I rumor avevano ragione su praticamente tutto, e da diverse settimane. Nel corso del suo più recente keynote, infatti, Apple ha messo in campo tutta una serie di nuovi dispositivi, che corrispondono proprio alle voci di corridoio che circolavano da qualche tempo. Ecco quindi una nuova leva di iPad, una nuova generazione (o, almeno, una rinfrescata) di iPhone, ed anche una rivisitata Apple TV, che prova ad aprirsi al gaming con qualche buona idea.
Vediamo nel dettaglio di cosa ci hanno parlato Tim Cook e compagni il 9 settembre scorso.
Le dimensioni contano: iPad Pro
C’era una cosa nella quale Apple credeva fermamente: ogni dispositivo aveva un suo formato ideale. Ai tempi di Steve Jobs ricorderete che avevamo unicamente smartphone e iPod Touch da 3,5 pollici, e iPad da 9,7 pollici. Col passare del tempo, però – e con la sempre più agguerrita e differenziata offerta della concorrenza – anche la casa di Cupertino ha deciso di cambiare le sue filosofie, arrivando a proporre, nel campo dei tablet, anche un iPad Mini, più vicino alle necessità di una fetta di utenza che voleva un device più portatile. Va invece completamente nella direzione opposta il nuovo e decisamente mastodontico iPad Pro: la tavoletta elettronica della Mela, infatti, vanta un display da 12,9 pollici, nel tentativo di sposare le necessità da scrivania dei professionisti alla possibilità di portare il proprio tablet sempre con sé. Per capirci, stiamo parlando di una macchina handheld che ha dimensioni di poco inferiori al modello base delle serie MacBook e MacBook Pro – sui quali sono montati display che superano appena i 13 pollici.
La risoluzione di iPad Pro è di 2732×2048, con densità pari a 264ppi. L’intento è chiaramente quello di offrire un display capace di stupire – al punto che, in tal proposito, Phil Schiller ha sottolineato che iPad Pro non è da intendersi come un device tascabile, e proprio grazie a questa caratteristica è possibile rendere reali con esso dei risultati altrimenti impossibili su dispositivi di dimensioni inferiori. Tornando al display, ad esempio, la tecnologia utilizzata è la medesima vista negli iMac Retina da 5K.
Arriva anche il nuovo processore A9X, che secondo quanto dichiarato dalla Mela consente a iPad Pro di avere “prestazioni migliori dell’80% dei PC venduti negli ultimi dodici mesi”, ed addirittura – dal punto di vista dell’elaborazione grafica – del 90% di essi. Appare chiaro che si tratti di una macchina concepita anche per lavori particolarmente dispendiosi, come l’elaborazione video in 4K.
Tra gli altri dettagli, Apple ha fatto sapere che la batteria arriverà a circa 10 ore, che il sistema monterà nativamente iOS 9 e che, nonostante le generosissime dimensioni del display, il tablet peserà 713 grammi, con 305,7mm di altezza e 220,6 mm di larghezza. Lo spessore, invece, sarà di 6,9mm (contro i 6,1mm di iPad Air 2, ad esempio, che pesa 437 grammi). Torna anche la doppia fotocamera: quella frontale, la cosiddetta FaceTime HD, scatterà foto da 1,2MP e girerà video a 720p, mentre quella posteriore conferma gli 8MP con registrazione a 1080p. Divenuto già un classico, torna ovviamente anche Touch ID.
Al momento non ci è dato conoscere i prezzi del prodotto per l’Italia, visto che non vengono ancora indicati sullo Store ufficiale. Sappiamo, però, che dovrebbe arrivare a novembre, e quali sono i costi dei differenti tagli negli Stati Uniti: il modello da 32GB si porta a casa con $799, mentre quello da 128GB con solo Wi-Fi è prezzato $949. Se volete anche la rete mobile, allora dovrete optare necessariamente per un diverso esemplare da 128GB, venduto però a $1.079.
Segnaliamo che è stata aggiornata anche la linea iPad Mini, con il quarto modello: quest’ultimo monta ora un chip A8 di seconda generazione, con CPU 1,3 volte più veloce del precedente A7, e grafica 1,6 volte più veloce. Migliora anche la fotocamera posteriore, che passa da 5MP agli attuali 8MP. In questo caso, i prezzi dei modelli Wi-Fi sono 399€ (16GB), 499€ (64GB) e 599€ (128GB). Se avete bisogno anche della rete mobile, invece, si parla di 519€ (16GB), 619€ (64GB) e 719€ (128GB).
Chiusa questa parentesi, iPad Pro è stato tra i protagonisti della conferenza anche grazie alla nuova serie di (costosi) accessori appena presentati ad esso dedicati.
