Aion

Avatar

a cura di Fabfab

Sono ormai passati oltre tre mesi dall’uscita del nuovo gioco di ruolo on-line di NCSoft, sul quale in molti avevano riposto speranze per poter trovare finalmente una degna alternativa a World of Warcraft, mentre altrettanti avevano preferito rimanere sul titolo Blizzard prevedendo l’ennesimo titolo destinato a non mantenere le promesse, come altri illustri predecessori prima di lui (Warhammer Online, Age of Conan).Tre mesi potrebbero non essere sufficienti per esprimere un giudizio definitivo, molti giocatori ancora non hanno raggiunto il cap ed alcune meccaniche di gioco non sono state ancora provate a dovere: tuttavia è già possibile esprimere una serie di considerazioni.

Il più grosso problema di Aion al lancio di fine settembre fu l’enorme successo riscontrato: se da una parte il numero di scatole e copie digital delivery vendute ha superato di gran lunga le più rosee aspettative, dall’altra ha creato enormi problemi tecnici a causa di server ancora non adeguati. Le prime settimane di Aion si sono rivelate pertanto un vero inferno per le persone che si collegavano per giocare durante l’orario di maggiore affluenza, vale a dire dalle 17 fino alle 22 circa: per almeno una quindicina di giorni si sono verificate code considerevoli, che richiedevano di attendere anche un’ora e mezza prima di poter entrare nei mondi di gioco. La situazione anomala è stata infine risolta sia aumentando il numero di persone in gioco contemporaneamente, sia aprendo nuovi server e fornendo incentivi a coloro i quali decidessero di creare un nuovo personaggio negli stessi (non è ancora possibile trasferire avatar da un server all’altro), e da fine ottobre possiamo dire che entrare in Aion non è più un problema.Tra l’altro nonostante le svariate lamentele il problema non deve aver scoraggiato la maggior parte degli utenti che sono rimasti anche dopo il fatidico primo mese di gioco, quello compreso nella confezione al momento dell’acquisto. Ad oggi Aion è un mondo piuttosto affollato: grazie anche alla presenza di mappe non certo immense, è facile incontrare altri giocatori in ogni dove, per non parlare del traffico che si incontra nelle varie cittadine. Una tale partecipazione è ovviamente fondamentale in un MMORPG e rende il mondo di gioco attivo e vitale: è un discorso che si estende dal commercio (è possibile vendere e comprare di tutto, in asta oppure nei negozi personali) alla fase di gioco PVP. L’Abyss è popolato e molto pericoloso: andare in giro da soli significa quasi certamente finire vittima di attacchi da parte di membri della fazione opposta, mentre le fortezze e gli artefatti cambiano spesso padrone, segno di un conflitto sempre in atto. E non si può stare tranquilli nemmeno nelle normali zone di levelling, in cui le infiltrazioni di nemici sono sempre più frequenti. In ogni caso la politica di NCSoft tesa a garantire sempre un equilibrio tra le due fazioni ha funzionato in pieno, ed in ogni server la situazione tra Asmodian ed Elyos è quella di una sostanziale parità di forze, a tutto vantaggio del divertimento.

La progressione di gioco non è velocissima, anche se ovviamente molto dipende dal tempo che gli si può dedicare, ed i timori di chi temeva un approccio troppo orientale sono stati confermati solo in parte. Se raggiungere il livello 25 è impresa abbastanza agevole, dal 30 in poi acquisire esperienza diventa operazione decisamente più lunga e complessa, anche a seguito di un certo diradamento delle quest, la cui ricompensa in termini di punti esperienza è stata comunque aumentata a seguito della più recente patch.Per sua natura Aion è un gioco che non privilegia l’avventura in solitaria, ma piuttosto la partecipazione del giocatore a gruppi o ancora meglio a Legioni, gilde in grado di organizzare party per le istance, o di indire vere e proprie spedizioni di massa per affrontare i pericoli dell’Abyss.Questo non significa che non si possa livellare un personaggio anche in solitaria, pagando tuttavia un prezzo in termini di divertimento: si incontreranno difficoltà nel trovare quest sufficienti, e ci si ritroverà inevitabilmente a uccidere mob con l’unico scopo di guadagnare esperienza (il famigerato grind). In ogni caso ad una disamina delle statistiche dei vari server, salta subito all’occhio come ad oltre tre mesi dall’uscita la maggior parte dell’utenza si piazzi ancora al di sotto del trentesimo livello, segno a nostro avviso di un diverso approccio rispetto ai tradizionali MMORPG. Perché in Aion non c’è solo l’obiettivo di raggiungere al più presto il level cap, ma è possibile dedicare fin da subito molto tempo a potenziare i mestieri, o a combattere nell’Abyss, senza che per ottenere risultati sia necessario aumentare di livello.La progressione è periodicamente intervallata da istance, talvolta palesi (una zona piena di mob elite che non è possibile attraversare se non in gruppo), talvolta celate (alcune sono “nascoste” nelle fortezze, che occorre pertanto conquistare). In tutte le istance ci sono alcune quest da fare, ma in genere bastano un paio di run per portare tutto a termine e l’unica ragione per tornare, al di là del piacere della compagnia di altri giocatori, è per levellare più in fretta, o sperare in un qualche raro drop del boss finale.

