Dopo una lunga gestazione, American Gods è approdato sugli schermi d’oltreoceano e in contemporanea in Italia, su Amazon Prime. Finalmente, uno dei migliori romanzi di Neil Gaiman ottiene una trasposizione in live action.
Neil Gaiman è uno dei romanzieri/sceneggiatori più talentuosi del Regno Unito. Non per nulla, fa parte della cosiddetta British Invasion avvenuta in DC negli anni ’80, con l’arrivo dei mostri sacri Gaiman, Morrison, Delano, Grant e tanti altri. Proprio sotto l’egida dell’etichetta VERTIGO, l’autore di Portchester ebbe un grandissimo successo con la serie The Sandman, capolavoro assoluto della storia dei fumetti, di cui tra l’altro pare sia in preparazione una serie TV.
Nel 2001, Neil Gaiman diede alle stampe il romanzo American Gods, vincitore dei premi Nebula e Hugo, mostri sacri nel campo della fantascienza e fantasy. Proprio da quest’ultimo, Starz ha deciso di trarre la serie omonima.
Moonlight Shadow
Shadow è stato condannato a sei anni per aggressione aggravata. A pochi giorni dalla scarcerazione, viene convocato dal direttore della prigione che gli comunica la morte della moglie e il rilascio anticipato. Sull’aereo diretto verso casa, Shadow fa la conoscenza di un uomo chiamato Wednesday, un personaggio davvero bizzarro e curioso che, inspiegabilmente, conosce alcuni particolari della vita di Shadow. In tutto questo, dopo il funerale della moglie ed esser venuto a conoscenza di alcuni dettagli della vita della consorte, Shadow incontra di nuovo Wednesday e Mad Sweeney, uno strano individuo che afferma di essere un Leprecauno. Tutto questo lo porterà a capire che qualcosa non va in tutto ciò che lo circonda, che strane figure si muovono in un’America oscura e tenebrosa e che lui, Shadow, potrebbe essere in pericolo…
Tra sogni e allucinazioni
La serie sarà composta di 8 episodi per una durata media di 42 minuti l’uno. Questa season premier è stata invece di un’ora ed è servita ad introdurre l’universo in cui si muoveranno i protagonisti di American Gods.
Il cast è davvero eccezionale e, per rendere merito ad un grande romanzo, ci vuole un grande roster di attori. Come sempre, risplende Ian McShane nel ruolo di Wednesday, personaggio che sembra gli sia stato cucito addosso. Per non parlare di Ricky Whittle nel ruolo di Shadow e di Emily Browning in quello della compianta Laura Moon, un personaggio che verrà esplorato più avanti nel corso della serie. Sempre nel cast, figurano Crispin Glover, noto al grande pubblico come il papà di Marty McFly, e Pablo Schreiber, il “porno baffo” di Orange is the New Black.
Fin dalle prime voci sulla serie, i fan si sono sempre chiesti come avrebbe reso, sul piccolo schermo, un romanzo così intricato e pieno di sfaccettature come quello di Neil Gaiman. Rendere giustizia ai rapporti, alla scrittura precisa e talentuosa dell’autore era uno dei compiti più difficili per gli showrunner Fuller e Green. Beh, fin da questo primo episodio, possiamo dire con assoluta certezza che le premesse, per ora, sono ottime. Lo spirito originale di American Gods è stato mantenuto in pieno e tutto il primo episodio ricalca perfettamente l’incipit della relazione tra Shadow, Mad Sweeney e Wednesday. Tutto quello che i fan hanno immaginato, si è materializzato sullo schermo, vivido, diretto e spiazzante come l’inchiostro delle pagine del romanzo.
Le parti oniriche sembrano quasi dipinte sulla tela del mondo e Shadow viene fuori, quasi a sbalzo, come un elemento integrato ma quasi ostile, che non capisce affatto quello che gli stia succedendo intorno ma che ne viene suo malgrado assorbito e assimilato. L’intero episodio sembra quasi un’allucinazione unica, una serie di puzzle incastrati tra di loro a formare un’ora di emozioni e suspance, arrivando a farci quasi dubitare che stiamo vedendo un sogno di qualche personaggio, un’opera di metatelevisione in cui assistiamo al lento declino della vita di Shadow, ma allo stesso tempo alla risalita verso l’ignoto. Ma è tutto voluto, tutto messo lì per farci capire che si, potrebbe essere un’allucinazione, ma no, non lo è. La nausea che si avverte, il vuoto che ci circonda… è tutto vero. Sta succedendo qualcosa di strano e, per quanto lo voglia o no, Shadow è parte di un qualcosa di più grande. In America qualcosa non quadra e Wednesday e Technical Boy rappresentano due facce della stessa medaglia. Una medaglia di cui scopriremo qualcosa più avanti, a meno che non siate già andati a recuperare il romanzo.
Per quanto possa risultare lenta e confusionaria, questa season premier di American Gods non può che essere promossa a pieni voti. Per essere apprezzata non è necessario che si legga il romanzo originale, ma quest’ultimo potrebbe farvi capire perché questo primo episodio risulti a tratti così poco scorrevole. Non lasciatevi scoraggiare da una prima puntata chiaramente introduttiva ma, anzi, continuate e dare fiducia ad una serie che, comprensibilmente, potrebbe sembrare senza senso e davvero, davvero allucinogena e allucinante. Le emozioni e le sorprese che vi verranno riservate vi ripagheranno della confusione e della curiosità che, sicuramente, vi avrà instillato questo primo episodio.