Apple Keynote

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a cura di Spoudaios

Rieccoci per un ricco recap dell’ultima conferenza Apple. A pochi giorni da iPhone 5 e dai nuovi iPod Tim Cook cala l’ennesima mano vincente, sperando di sbaragliare i concorrenti durante le prossime festività. I rumor delle settimane scorse hanno anticipato (quasi) tutto, ma il keynote ha comunque riscosso i favori della platea.Vediamo perché.

Nuova linea di Mac, finalmenteForse farà felici gli investitori o gli amanti delle cifre e dei risultati altisonanti, ma la parte iniziale del keynote è, per i più, sicuramente trascurabile. Per tale motivo ci catapultiamo immediatamente sui nuovi prodotti.Il primo grande protagonista della serata è stato il vociferato MacBook Pro Retina da 13 pollici. Ecco le caratteristiche tecniche: display da ben 2560×1600 pixel, sottile e molto leggero conta comunque su una nutrita dotazione di porte quali HDMI, Thunderbolt, slot SDXC e due USB 3.0. Le versioni disponibili saranno, come di consueto, due per altrettanti processori: i5 o i7, entrambi dual core rispettivamente a 2,5 e 2,9 Ghz, accompagnati da 8GB di Ram, GPU Intel HD Graphics 4000 e SSD a partire da 128GB. Il prezzo di partenza italiano è di 1779 Euro.

    
Arriva dopo un bel po’ di mesi l’aggiornamento anche per Mac Mini. Nuovi processori dual o quad-core Intel i5 o i7, Intel HD Graphics 4000, 4GB di Ram e fino a 1 TB di HDD sono i nuovi assi nella manica del computer più “economico” di Apple. Il prezzo del modello base parte da 599 Euro.Molti attendevano con ansia un grande ritorno, ma nessuno sospettava potesse accade in un così grande stile. I nuovi iMac sono forse la vera grande sorpresa di questo keynote. Esteticamente rinnovato l’all-in-one di Cupertino abbandona il drive ottico in favore di uno spessore notevolmente ridotto al punto che, con i suoi soli 5 mm nel punto più sottile, più che un computer è ormai un vero oggetto d’arredamento. Queste le specifiche: 21,5 o 27 pollici, CPU a partire da 2,7 fino a 3,2 GHz Intel Ivy Bridge quad core i5 o i7, da 8 a 32 GB di RAM, scheda grafica GeForce GT640M, HDD da 1 a 3TB o SSD fino a 768GB. Il prezzi vanno da 1379 Euro per la versione base fino ai 2079 del full-optional. Il primo sarà disponibile entro novembre, per il secondo bisognerà attendere dicembre.
      Apple ha (giustamente) colto l’occasione per presentare una nuova tecnologia in grado di creare un nuovo paradigma di riferimento per i sistemi di archiviazione. Fusion Drive, questo il nome, integra perfettamente l’utilizzo di un SSD e di un HDD tradizionale, gestendo autonomamente la dislocazione dei file in base al loro utilizzo; un modo intelligente e automatico di ottimizzare prestazioni, spazi e costi.

iPad per tutte le tasche? Dopo aver snocciolato gli ennesimi numeri relativi all’universo iPad, Apple ha presentato la nuova versione iBooks Author, con cui creare contenuti ancora più elaborati, inserire widget e gestire libri aggiornabili anche dopo la pubblicazione definitiva. Rumor precedenti la conferenza davano per probabile un aggiornamento dell’iPad di terza generazione, nessuno si aspettava l’annuncio di un vero e proprio iPad di quarta generazione. Processore A6X, nuova tecnologia IPS per il display (dalla risoluzione invariata), porta Lightning, nuovo modulo Wifi doppiamente veloce, chip LTE compatibile a livello globale e fotocamera FaceTime HD sembrano per gli ingegneri sufficienti a giustificare il passaggio a una nuova generazione piuttosto che un semplice aggiornamento dopo appena sette mesi circa dall’ultimo modello. Il prezzo subisce un leggero rialzo di 20 Euro, arrivando così a 499 per il modello base con 16GB di memoria di archiviazione e il solo modulo Wifi.

Inutile dirlo, questo evento è stato atteso e seguito principalmente per la vera grande novità in casa Apple. Con un cambio di politiche notevole rispetto a qualche anno fa, è stato presentato iPad mini, tablet da 7,9 pollici, 53% più leggero di iPad 3 (per un totale di poco più di 300 grammi), spesso solo 7,2 mm e realizzato interamente in vetro e alluminio (in maniera molto simile ad iPhone 5). Al momento niente display Retina poiché la risoluzione si ferma a 1024X768 pixel. Apple ha parecchio insistito sul confronto con il Nexus 7 di Google.In quest’ultimo l’area di visualizzazione è ridotta essendo lo schermo più piccolo, tuttaviaè più pesante, anche se è fatto di plastica. Grazie a schermo più grande e browser ottimizzato iPad mini offre il 49% di spazio utile in più nella navigazione. Le crude specifiche tecniche contemplano infine processore A5, fotocamera posteriore da 5MP, fotocamera FaceTime HD, LTE compatibile globalmente, connettore Lightning, batteria da 10 ore e ovviamente compatibilità con tutte le 275.000 applicazioni dedicate ad iPad. Il prezzo? Il modello base da 16GB solo Wifi costerà in Italia 329 Euro; ecco il punto a sfavore rispetto al Nexus 7. Preordinabile dal 26 ottobre, la vendita inizierà il 2 novembre per il modello solo Wifi mentre per il modello LTE è indicato un generico novembre inoltrato.

Non possiamo che ribadire come la discrezione e la segretezza non siano più caratteristiche ascrivibili ad Apple. Aldilà di questo, è stato finalmente alzato il velo dall’attesissimo iPad mini, tablet che secondo alcuni rafforzerà ancora di più il monopolio della mela morsicata in questo settore, nonostante il prezzo sia ben più alto rispetto alla concorrenza. Ad affiancare il suo debutto ci sarà l’inaspettato iPad di quarta generazione, rinnovato soprattutto al suo interno grazie al processore A6X.

Per i nostalgici della vecchia Apple, quella che produceva principalmente computer, è finalmente arrivato un sostanzioso aggiornamento di iMac, Mac mini insieme al nuovo Macbook Pro Retina da 13 pollici. Insomma non possiamo che constatare che, finanze permettendo, ci sia roba adatta a tutti i palati.

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