Della particolare bellezza del design di Aion abbiamo già trattato in sede di recensione. Tuttavia preme rimarcare il concetto relativamente alla personalizzazione dei propri personaggi. Se la quantità di equipaggiamento ottenibile nel gioco non è al momento paragonabile con quella di un WoW, tuttavia salta subito all’occhio come buona parte dei giocatori curi l’aspetto del proprio personaggio, dando vita di frequente ad abbinamenti molto riusciti ed eleganti, o al contrario a terrificanti combinazioni di colori. Molto importante in tal senso è l’opzione che, dal trentesimo livello, consente di cambiare aspetto all’equipaggiamento indossato, sostituendolo con altro pur mantenendone le statistiche. Pur con qualche limitazione (si può dare l’aspetto solo di altri equipaggiamento appartenenti al medesimo genere: un plate potrà essere rimodellato solo come un altro plate e non avrà quindi mai l’aspetto di un cloth, ad esempio. Un limite probabilmente introdotto per evitare mimetizzazioni durante il PVP, con guerrieri che sembrano maghi e amenità simili) è possibile dare vita ad abbigliamenti unici, grazie anche alla possibilità di variarne il colore.

Meno convincente finora la situazione in PVP. Se prima si parlava del buon numero di giocatori sempre presente on-line come di un fattore positivo: tuttavia alcuni limiti nel gameplay potrebbero minare il divertimento di chi gioca principalmente per affrontare altri avversari umani.Innanzitutto uno dei teorici punti di forza del gioco, la conquista e difesa delle fortezze, presenta qualche difetto di troppo: gli assalti alle stesse, compiuti al fianco di decine e decine di alleati contro altrettanti mob e giocatori della fazione opposta comporta significativi problemi di lag, che rendono molto difficile raccapezzarsi, sempre che ovviamente non cada la connessione. Per quanto riguarda il PVP in solitaria o a piccoli gruppi, risulta fortemente condizionato dalla superiorità di alcune classi rispetto ad altre. Impersonare un guerriero o un chierico comporta spesso essere sorpresi da attacchi alla distanza di classi come maghi e ranger, senza possibilità di reazione efficace se non una precipitosa fuga con la speranza di sfuggire al nemico.Pur essendo una zona a volo libero, inoltre, anche nell’Abyss il giocatore è sempre soggetto alla regola del cronometro: non sarà mai possibile restare in aria più del tempo concesso. Questo spesso crea problemi durante i lunghi spostamenti, che obbligano a frequenti soste in zone pericolose, così come durante gli scontri. L’unico modo per ovviare è fare scorta di costose pozioni…

Altro elemento che fin dall’inizio contraddistingue il gioco è quello dei tentativi di lucrare in maniera disonesta nonchè illegale ed in piena contravvenzione dei Termini di Servizio del gioco: fino ad alcune settimane fa la piaga dei Gold Seller era evidente a tutti, così come era facile imbattersi in bot. Tuttavia negli ultimi tempi NCSoft ha dato vita ad una guerra spietata a queste figure, che ha portato al ban di migliaia di giocatori, con un eccesso di zelo che ha comportato il coinvolgimento anche di qualche giocatore innocente (per risolvere la situazione è sufficiente contattare il supporto on-line e spiegare l’equivoco).

Chiudiamo con Visions of the Future, il video che qualche tempo fa ha lasciato di sasso tutta la community di Aion. Distribuito senza spiegazioni da NCSoft esso mostrava una grafica nettamente migliorata, nuove opzioni di gioco come la possibilità di nuotare in inedite zone subacquee, la presenza delle tanto invocate cavalcature (da catturare e domare, a quanto sembra, e sulle quali è possibile combattere) e addirittura l’introduzione dell’housing, ovvero di acquistare una casa personalizzata in aree appositamente previste.I combattimenti appaiono decisamente più dinamici e vengono anticipate nuove modalità PVP, con veri e propri assalti a cittadine con l’utilizzo di possenti mezzi d’assalto e di difesa.Un sogno? In effetti si, dato che a seguito dell’entusiasmo suscitato e dei molti dubbi sollevati gli sviluppatori hanno confermato che al momento si tratta solo di progetti, la cui realizzazione non è ancora certa.

Al momento ancora pochi giocatori hanno raggiunto il level cap, dunque non è possibile dare un giudizio definitivo sul prodotto. Ad oltre tre mesi dal lancio la community è forte e popolosa ed una volta entrati nella giusta ottica, Aion è in grado di offrire ore di appassionante divertimento, pur senza nessuna vera innovazione. C’è ancora qualcosa da sistemare per quanto riguarda il PVP, che al momento pare mal bilanciato e soprattutto afflitto da qualche bug di troppo: ma di tempo per migliorare ce n’è e in questo senso i programmi di NCSoft paiono quanto mai ambiziosi…

Leggi altri articoli