Attenzione: Gli Spaziogames Awards e in particolare il GOTY 2016 rispecchiano le preferenze dell’intera redazione e non sono pertanto la scelta di una singola persona. In questi speciali troverete i nominati e i vincitori di ogni categoria, con questi ultimi che diventeranno automaticamente i papabili per l’elezione collegiale del nostro “Gioco dell’anno” .
Le nomination all’interno della categoria dei giochi di ruolo dimostrano – qualora ce ne fosse ancora bisogno – quanto sia diventata complessa la suddivisione netta in generi. Al di là dei classici, che conservano le consuetudini di un tempo e molte schematicità ormai riconosciute da tutti, le ibridazioni ci hanno costretto a inserire anche quelli che in gergo sono ormai definiti action-rpg. Vediamo quali sono i migliori RPG del 2016 e da chi è formato il nostro podio.
NOMINATION
Final Fantasy XVDopo aver subito la trasformazione da Versus XIII a Final Fantasy XV, la nuova fantasia finale targata Square Enix è riuscita ad arrivare sul mercato e a rappresentare a tutti gli effetti una più che dignitosa ripartenza per una serie che pareva ormai entrata in un tunnel senza via d’uscita. Carico di grandi responsabilità e arrivato a un livello d’attesa enorme da parte dei fan, Final Fantasy XV è riuscito a sorprendere per le sue buone idee, offrendo un grande mondo da esplorare, una gran quantità di contenuti, un sistema di combattimento fresco, piacevole e dinamico, e una visione d’insieme che testimonia quanto Tabata e il suo team siano stati in grado di raccogliere la pesante eredità del passato.
Quest’anno sono tornati i Pokèmon e indubbiamente l’hanno fatto con grande stile. Sole e Luna, le due declinazioni di questa generazione, sono titoli eccellenti sotto molti punti di vista e riescono a introdurre interessanti ed efficaci migliorie pur non snaturando la formula che da sempre ha reso famoso il brand. Graficamente, per esempio, il titolo è una gioia per gli occhi soprattutto grazie a una ritrovata vena artistica riscontrabile tra le tante cose nel design dei vari Pocket Monsters. Questo per non parlare dell’ambientazione, Alola, e l’abbandono dell’isometria in favore di una tridimensionalità finalmente completa. Un titolo che non si può non consigliare a tutti gli amanti non solo del genere, ma dei videogiochi in generale.
Il Terzo capitolo di una delle saghe più apprezzate degli ultimi anni può essere considerato la summa di tutto ciò che From Software ha saputo creare col franchise di Dark Souls. L’esperienza acquisita col genere ha permesso di perfezionare ulteriormente un sistema di gioco apprezzatissimo e soddisfacente, capace di appassionare e tenere impegnati gli utenti per un gran quantitativo di ore. La direzione artistica è ancora una volta possente, ci sono tanti riferimenti ai capitoli precedenti e si tratta in fin dei conti del coronamento ideale per una trilogia che verrà ricordata a lungo nella storia moderna dei videogiochi.
Tyranny
Se ancora ce ne fosse bisogno, Obsidian si conferma, una volta ancora, maestra nella scrittura di mondi e personaggi credibili, capaci di coinvolgere il giocatore e farlo riflettere a lungo prima di intraprendere ogni scelta.
Ad un primo e poco attento sguardo, potrebbe sembrare un rip off dell’ottimo Pillars of Eternity: stesso motore grafico, stesso combat system, stesso sistema di dialoghi ramificati. Eppure l’ultima fatica dello sviluppatore statunitense rivendica una sua forte identità, mettendo il giocatore nei panni di un servo del male e costringendolo a scelte morali grigie, che spaziano dal minor male possibile alla crudeltà più ingiustificata.
Deus Ex: Mankind DividedRaccogliendo l’eredità di Human Revolution, Deus Ex: Mankind Divided pone Adam Jensen faccia a faccia con l’apartheid meccanica, proponendosi con un level design ricercato e ricco di sfaccettature. Ad esso, si affiancano un gameplay che vuole adattarsi il più possibile allo stile del giocatore, offrendogli diversi approcci tra cui scegliere, e la capacità della sceneggiatura e dell’ottima narrativa ambientale di far riflettere in modo maturo su temi decisamente attuali.
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