ed una miglior gestione dei vari eroi da supporto. 
Diablo IIIPrima grossa non-notizia: la data di rilascio non è stata rivelata, toccherà attendere dunque i prossimi mesi per conoscere quando il titolo approderà nei negozi. Il panel dedicato a Diablo III si è aperto dunque con la spiegazione dei nuovi achievement, alcuni di questi saranno normalmente guadagnabili progredendo per la campagna, altri invece saranno dedicati ai giocatori più tenaci mentre altri ancora sono stati definiti assurdi tanto da richiedere, per esempio, di finire il gioco senza utilizzare armi od armature. Ogni achievement sbloccherà opzioni per personalizzare il banner del giocatore, donandogli nuovi colori , nuovi simboli od ancora forme per una quantità di opzioni veramente enorme ed esteticamente strabiliante.Grossa attenzione è stata dedicata alla spiegazione del nuovo sistema di crafting. A tale proposito presenzierà il Mystic, un mercante propenso ad incantarvi casualmente gli oggetti che gli porterete per qualche moneta, tenendo in questo modo viva l’economia mentre i giocatori tenteranno di trovare gli enhancement che più desiderano. Il Jeweler potrà invece aggiungere socket e creare gemme, ma al contempo sarà capace anche di rimuovere i gioielli precedentemente incastonati. Più classico invece il fabbro, che vi permetterà di forgiare oggetti leggendari o set unici in grado di potenziarvi in maniera sostanziale.Tutti i bonus così ottenuti saranno utili per buttarsi in PVP, nella nuova modalità team deathmatch dove due team opposti si affronteranno tentanto di collezionare il maggior numero di uccisioni prima dello scadere del tempo. In questa modalità non sarà possibile cambiare equipaggiamento, dato che l’obiettivo che si sono prefissi gli sviluppatori è quello di portare una maggior quantità di tattica all’interno dei combattimenti, esulando dalle mere statistiche donate dagli oggetti indossati. Una delle cose cha ha destato l’attenzione dei giocatori sin dal suo annuncio è stata l’auction house, soprattutto nella sua versione in grado di ricompensare i giocatori con valuta reale. Sarà possibile mettere qualsiasi cosa in asta, a partire dagli oggetti per il crafting fino ad arrivare alla totalità di armi e armature presente in gioco. Prima di chiudere la sessione di Diablo III, è stato spiegato quando sarà realmente difficile e complesso questo hack’n’slash. Sebbene con la difficoltà normale il titolo sarà tarato per essere appetibile da chiunque, in hell e inferno il gioco letteralmente “vi prenderà a calci nel fondoschiena”. La modalità inferno tuttavia sarà comunque completabile in solo ed oltre il 70% degli oggetti presenti in Diablo III potranno essere trovati solo a questi livelli di difficoltà: se vorrete essere i migliori, dovrete essere pronti a sputre sangue sulla tastiera, parola di Blizzard.

Everybody Was Kung Foo FightersNonostante tutte queste sugose novità, il Blizzcon rimane prima di tutto uno spettacolo dedicato ai fan e così, anche quest’anno si sono tenuti importanti tornei di World of Warcraft e Starcraft II, i costume contest ed un incredibile concerto di chiusura che ha avuto per protagonista nientemeno che i Foo Fighters. Il Global Battle.net Invitational ha visto entrare in griglia giocatori venuti da tutto il mondo, con le tre razze di Starcraft II rappresentate al loro meglio. Il Winner bracket ha avuto per protagonista uno degli unici due Protoss presenti in questa edizione del torneo, arrivato poi fino alla semifinale, ma sconfitto qui dallo sciame Zerg guidato da NesTea. L’occasione per NaNiwa di rifarsi è giunta nella semifinale del looser bracket contro un sen però in ottima forma che ha strappato con le unghie e i denti dei suoi zerg la vittoria decisiva. I terran di Mvp sembravano non poter battere l’acume tattico di NestTea che con un 2-0 secco ha spedito i bravi soldatini a fare una visita nel girone basso. Arrabbiato e deluso per la cocente sconfitta, il coreano Mvp è poi tornato alla ribalta sconfiggendo dapprima Sen e riacciuffando per i capelli quella vittoria ed i 50.000 dollari di premio che sembravano essere diventatati ormai irraggiungibili. OMG e Skill Capped si sono scontrati invece per accaparrarsi il premio di 75.000 dollari messi in palio per il Global Battle.net Invitational di World of Warcraft. Ancora una volta la Korea si conferma campione, con il trittico formato da Hunter, Death Knight e Paladino sbaragliare letteralmente la concorrenza internazionale grazie ad un outpud damge e ad un croud control mirato estremamente efficace.Per quanto riguarda i contest artistici è tornato a presentarli in grande stile Jay Mohr, un po’ ingrassato dall’ultima edizione, che subito ha voluto ricordare il mitico undead che l’anno passato si ruppe la gamba saltellando allegramente su quel palco. Per quanto riguarda i vincitori invece, Deathwing si è accaparrato il terzo posto dichiarando di voler volare a Disneyland con il premio in denaro vinto. Al secondo posto si è piazzato uno stupendo costume da paladino con tanto di Ashbringer, mentre il primo premio è andato ad un complessissimo cosplay dell’Adjutant di Starcraft 2. Menzionie d’onore invece per il paladino in stile Minecraft che ha mancato la rampa di discesa schiantandosi brutalmente al suolo, la bella Maiev Shadowsong ed i costumi da dragonhawk e di Milune che, sebbene non di particolare fattura, hanno saputo farsi apprezzare per la loro particolare originalità. Il 2012 sarà un anno caldissimo per Blizzard e noi lo seguiremo da vicino, continuate a seguirci!

Leggi altri articoli