Bianco e nero, bene e male, fantasia e tecnologia
L’equilibrio delle forze naturali, l’attrarsi degli opposti, la compensazione di realtà apparentemente contrastanti: Allods, con il connubio fra Lega e impero, fra fantasia e tecnologia, è esattamente questo. Se qualcuno può inizialmente storcere il naso perché purista di uno o dell’altro genere, ben presto, seguendo la storia molto ben strutturata non potrà che ricredersi.
È il caso di dire che la varietà spezza la monotonia e che le contrapposizioni rendono il tutto più profondo ed intrigante.
Inoltre il gioco, pur assumendo un aspetto fumettoso, colorato e lontano dalla realtà, può contare su una grafica all’avanguardia non dissimile da quella dello stesso World of Warcraft a cui spesso viene paragonato.
3-2-1 START!
Come i più classici MMORPG, anche qui dobbiamo scegliere se schierarci con le due fazioni rivali, in questo caso Impero e Lega, che possono contare ciascuna 3 differenti razze e ben 14 classi ciascuna. Scelto il nostro personaggio, dopo un breve re-style delle componenti fisiche più classiche come altezza, capelli, viso, mettiamo piede nell’universo di Sarnaut, pronti ad iniziare l’avventura che ci porta ad esplorare differenti tipologie di ambienti sempre diversi fra loro; il gioco prende il nome dagli Allods, isole fluttuanti esplorabili, nate dall’esplosione di un unico grande continente.
Possiamo fare tappa su questi asteroidi civilizzati grazie alle nostre navi spaziali a partire dal livello 35, uno degli elementi più peculiari di questo titolo che sicuramente rompe la monotonia dei primi livelli di exp, non molto dissimile dal classico sistema “quest and level“.
Infatti, dopo la creazione del personaggio, inizia un tutorial che ci spiega le differenti caratteristiche del gioco e del nostro alter ego virtuale. Il “livellaggio”, quindi, non propone niente di particolare; porteremo a termine quest in single player o istanze di gruppo per guadagnare esperienza e salire di livello. Tutto nella norma sino a qui ma…
6 più unico che raro!
…non sappiamo se sia sempre vero il detto “c’e’ sempre un ma”, però sicuramente è così riguardo la personalizzazione dei personaggi.
Oltre all’aspetto (che cambia notevolmente ogni qualvolta modifichiamo un pezzo del nostro equipaggiamento), e alla classe, anche il sistema di distribuzione dei punti stat e la progressione dei talenti, che ricorda molto quanto potremmo trovare in un classico RPG o il sistema a griglia tipico di Final Fantasy, contribuiscono a creare personaggi quasi unici, con una serie di combinazioni pressoché illimitata.
Non è male se si pensa all’enorme monotonia che si ritrova in gran parte dei MMORPG moderni quando al livello massimo tutti i character si assomigliano come gocce d’acqua.
Un pirata tutto nero che per casa ha solo il ciel ha trasformato in astronave il suo velier…
Quale frase migliore di questa perla dell’infanzia di molti di noi, potevamo usare per introdurre il vero punto innovativo di Allods, ovvero le battaglie su veri e propri galeoni spaziali?
Dal livello 35 possiamo iniziare a possedere e potenziare il nostro vascello, con cui esplorare i differenti Allods sparsi nello spazio e dare vita a vere e proprie battaglie fra il nostro equipaggio e quelli avversari, depredando bottini e facendo PvP in un modo decisamente non convenzionale.
Le opzioni, una volta che siamo sul nostro vascello, sono molteplici e la stessa nave richiede una gestione meticolosa e strutturata, in quanto ci sarà bisogno di differenti figure come l’ingegnere, il timoniere, e così via.
Sei così alto di livello solamente perché giochi tutto il giorno!!!
Quante volte abbiamo sentito wine di questo tipo? Con Allods sarà quasi impossibile imbattersi in frasi simili, poiché l’introduzione del sistema fatica, che riduce l’esperienza presa man mano che aumenta il tempo di grinding di un personaggio, facilita, o meglio, dona un certo equilibrio fra casual e hardcore gamer.
Infatti, questa fantastica barra della fatica, a un certo punto della vostra giornata videoludica si esaurisce, rendendo quasi inutile il grind selvaggio in un determinato spot o dungeon. Nulla vieta di continuare a expare dopo che la barra sarà esaurita, tuttavia non ci saranno più bonus e, anzi, ci imbatteremo in limitazioni su quest e ingresso in istanze.
Il modo migliore, quindi, per ottimizzare il tutto, è alternare al puro grinding altri aspetti del gioco, quale l’exp delle professioni, la reputazione con le differenti fazioni, il sociale, ecc…
Se da un lato si crea un maggiore equilibrio fra le differenti tipologie di player, dall’altro si obbliga in un certo senso a godere di tutte le sfumature del gameplay. Nulla da sottolineare riguardo il combat system, completamente nella norma, con l’unica assenza di un auto-attack che tuttavia è rimpiazzato da un funzionale e veloce selezionamento del nemico più vicino a cui far seguire le nostre skill su barra.