Apple ci lascia le penne (e le tastiere)
Per poter utilizzare iPad Pro al meglio delle sue possibilità, Apple ha partorito due nuovi accessori: il primo è una tastiera full-size da utilizzare insieme al tablet, realizzata su una custodia che di fatto funziona come la Smart Cover, consentendovi di tenere il device in posizione eretta come un computer portatile. C’è da dire che è abbastanza evidente la somiglianza con quanto visto nei dispositivi Surface di Microsoft, ma bisogna anche ammettere che un dispositivo destinato agli usi professionali ha viscerale bisogno di una tastiera che possa offrire un approccio il più pratico e immediato possibile. Non si dubita quindi dell’utilità della Smart Key, quanto del suo prezzo, che francamente, se ci è concessa un’opinione personale, risulta abbastanza elevato: per sposarla al vostro nuovo tablet da 12,9″, infatti, dovrete lasciare all’Apple Store ben $169.
È quasi una regola che ogni device touch dal grosso schermo abbia dalla sua una stylus. A quanto pare, anche il Pro non fa eccezione, e Tim Cook e compagnia hanno portato con loro sul palco Apple Pencil: questo accessorio è stato studiato per dare all’utente un feeling il più simile possibile a quello di una vera penna, e dovrebbe vantare un’accuratezza ed una fedeltà di tratto maniacali. Grazie ad esso, iPad Pro diventa quindi un enorme foglio per gli appunti, oltre che un’interessante tavoletta grafica che potrebbe fare la gioia di aspiranti artisti digitali. Pencil si ricarica tramite connessione Lightning, e con 15 secondi di carica può andare avanti per 30 minuti. Oltre che con le app native, sarà poi compatibile anche con alcuni terze parti, come la suite Office di Microsoft, o con Adobe Photoshop Fix – versione rivista e più rapida del celebre programma – oltre che con Adobe Sketch.
Grazie ai suoi livelli di pressione e al comfort offerto all’utente, insomma, Apple Pencil sembra l’accessorio ideale da affiancare ad iPad Pro per un’esperienza al massimo delle potenzialità. Il prezzo, però, anche in questo caso, è proibitivo, dal momento che non potrete avere la stylus senza spendere $99. In buona sostanza, stiamo dicendo che per avere il dispositivo completo dei suoi due comodi accessori, dovrete aggiungere al prezzo del modello da voi scelto anche i $99 della Pencil e i $169 della tastiera.
Think Pink: i nuovi iPhone
I grandi attesi dell’evento erano ovviamente i due nuovi iPhone, che non hanno mancato l’appuntamento. Apple ha deciso di rinnovare sia il modello standard che il più grande, Plus, aggiornandone le specifiche ed introducendo alcune nuove tecnologie degne di nota.
Innanzitutto, i due dispositivi vantano ora il 3D Touch: il loro display, quindi, non riconosce più semplicemente il vostro tocco, ma anche la sua intensità. Per fare un esempio, Apple ha mostrato che il normale tap nell’applicazione Mail mostra il messaggio, mentre un tap più forte svela un’anteprima dei contenuti della e-mail. Grazie a questa funziona, potrete anche fare tap sulle icone delle vostre applicazioni, accedendo ad un menù tutto nuovo che ne elenca le opzioni: potrete, per citare un altro esempio, avviare la fotocamera direttamente in modalità selfie, o pubblicare un nuovo stato su Facebook senza dover navigare dentro l’app. Stando a quanto mostrato, il nuovo touch sembra una feature interessante, anche se bisognerà capire quanto sarà complicato padroneggiare i diversi livelli di pressione. I colleghi della stampa estera presenti all’evento statunitense, che hanno avuto modo di mettere le mani sui device, hanno assicurato in proposito che il primo impatto non è stato per niente traumatico, e che si riesce abbastanza rapidamente a destreggiarsi tra le possibilità offerte.
Confermate le dimensioni dei display, che rimangono da 4,7 e 5,5 pollici, mentre cambia il processore: se i precedenti modelli montavano chip A8, ora si passa a un A9. A sorpresa, aumentano invece le dimensioni dei dispositivi – e a buon motivo: il maggior spessore (parliamo di pochi millimetri), sposato ad un maggior peso, sono infatti sinonimi di più robustezza, che Apple ha voluto garantire dopo essere stata testimone di alcuni infelicissimi iPhone 6 che si piegavano senza fare nemmeno troppa resistenza. Rimanendo sul profilo estetico, arriva anche una nuova colorazione, definita “oro rosa” da Apple. È anche curioso notare che, sullo Store ufficiale, quest’ultima e la tanto ambita tinta oro sono ora disponibili esclusivamente acquistando i due nuovi modelli, sebbene il look dorato fosse previsto anche per i precedenti iPhone 6 e iPhone 6 Plus.
Altra novità è rappresentata dalla nuova fotocamera posteriore, che passa finalmente a 12MP, e che può catturare video a 4K. Cambia anche la iSight frontale, ora da 5MP, e che potrà contare su un inusuale flash pensato per i selfie: il display del telefono, infatti, avrà una funzione che gli consentirà di illuminarsi fino a tre volte più del normale, dandovi la possibilità di essere bene in vista anche in ambienti bui. La casa di Cupertino ha anche presentato le nuove Live Photo, che consistono nel fatto che, prima e poco dopo lo scatto, vengono ripresi alcuni secondi di movimento che potete poi visualizzare, acquisendo di fatto immagini-video. La feature, come saprete, era stata però già inclusa da diverso tempo in altri dispositivi concorrenti, e non è quindi una novità assoluta.
