È bastata una sola immagine per scatenare nuovamente lo stesso, immenso hype che i fan di Elden Ring hanno provato un anno fa quando il titolo è uscito. D’altronde, i 20 milioni di copie vendute dal capolavoro di FromSoftware, cifra fino a poco fa inimmaginabile per un soulslike, testimoniano l’amore dei videogiocatori per questo titolo, che è stato anche in grado di attirare a sé molti neofiti, innamoratisi dell’immaginario creato dal team guidato da Hidetaka Miyazaki in collaborazione con il famoso scrittore George R. R. Martin.
Pochi giorni fa è stato annunciato l’arrivo del primo DLC del gioco, chiamato Shadow of the Erdtree, espansione che secondo alcune indiscrezioni sarà enorme e in grado di tenere i giocatori occupati all’interno dell’Interregno per molte ore ancora.
Tutto quello che sappiamo di questa espansione è però racchiuso in una sola immagine, sulla quale sono nate infinite speculazioni in giro per il web. L’immagine mostra chiaramente Miquella in sella a Torrente, la cavalcatura spettrale che ha accompagnato il nostro Senzaluce per tutto il gioco, mentre osserva un albero che assomiglia all’Erdtree, ma in stato di marcescenza, dal quale sembra colare del liquido dorato. Attorno a Miquella si vedono poi delle tombe evanescenti, che ricordano molto l’aspetto degli spiriti evocabili in battaglia.
Questo primo artwork ha fornito ai fan abbastanza elementi per speculare intorno ai contenuti del DLC anche per mesi, nella speranza però di avere presto nuovi dettagli.
Una cosa è certa fin da ora: Shadow of the Erdtree si concentrerà su Miquella, il più misterioso e affascinante dei semidei, che nel gioco originale era l’unico ad avere ancora molto da dire su di sé. Un sollievo, dunque, sapere che l’espansione potrebbe colmare delle lacune della complessa lore del gioco. Sono però ancora tanti i misteri della storia del gioco che aspettano di essere svelati – e la nostra speranza è che Shadow of the Erdtree possa dare spazio a molti personaggi ed enigmi che hanno ancora molto da raccontare.
Unendoci alle speculazioni sui contenuti di Shadow of the Erdtree, abbiamo deciso di farlo nella maniera più consona a FromSoftware, ossia parlando dei boss che vorremmo affrontare nell’espansione e analizzando i motivi per cui la loro presenza sarebbe perfetta anche per chiarire diversi punti oscuri della lore.
Attenzione! Il testo che segue è denso di spoiler da Elden Ring.Se non avete completato il gioco, vi raccomandiamo di interrompere la lettura.
1. Miquella
Potrà sembrare scontata come posizione, ma è indubbiamente una delle poche certezze che abbiamo guardando l’unica immagine della futura espansione. Miquella ha sempre destato un enorme interesse nei fan del gioco, sin dalla prima volta che si è venuti a conoscenza della sua esistenza.
Gemello di Malenia, alla nascita ha subito una maledizione che lo costringe a vivere nel corpo di un bambino che non crescerà mai. Nonostante questo limite, al pari di sua sorella e di Ranni, è stato ritenuto degno di essere un Empireo, ossia un possibile candidato a succedere a sua madre Marika come divinità scelta dalla Volontà Superiore e probabilmente, se non fosse per la sua maledizione, sarebbe anche il più potente tra i semidei.
D’altronde Malenia stessa, che dimostra un grande potere sia in gioco che nella lore di Elden Ring (lo trovate su Amazon), afferma che Miquella è il più temibile tra gli Empirei.
Nonostante il corpo da bambino, Miquella resta comunque un semidio che ha creato alcuni potenti incantesimi dell’Ordine Aureo, prima di perdere fiducia in questa fede. Ha poi dato vita alla comunità di Elphael, composta da tutte le razze e le persone discriminate dall’Ordine Aureo, facendo crescere, grazie al suo potere, un albero sacro che avrebbe dovuto essere un’alternativa all’Albero Madre; tutto per curare la sua maledizione e, soprattutto, quella della sorella.
