Dopo aver commosso tutti con una nuova cinematica che racconta il passato di un giovane Reinhardt, protagonista di una cruenta battaglia ad Eichenwalde, il BlizzCon 2017 ci ha riservato alcuni annunci per quanto riguarda Overwatch: in primis Moira, il nuovo eroe di supporto.Moira è una genetista, incredibilmente appassionata e concentrata nello studio del transumanesimo, l’evoluzione dell’essere umano attraverso la tecnologica. Spinta dalla curiosità e il benché minimo dubbio morale, le pratiche di Moira vengono presto messe al bando da Overwatch che le ritiene troppo estreme. L’ambizione della scienziata trovano rifugio in Blackwatch però, e da lì alla Talon il passo è breve per finire definitivamente tra le fila dei cattivi. Inoltre, l’inserimento di Moira potrebbe finalmente andare a colmare una delle lacune più importanti in termini di ambientazione perché, stando al filmato introduttivo, potrebbe essere stata proprio a lei a trasformare Gabriel Reyes in Reaper.
E’ arrivata Moira
In termini pratici, Moira è un supporto, più precisamente un guaritore. Il character design è interessante, come sempre molto attento e funzionale. Il look androgino e misterioso è decisamente apprezzabile, così come la grande attenzione che il team di artisti ha riposto nella creazione dei movimenti delle mani che, come per Zenyatta e Doomfist, diventano molto importanti in termini di espressività e dinamismo.La sua “bocca da fuoco” è Biotic Grasp. Dalle mani, Moira può curare gli alleati con il pulsante sinistro, ed assorbire energia dai nemici con il fuoco alternativo del pulsante destro. Interessante il fatto che la cura trapassi il primo alleato colpito, rendendo così la cura più efficace. Il fuoco secondario invece colpisce una sola persona e, stando ai video, potrebbe essere dotato di una leggera mira assistita che aggancia il colpo al bersaglio.Biotic Orb è la prima abilità di Moira, che funziona in modo simile al suo fuoco primario e secondario. Dopo aver evocato la sfera, la si può lanciare con il pulsante sinistro o destro. Nel primo caso la sfera rimbalza per un po’, curando gli alleati a cui si avvicina, dove in tal caso rallenta anche la velocità di movimento in presenza di alleati. Nel secondo caso, la sfera rimbalza e danneggia bersagli multipli all’interno dell’area.Fade è una skill di fuga, che ricorda un po’ la fuga di Sombra e la forma di spettro di Reaper (ulteriore conferma della teoria di cui sopra), rendendo Moira un avversario difficile da abbattere ed inseguire.Infine l’abilità ultra, Coalescence. A dir poco spettacolare, Moira lancia una sorta di onda energetica dal raggio abbastanza lungo e dall’ampiezza considerevole che, contemporaneamente, cura gli alleati e danneggia gli avversari. Inoltre, il raggio trapassa qualsiasi barriera, come lo scudo di Reinhardt e la cupola di Winston.
Tutt insieme al Blizzardworld
Alla BlizzCon 2017 è stata presentata anche una nuova mappa ibrida: Blizzardworld. L’idea per questa location è nata due anni fa da un dialogo con Chris Metzen, e il concetto è che ad Irvine sia stato costruito un parco a tema con i franchise di Blizzard. Curiosamente, Overwatch è assente visto e, in questo universo, Blizzard non ha ancora creato il suo shooter dei record. La mappa è molto interessante, ben curata dal punto di vista estetico grazie allo sforzo di tutti i team di sviluppo dei relativi giochi, i quali si sono impegnati per riportare in Blizzardworld tanti piccoli easter eggs e riferimenti che faranno la gioia degli appassionati.Il level design promette grande varietà, perché alterna spazi più stretti ad altri più ampi, con addirittura una zona molto grande, circolare, e priva quasi del tutto di nascondigli ed angoli per le imboscate, per una carneficina in piena regola.Infine, Blizzard ha mostrato nuove skin che celebrano i franchise della casa di sviluppo in Overwatch, fondendo gli eroi dello shooter con alcuni iconici degli altri titoli, ma nessuno batte Orisa in versione Protoss, mi dispiace. Queste skin, così come altre in futuro, verranno rese disponibili nei loot box base, e non saranno legate a nessun evento in particolare.
Alla BlizzCon 2017 non è stata annunciata la campagna single player che avrebbe fatto esplodere di gioia i cuori dei fan Blizzard, ma la casa di Irvine non se l’è presa comunque comoda. Moira sembra un personaggio molto interessante e potente da giocare, ben integrato nell’universo del franchise, ed è apprezzabile il fatto che vada ad infoltire le fila dei cattivi di Overwatch. Blizzardworld, infine, è un’adorabile atto di stima per i colleghi e tutta la storia dello studio.