Non si può dire che AMD navighi in buone acque, con un mercato PC profondamente in crisi, una forte concorrenza da parte di Nvidia e Intel e la necessità di operare ingenti tagli al proprio personale, che hanno portato a tutta una serie di defezioni non indifferenti. In un contesto a dir poco burrascoso l’azienda presenta sul mercato questa nuova FirePro S10000, un prodotto pensato non certo per il mercato consumer, quanto piuttosto per i cluster di server, settore professionale in cui la potenza di calcolo richiesta non è davvero paragonabile a quanto ricercato da noi videogiocatori, né da chi lavora con workstation dedicate al rendering grafico o a calcoli più complessi. La possibilità di allineare un gran numero – si parla anche di centinaia – di schede di questo tipo va infatti a garantire una capacità computazionale estremamente elevata, utile nel caso di desktop virtuali, supercomputer delegati a calcoli di varia natura e dall’alto livello di complessita, in genere della durata di molte ore se non giorni, simulazioni fisiche, geofisiche, astronomiche e via dicendo.
Numeri che fanno paura
Tale settore del mercato vede una Nvidia particolarmente aggressiva grazie alle sue ottime schede Tesla, ed è in particolare contro la potente Tesla K10 che questo nuovo prodotto di AMD va a scontrarsi in maniera più o meno diretta. La nuova scheda è al momento la più performante tra la rosa dei prodotti professionali di AMD, e va ad aggiungersi ai modelli già presentati durante la scorsa estate, in quell’agosto che ha segnato il debutto di FirePro S7000 e FirePro S9000. Il nuovo modello S10000 si affida a un processo produttivo a 28 nanometri, ed è basata su due GPU Tahiti operanti a 825 MHz e dotate ognuna di 1792 stream processors, per un ragguardevole totale di 3584 SP, contro i circa 3000 di Tesla K10. La GPU è la stessa utilizzata nel mercato consumer per la scheda video Radeon HD 7950, un prodotto di fascia alta seppur non top di gamma, leggermentre superiore in prestazioni nella grafica tridimensionale a quanto garantisce l’ottima scheda gaming Radeon HD 7870. Ad accompagnare questa S10000 troviamo una dotazione di memoria di 6 GB di GDDR5 ECC e un bus da 384 bit, che garantisce una banda massima totale di 480 GB al secondo. La capacità di calcolo a singola precisione di questa scheda raggiunge un valore massimo di 5,91 Tera Flops, che si abbassano a 1,48 Tera Flops nei calcoli a doppia precisione, in linea di massima quelli maggiormente utilizzati per configurazioni hardware che richiedano schede di questo tipo. Il dissipatore è composto da tre ventole, una soluzione che sta cominciando ultimamente a prendere sempre più piede nelle schede di fascia alta e in generale in quelle caratterizzate da una struttura a doppia GPU. Il vantaggio è chiaramente la più bassa velocità di rotazione necessaria per mantenere fresco l’hardware, riducendo la quantità di rumore prodotto e in alcuni casi anche lo stesso consumo totale della scheda, che in un ambiente cluster può essere piuttosto importante per quanto riguarda il problema dei consumo. Appare comunque chiaro che in buona parte dei casi tale sistema di raffreddamento potrebbe venire sostituito da un più efficiente sistema passivo a liquido per massimizzare la dispersione del calore e tenere i componenti il più possibile freschi.
È importante segnalare che la richiesta energetica massima della scheda è di ben 375 watt, un valore che potrebbe far storcere il naso a numerose aziende, soprattutto se confrontato a quanto proposto da una meno esigente concorrenza di Nvidia.
A fronte di spese particolarmente elevate nell’acquisto di prodotti per questo segmento, un dato da non sottovalutare è proprio quello legato al consumo energetico. Un sistema di cluster dotato ad esempio di un centinaio di queste schede comporta una spesa non indifferente per quanto concerne le richieste di energia, con la conseguenza che risparmiare qualche watt sul modello della scheda video andrà poi ad avere un impatto notevole sui costi di gestione dell’infrastruttura. In particolare ciò che maggiormente interessa è proprio il rapporto tra le prestazioni e il consumo di energia, connubio che le schede Tesla di Nvidia hanno saputo raggiungere e perfezionare con risultati già nel presente decisamente ragguardevoli. Usare processi produttivi che tendano al rimpicciolimento aiuta moltissimo in tal senso, andando nella maggior parte dei casi a significare richieste energetiche inferiori. Sulla carta i prodotti di Nvidia – e in particolare il modello Tesla K10 – garantisce dei risultati meno impressionanti della S10000 in termini di capacità computazionale, ma sarà bene attendere ulteriori test prima di dichiarare un reale vincitore. A dispetto di risultati che potrebbero favorire il prodotto di AMD bisogna considerare che il TDP della soluzione Nvidia è di appena 225 watt, decisamente meno dei 375 della S10000. Ad ogni modo, stando alle dichiarazioni fatte da AMD, la nuova scheda S10000 sarebbe fino a 7,8 volte superiore rispetto ad una Nvidia Tesla K10 nei calcoli a doppia precisione, che si riducono a 1,3 volte qualora si decidesse di optare per la singola precisione. Volendo fare ancora un ulteriore raffronto le prestazioni dovrebbero essere circa 2,2 volte migliori di quanto possibile con una Nvidia Tesla M2090, mentre il bandwidth totale arriverebbe a superare quello di Tesla K10 di 1,5 volte.
Il prezzo della nuova scheda sarà secondo le fonti ufficiali di ben 3.599 dollari.
AMD ha presentato quella che sulla carta si propone come un’ottima alternativa alle soluzioni Tesla di Nvidia. A fronte infatti di un consumo energetico certamente non trascurabile, le prestazioni dichiarate dall’azienda rispetto alla concorrenza sono senza dubbio notevoli, e andrebbero a giustificare una spesa maggiorata – sia energetica che nell’acquisto delle schede – garantendo risultati di primissimo ordine. Quanto poi la realtà vada a discostarsi dalle dichiarazioni ufficiali è tutto un altro affare, e attendiamo quindi di vedere i primi benchmark per poter effettivamente valutare la bontà di questo nuovo prodotto dedicato al mercato professional.