A quanto pare, il piano di Miquella si era rivelato efficace, dato che, ripercorrendo nel gioco le sue ricerche, è possibile trovare un ago in grado di annullare l’influenza delle divinità esterne, come quella della Marcescenza Scarlatta.
In Shadow of Erdtree potrebbe anche essere finalmente confermata una famosa teoria secondo cui lo stesso Miquella sarebbe St. Trina, una misteriosa figura legata ai sogni descritta a volte come una giovane fanciulla, altre volte come un bambino. Nel gioco troviamo diversi oggetti di questo enigmatico personaggio, tra cui le uniche armi del gioco che siano in grado infliggere lo status Sonno.
Si è poi scoperto che un contenuto tagliato di Elden Ring ruotava proprio intorno a St. Trina e alla possibilità di entrare nei sogni di alcuni personaggi importanti del gioco. Forse un indizio su come si potrà accedere all’espansione – magari ambientata nel mondo dei sogni generato da Miquella, ancora dormiente, dove potremo rivivere alcuni eventi del passato precedenti al nostro risveglio come Senzaluce. Un possibile espediente che risulterebbe simile a quello usato in alcuni DLC di altri titoli di FromSoftware.
L’ultima volta che abbiamo visto Miquella nel gioco, questi era nel suo bozzolo, ancora assopito, dopo essere stato sradicato dal suo albero sacro da Mogh il Signore del Sangue, suo fratellastro, da sempre invaghito di lui e desideroso di farlo ascendere a divinità per governare al suo fianco come re consorte.
Dopo la sconfitta di Mogh, dal bozzolo abbiamo visto uscire solo un’enorme mano, il che lascia presagire che il sangue maledetto del Presagio (con cui Miquella era stato nutrito e che Mogh aveva ottenuto da un’altra divinità esterna, la Madre Senza Forma) abbia sortito degli effetti poco felici, anche se sembra sia riuscito a fare crescere il dio bambino.
Quello che non sappiamo è che forma avrà questi quando si risveglierà e se l’aspetto di fanciullo innocente ed etereo sarà sostituito da una figura orrorifica, come è già successo ad altri semidei prima di lui. Ci toccherà dunque attendere l’uscita di Shadow of Erdtree per far luce su questo grande mistero legato al personaggio.
2. Godwyn
Sappiamo già di come l’anima di Godwyn fosse stata distrutta durante la famosa Notte dei Neri Coltelli per via della Runa della Morte, ma, dopo essere stato seppellito alla base delle radici dell’Albero Madre, il suo corpo senz’anima continuò a vivere in uno stato di non morte, mutando in una maniera irriconoscibile.
Oltre a mutare terribilmente, il corpo generò anche il flagello delle Radici Mortali, una maledizione che creò “coloro che vivono nella morte”, una sorta di non morti non più in grado di tornare alle radici dell’Albero Madre dopo il loro decesso. Dunque Godwyn è anche stato nominato il Principe della Morte, proprio per essere stato il primo dei semidei a morire.
Se si guarda attentamente, nell’immagine di Shadow of the Erdtree l’albero in stato di decadimento che si vede sullo sfondo è circondato da una massa nera che ricorda molto gli sciami di mosche visti nel luogo in cui si trovava il corpo di Godwyn, mentre il colore scuro dell’albero è simile a quello delle Radici Mortali.
Sappiamo che Miquella era molto legato al suo fratellastro e che aveva tentato di curarlo dalla sua condizione – seppur senza riuscirci, come testimoniano alcuni oggetti e dialoghi presenti nel gioco. È dunque molto probabile che nell'espansione potremo affrontare una versione di Godwyn, forse come reminiscenza di quando era ancora vivo nel mondo dei sogni, o magari direttamente nella sua forma mutata mostruosamente.
Un tempo Godwyn doveva essere molto potente, dato che in passato era riuscito a sconfiggere diversi draghi antichi durante la guerra contro di loro, ma soprattutto ne era poi diventato amico, imparando anche le loro magie. Nel gioco, infatti, a guardia della sua coscienza troviamo il drago antico Fortissax, suo grande amico, che aveva cercato di curare il dio soccombendo però alla corruzione. Resta dunque la curiosità di scoprire in che modo ci troveremmo ad affrontarlo.