L’elemento più curioso di tutto ciò è che come Apple, pur introducendo video a 4K e foto live, non abbia aumentato i tagli di memoria dei suoi dispositivi – sopratutto quello dell’entry-level: si tratta, infatti, ancora di 16GB, 64GB e 128GB. Al termine della conferenza, si è parlato dell’acquisto di spazio in Apple Cloud per i propri dati, ma francamente con le Reti disponibili nel Belpaese stentiamo a credere che saranno in molti a caricare puntualmente sul proprio cloud le riprese eseguite in 4K – a meno di non voler esaurire parte del proprio traffico in 4G o 3G.
Anche in questo caso, come per iPad Pro, i prezzi sono stati resi noti per il solo mercato statunitense, dove gli smartphone arriveranno il prossimo 25 settembre: con abbonamento biennale, l’esborso iniziale è di $199 per i 16GB, $299 per i 64GB e $399 per i 128GB. Vedremo invece quali saranno i costi per il pubblico italiano, con e senza contratto con il proprio operatore.
Il televisore serve per giocare: la nuova Apple TV
I rumor avevano anticipato anche la nuova Apple TV, che avrebbe strizzato l’occhio al mondo dei videogiochi. Effettivamente, almeno in parte, è stato così. Il nuovo dispositivo, innanzitutto, sposa la visione timcookiana che vuole il futuro dei televisori risiedere nelle app. Un’idea, insomma, che va a braccetto con l’avvento delle cosiddette smart TV. Per riuscire in questo intento, la nuova scatoletta della casa di Cupertino monta un processore A8 a 64-bit, supporta Bluetooth 4.0 e Wi-Fi 802.11ac, oltre a porte HDMI ed Ethernet.
Una delle grandi novità è rappresentata dall’AppStore integrato, che consente all’utente di acquistare e scaricare app di vario tipo, prodotte anche da sviluppatori di terze parti. È proprio qui che entrano in gioco i giochi (perdonate la terribile espressione), dal momento che troveremo nel negozio digitale anche software come Guitar Hero e Transistor, per citarne due.
Trattandosi di un dispositivo per il televisore, ovviamente esso ne sposa anche gli utilizzi più tradizionali, consentendovi di acquistare dei film, o di dedicarvi alle vostre serie TV preferite. Per facilitarvi in tutti questi passaggi, Apple TV ha dalla sua anche la zelante Siri, che potrà cercare i contenuti per voi, muovendosi per criteri come titoli, interpreti, generi e via dicendo. Apple ha voluto sottolineare che le capacità di interazione dell’assistente vocale con l’utente sono state davvero affinate, al punto che quest’ultima è in grado di rispondere anche a domande generiche come “suggeriscimi un film da vedere con i bambini”.
Per lanciarsi nel futuro, Apple TV dice addio anche al vecchio telecomando, ora sostituito da uno dotato di diversi bottoni, e sopratutto di un touchpad superiore che vi consente di scorrere nelle schermate e di giocare, e che viene affiancato da accelerometro e giroscopio. Inoltre, durante l’evento è stato anche precisato che potrete utilizzare i vostri iPhone o iPod Touch per interagire con TV.
Non sappiamo ancora quando il dispositivo arriverà in Italia, né quali saranno i suoi prezzi. Gli americani, però, possono portarlo a casa a partire dal prossimo mese di ottobre in due differenti tagli: quello da 32GB vuole portare via ai vostri risparmi $149, mentre quello da 64GB costa $199.
Le novità non sono sicuramente mancate, in questo keynote. iPad Pro vede Apple lanciarsi nella fascia dei tablet ad utilizzo sopratutto professionale, dal momento che sembra che proprio questa fetta di pubblico sia quella ideale del prodotto, rispetto al singolo utente casuale interessato a portare a casa un grosso tablet. In tal proposito, infatti, ricordiamo anche che l’esperienza completa di Pro è effettivamente esperibile solo comprando anche Pencil e Apple Key, che rendono l’esborso totale particolarmente importante per noi comuni mortali.
Sul fronte iPhone, la novità del 3D Touch risulta sicuramente interessante, e rimane da vedere quale sarà la risposta del pubblico al suo utilizzo – il tutto, tenendo bene chiaro in mente che Apple non avrebbe mai lanciato una tecnologia se non fosse già certa della sua immediatezza anche per l’utente medio. Considerando che i prezzi in abbonamento per gli statunitensi sono rimasti invariati rispetto ai modelli dello scorso anno, forse è lecito attendersi che vengano confermati quelli di listino anche per l’Italia. In merito, però, attendiamo ancora notizie ufficiali.
Infine, Apple TV prova a ritagliare una sua fetta di mercato ponendosi a metà tra l’esperienza offerta da una smart TV e quella di una piccola console, sposando – in quella che sembra una corrente sempre più diffusa – l’intrattenimento televisivo a quello interattivo. Anche in questo caso, il prodotto di per sé risulta interessante, ma rimane da vedere quante saranno le persone effettivamente disposte ad investire soldi su di esso.