Apple Keynote 2016

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a cura di ViKtor

Shigeru Miyamoto in persona. E’ stato lui ad aprire l’attesissimo Keynote 2016, sorprendendo noi e la platea di San Francisco. Magical? Non del tutto. Benvenuti nel nuovo anno targato Apple.

La conferenza è iniziata col botto. Il CEO Nintendo, forte dell’accordo con la casa di Cupertino, ha lanciato Super Mario Run, una sorta di endless runner basato sul gameplay più minimalista che esista, ovvero il singolo tocco sullo schermo. L’idraulico italiano, in questa esclusiva (pare temporanea) per iOS, rivivrà le sue antiche avventure in una forma tutta nuova. La pubblicazione su App Store di questo controverso spin-off è prevista entro la fine dell’anno; nel frattempo cercheremo di capire cosa realmente Nintendo voglia dirci, sul suo futuro, con questa mossa.
Spazio poi ad un po’ di auto celebrazione, con Tim Cook intento a dichiarare il superamento dello scoglio dei 500 mila giochi su App Store e i successi di Apple Music, servizio che godrà di maggior importanza all’interno di iOS 10.
I minuti corrono e l’attesa per il grande protagonista, l’iPhone 7, cresce. Prima, però è tempo di puntare i riflettori su Apple Watch, a cui è dedicata una grossa fetta della conferenza.
E’ ora di fare sport
L’orologio della mela è pronto a maturare definitivamente e punta a colmare il divario con i prodotti top gamma dedicati al fitness. Apple Watch 2, infatti, avrà un processore dual core, diventerà completamente impermeabile e verrà dotato di GPS interno, così come gli accessori tanto amati dagli sportivi. Con il nuovo nato sarà possibile nuotare e contare le vasche fatte, controllare le proprie prestazioni nella corsa e confrontarle con quelle degli amici. Arriva, in questo senso, una partnership con Nike, la quale si impegnerà a produrre un cinturino personalizzato.
Sul display, due volte più luminoso rispetto al predecessore, ha fatto bella mostra di sé una versione apposita di Pokemon GO. E’ stato lo stesso CEO di Niantic a presentarla, mostrando inedite feature pensate ad hoc per lo smartwatch. Curioso, se pensiamo che Pokemon GO Plus rimane un oggetto misterioso.
La nuova versione dell’Apple Watch, forte di numeri di vendita secondi solo a Rolex (queste le parole di Tim Cook), arriverà sul mercato il 16 settembre al prezzo di partenza di 369 Dollari, e installerà WatchOS3.
iOS raggiunge la doppia cifra
A piccoli passi ci si avvicina al momento topico, e il preludio è l’introduzione a iOS 10. Presto si scopre che le novità portate dall’aggiornamento sono decisamente meno impattanti se confrontate a quanto visto in passato, e puntano sostanzialmente a facilitare ulteriormente l’esperienza utente.
Si parte dal “Raise to Wake”, ovvero dalla capacita di “svegliare” il dispositivo semplicemente alzandolo dalla sua attuale posizione, si passa da un iMessage più ricco e schiavo delle emoji (nel tentativo di contrastare il dominio di WhatsApp) e si arriva alle integrazioni a Siri, ora più collegato alle App e maggiormente aperto agli sviluppatori terze parti. Nel mezzo sono state annunciate migliorie alla app Foto, dotata della modalità Memories per la gestione dei volti, servizi per le Mappe e un supporto concreto alla domotica tramite HomeKit. Diverse sono le case produttrici che doteranno i propri elettrodomestici smart della compatibilità con iOS 10, spingendo sempre di più l’utenza casalinga verso il remote control.
Appuntamento per il download al 13 settembre.
La settima vita dell’iPhone
Finalmente, dopo un’ora di conferenza, arriva il grande protagonista della serata. L’iPhone 7, acclamato senza troppi freni come il “più potente smartphone sul mercato”, ci viene raccontato in dieci punti.
Per mostrare immediatamente i muscoli, il megaschermo punta il focus sulla doppia fotocamera prerogativa della versione Plus: due lenti da 12 mega pixel, il che significa due obiettivi (un grandangolare e un teleobiettivo) capaci di permettere, per la prima volta nella storia dell’iPhone, uno zoom ottico 2x e uno zoom digitale 10x. A beneficiarne non sarà soltanto il dettaglio dell’immagine: un’ampia gamma di colori ed esclusivi effetti per le sfocature completeranno un pacchetto hardware/software potenzialmente in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.
La versione “base” del melafonino non monterà il doppio obiettivo, ma potrà beneficiare anch’essa di un’apertura f/1.8, di sensori ad alta velocità e del flash truetone a 4 led che sostituirà il vecchio sistema a 2 led.
Il rinnovato processo produttivo ha permesso di realizzare un display Retina HD multi touch più luminoso del 25%, alimentato da una batteria duratura e performante e controllato, udite udite, dal tasto home. Quello che doveva essere il grande escluso è invece presente e in piena forma, segno di come sia ormai diventato quasi un simbolo per la Apple. A sparire, come invece ormai si sapeva, è l’ingresso per il connettore jack, le cui veci verranno fatte dal già presente lightning. Le cuffie si collegheranno quindi alla stessa porta del carica batteria, ammesso di non possedere gli sfavillanti nuovi auricolari wireless: completamente senza fili, dotati di microfono e feedback tattile, questi preziosi oggettini saranno lanciati verso fine ottobre al prezzo, non proprio modico, di 169 Dollari.
E’ dal punto di vista delle prestazioni che iPhone 7 crea un solco con il passato. L’hardware sarà spinto dai quattro core del processore A10 Fusion, in grado di generare una potenza superiore del 40% rispetto all’A9, e da una GPU più performante del 50%. Numeri impressionanti.
iPhone 7 e iPhone 7 Plus, rispettivamente 4.7 e 5.5 pollici, arriveranno sul mercato il 16 settembre in tagli di hard disk da 32, 128 e 256 GB, salutando così i 16 e i 64 GB. Potrete scegliere tra due nuove colorazioni, il nero opaco e il nero lucido, che affiancheranno le classiche gold, silver e pink. I prezzi? A partire da 649 Dollari per la versione standard e 769 Dollari per il Plus, in attesa della conversione in Euro e delle offerte degli operatori nostrani.

Una conferenza d’effetto, ricco di sorprese e dal ritmo incalzante. Il Keynote 2016 verrà ricordato per la presenza di Miyamoto in persona, per le dichiarazioni di Tim Cook sul successo ormai incontrollabile di Apple e, soprattutto, per un iPhone 7 gagliardo e qualitativamente davvero al top.

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