3. Il maestro di Malenia
Questa figura è accennata soltanto nella descrizione di alcuni oggetti in Elden Ring, ma basta poco per intuirne l’incredibile potenza. Questo misterioso personaggio era uno spadaccino cieco dalle vesti blu, che aveva come arma la Flowing Curved Sword, una spada curva ricevuta, secondo la leggenda, da una fata e che nel gioco è possibile recuperare nella zona innevata prima di Elphael.
Le tecniche di questo spadaccino erano come una danza, legate a movimenti che ricordano lo scorrere dell’acqua. La sua impresa più famosa è quella in cui da solo riuscì a sigillare l’antica divinità della Marcescenza Scarlatta in un luogo nei meandri dell’Interregno – luogo che poi si scoprirà essere sottoterra, nella zona chiamata Lago della Marcescenza Scarlatta.
Lo spadaccino prese poi come allieva Malenia, sofferente per via della maledizione legata alla divinità della Marcescenza, dandole la forza mentale per resistere e donandole anche le ali, che resero la dea una delle guerriere più potenti del mondo di Elden Ring.
Uno spadaccino in grado di sigillare una divinità e trasformare Malenia in una delle guerriere più forti mai esistite è sicuramente papabile come uno dei futuri boss del gioco. Non sappiamo se Malenia lo abbia mai superato in forza, ma sicuramente le capacità di questo combattente potrebbero essere anche superiori a quelle dell’allieva.
D’altronde è palese come la tecnica chiamata Waterfowl Dance – la mossa più temibile di Malenia, che ha fatto morire innumerevoli volte milioni di giocatori per via del suo timing di schivata estremamente complesso – le sia stata insegnata proprio da questo personaggio. Dobbiamo dunque pregare che, come boss, il maestro non sia davvero superiore alla sua allieva, altrimenti stavolta ci sarà davvero da piangere per la difficoltà.
4. Generale Radahn
Il possente generale Radahn è già stato affrontato in Elden Ring, in un’epica battaglia, ma il nemico contro cui si è combattuto è solo l’ombra di ciò che era un tempo, poiché ormai impazzito per colpa della Marcescenza Scarlatta inflitta da Malenia. Come confermato dal suo generale prima della battaglia, la forma di Radahn vista nel gioco è pura violenza, una creatura che si scaglia contro ogni cosa che si muove ma, nonostante questo, il semidio risulta ancora in grado di tenere immobili le stelle e non far del male al suo amato cavallo.
Tramite il trucco dei sogni o di un ipotetico viaggio nel tempo (come già avvenuto in altri titoli di FromSoftware), sarebbe bello che fosse possibile affrontare Radahn al suo apice: la sua potenza non avrebbe nulla da invidiare a quella di Malenia, grazie al suo intelletto e alla potenza delle sue magie di gravità, accompagnate dalla sua forza bruta.
D’altronde, secondo la storia, nonostante la sua pazzia e debilitazione, Radahn aveva tenuto testa a innumerevoli guerrieri tra i più forti dell’Interregno, prima di soccombere per mano del nostro personaggio; immaginiamo dunque quanto potesse essere potente nel pieno delle sue forze!
5. La Regina dall’Occhio Tetro
Altra figura di Elden Ring (che se non avete ancora giocato potete trovarlo su Amazon) avvolta nel mistero, ma al contempo estremamente affascinante. Secondo le descrizioni offerte nel gioco, anche la Regina dall’Occhio Tetro era un’Empirea, dotata del potere della runa della Morte Fatidica e a capo degli Apostoli Sacriderma.
La sua arma era una spada in grado di generare le fiamme nere, capaci di uccidere le divinità. Fu poi sconfitta da Maliketh, che le rubò la runa della Morte Fatidica, ma non è mai stato detto esplicitamente che in quel combattimento lei fosse morta.
Secondo alcune teorie, la Regina dall’Occhio Tetro è Melina: l’indizio principale sarebbe fornito dal finale della Fiamma della Frenesia, in cui la fanciulla che ci ha sempre accompagnato apre il suo occhio sinistro, fino a quel momento rimasto chiuso, mostrando un bagliore oscuro nella sua pupilla e promettendo al personaggio del giocatore, ormai preda della frenesia, la sua morte fatidica.