PvP o PvE? Ok…facciamo entrambi
In Allods, già dal livello 20, si potrà acquisire esperienza per i nostri personaggi in zone miste, dove troveremo anche i rivali della fazione opposta. Uccidere mob in queste aree ci da bonus di differente tipologia e al contempo ci fa guadagnare quelli che un tempo su Dark Age of Camelot avremmo chiamato Realm Point.
L’accostamento con il padre incontrastato dell’RvR non è casuale, perché con Allods la sensazione di un PvP all’aperto (non più chiuso in semplici battleground e arene) diviene reale.
Possiamo quindi decidere se livellare nei dungeon oppure trovare una validissima alternativa nel mix PvP/PvE in questi territori contested.
La cosa può far storcere il naso a chi, al contrario, vuole expare in modo tranquillo e non imbattersi in eventuali e continui fenomeni di ganking selvaggio. Come ogni medaglia, anche questo elemento ha quindi due facce.
Darwin approverebbe
E’ doveroso sottolineare l’impegno e la dedizione dei ragazzi del team di sviluppo, che rilasciano ogni 3 mesi aggiornamenti ed implementazioni, alternandoli con eventi in game con i quali si cerca sempre di coinvolgere tutta la community.
L’ultimo upgrade implementato con una megapatch chiamato “Undaunted” che ha aggiunto nuovi boss, nuove creature, nuove mount e altre feature di differente tipologia.
Non è un aspetto da poco in un prodotto gratuito, perché porta sempre una ventata di novità al gioco ed un continuo senso di attesa per nuove aggiunte. E’ un mondo, quindi, in continua evoluzione.
Mediashopping
Come ogni altro free to play anche nel caso di Allods delicatissimo è il fattore dell’online shop.
Benché gran parte del contenuto sia godibile senza particolari spese, rimane pur sempre rilevante il bonus per coloro che vogliono mettere mano al portafogli. Inoltre, se molti item risultano comunque sottocosto, altri decisamente non lo sono, se consideriamo che per ottenere 1000 monete potato dobbiamo sborsare 10 €.
Anche in questo caso, quindi, dipende dal desiderio e dalle risorse monetarie personali il giudizio finale riguardo questo aspetto del gioco.
La situazione non è fortunatamente ai livelli di altri F2P come Age of Conan, in cui è obbligatoria la spesa addirittura per sbloccare istanze e classi principali, tuttavia risulta molto difficile, soprattutto in alcune fasi del gioco, non arrivare a spendere quei 10 € al mese per questo o quell’oggetto facendo completamente perdere il vero significato del F2P.
Forse con una Delorean…
Sino ad ora, leggendo quanto scritto, Allods sembrerebbe un gioco privo di pecche.
Probabilmente, qualche anno fa, sarebbe stato così. Il sistema di personalizzazione e crescita del personaggio, la barra della fatica, la costruzione dei vascelli con relative battaglie spaziali, e il PvP outdoor sono sicuramente tutti elementi di grande pregio, se uniti ad una storia così ben strutturata ed a una ambientazione colorata e molto piacevole.
La penalizzazione arriva sulle tempistiche in quanto tutto questo sarebbe dovuto sopraggiungere 7 anni fa, mentre attualmente risulta essere solo una rivisitazione di quanto già trovato altrove, in quanto non porta nulla di così particolarmente nuovo ed avvincente da strappare utenza da altri MMORPG già presenti sul mercato da più tempo.
Per essere onesti, sua maestà World of Warcraft non trema di certo per colpa di Allods, così come gli hardcore player, e le differenti comunità, si sposteranno nei prossimi mesi probabilmente su giochi più blasonati come Star Wars the Old Republic e Guild Wars 2.
Qualcuno potrebbe obiettare che l’obiettivo di Allods non è quello di minare giochi a pagamento, ma solamente diventare il punto di riferimento nel mercato free; in questo caso rimane una delle più valide alternative fra i MMORPG gratuiti presenti sul mercato.
Non bisogna tuttavia commettere l’errore di fare delle due diverse filosofie produttive due mondi completamente separati, perché ciò che li accomuna è sicuramente un aspetto decisivo quando si parla di giochi online, ovvero l’utenza giocante.
Anche nel titolo Gpotato spesso ci sembra di essere soli nel vasto mondo che ci circonda, rendendo l’avventura decisamente meno gratificante e godibile, soprattutto quando ci troviamo di fronte a content che richiedono necessariamente una gilda ben strutturata o gruppi per essere affrontati.