Non è ancora chiaro se Melina sia veramente la Regina dall’Occhio Tetro, ma è probabile che possa esserle strettamente legata, dati i vari indizi che in effetti la collegano a questa figura avvolta nel mistero. Possiamo solo sperare che questo enigma venga risolto nell’espansione.
6. Il dio dei draghi
Un altro grande mistero di Elden Ring è rappresentato da Farum Azula, la città in frantumi, che sembra al di fuori dello scorrere del tempo. Secondo alcuni indizi, come lo strano simbolo che ricorda l’Elden Ring (ma molto più complesso nella forma) ed è visibile nell’arena in cui si affronta Malekith, questa città doveva essere una volta la capitale di un regno preesistente a quello dell’Ordine Aureo.
La presenza del signore dei draghi Placidusax, boss segreto che sembra avere qualcosa a che fare con il potere del tempo, sarebbe un’ulteriore conferma di quest’ipotesi. La reminiscenza di Placidusax infatti narra di come il drago un tempo, nell’epoca antecedente l’ascesa dell’Albero Madre, fosse considerato un Elden Lord.
Probabilmente sconfitto nella battaglia contro le forze dell’Ordine Aureo, viste le sue ferite e la mancanza di tre teste sulle cinque totali (come si evince dal medaglione che lo raffigura al pieno della forza), veniamo a sapere, grazie alla descrizione della sua reminiscenza, che Placidusax è in attesa del suo dio, da cui è stato da lungo tempo abbandonato.
Questa divinità potrebbe avere a che fare con il tempo, come suggerisce il potere che avvolge Farum Azula facendola collassare con estrema lentezza, e potrebbe avere una forma draconica, dato che era la divinità venerata dai draghi antichi.
Elden Ring è un gioco pieno di draghi da affrontare e anche in molti DLC dei vari Dark Souls queste creature hanno sempre avuto un importante ruolo come boss; ci sembrerebbe dunque strano che in Shadow of the Erdtree non ci sia nemmeno una boss fight con un drago, e chissà che non sia proprio la loro divinità a sfidarci.
7. Gli dèi esterni e le loro incarnazioni
Non esiste gioco di FromSoftware in cui non si affrontino figure divine e, dopo lo sterminio di semidei e dèi visto in Elden Ring, ci sembra impossibile che nella futura espansione non sia presente qualche altra divinità esterna da combattere. Da quanto sappiamo della storia dell’Interregno, sembra che moltissime di queste forze divine venute dall’esterno siano presenti e combattano per ottenere il controllo della regione.
In passato la Volontà Superiore vinse sulle altre divinità, che però continuarono a esistere e a influenzare il mondo: basti pensare alle Tre Dita, alla divinità della Marcescenza Scarlatta o alla Madre Senza Forma.
Nel gioco le Tre Dita hanno avuto un ruolo importante, ma questo potrebbe essere maggiormente approfondito e non sarebbe strano, nell'espansione, affrontare l’equivalente della Bestia Ancestrale, incarnazione però della folle volontà che guida le Tre Dita. Ci sarebbe poi anche la divinità legata alla morte e che secondo alcune informazioni trovate nel gioco sarebbe a capo dei terrificanti Deathbird, dei boss ricorrenti nella mappa del gioco.
A queste si possono aggiungere anche le misteriose creature venute dalle stelle, come Astel e gli altri esseri non appartenenti all’Interregno. Se Astel è stato definito come una stella malformata, è possibile che nel cosmo esistano esseri ancora più potenti di lui, che potrebbero cadere nuovamente nel mondo, soprattutto ora che Radahn non può più bloccarli con la sua magia di gravità. Ad ogni modo ci aspettiamo sicuramente qualche nuovo boss di livello divino anche in questa espansione.
Senza nessuna data di uscita prevista e con ancora molti dettagli da scoprire, non vediamo l’ora di mettere le mani su Shadow of the Erdtree e di vedere quanti nuovi boss dovremo affrontare – e, soprattutto, quanti misteri insoluti troveranno una spiegazione.
Chissà quanti degli ipotetici boss da noi elencati saranno davvero presenti nell’espansione; nel frattempo fateci sapere quali sono quelli che vorreste vedere voi.