Spartacus, l'erede di PS Plus e Now, potrebbe risolvere la questione retrocompatibilità di PlayStation

Le anticipazioni di Bloomberg su Spartacus, erede di PlayStation Plus, ci suggeriscono che c'è futuro per i classici di PlayStation, che sarebbero inclusi nel tier 3 dell'abbonamento. Sarà la svolta per una retrocompatibilità che ad oggi rende difficile rigiocare i grandi classici delle vecchie generazioni?

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

È dello scorso venerdì il report di Bloomberg, di cui vi abbiamo riferito tutti i dettagli, secondo il quale per il futuro Sony sta preparando – con arrivo in primavera – un servizio in abbonamento che possa ereditare le attenzioni di PlayStation Plus e che mandi in pensione le confusioni generate dalla coesistenza di quest'ultimo con PlayStation Now.

Se il report ha sottolineato come il servizio in questione, che per ora ha nome in codice Spartacus, non sia inteso per lanciare in abbonamento le esclusive Sony come accade su Xbox Game Pass con quelle Microsoft, c'è un aspetto molto interessante che è passato quasi sotto traccia: la possibilità che rispolveri finalmente i grandi classici del mondo PlayStation.

Sappiamo, infatti, che rispetto a Xbox che è del tutto retrocompatibile con le librerie delle precedenti generazioni, PlayStation è più rigida: PS5 è retrocompatibile con PS4, ma da lì a ritroso le cose si fanno più difficili. Ci sono giochi che si possono recuperare su PlayStation Now, altri su PlayStation Store che erano eseguibili su PS3 e, in sintesi, il modo migliore per giocare i grandi classici delle quattro precedenti gen di PlayStation sarebbe, ad oggi, avere ancora quelle console PlayStation.

Se l'indiscrezione di Jason Schreier venisse confermata (e siamo ancora in attesa che una delle sue anticipazioni non si concretizzi, ndr), significherebbe che il tier 3 dell'abbonamento darebbe anche l'accesso alla retrocompatibilità di una serie di titoli che verrebbero inclusi nel pacchetto – un po' come succede su Nintendo Switch Online.

Si tratta dell'idea che abbiamo visto venire esplorata nella PlayStation Plus Collection su PS5, dedicata alla retrocompatibilità del solo "meglio di PS4", anche se senza costi aggiuntivi rispetto all'abbonamento base.

In questo caso, Bloomberg sottolineava che la libreria comprenderebbe giochi da PS1, PS2, PS3 e PSP, nello specifico:

«Il terzo tier aggiungerebbe delle demo estese, lo streaming dei videogiochi e una libreria di classici da PlayStation, PlayStation 2, PlayStation 3 e PSP».

Si tratterebbe, quindi, di un'idea onnicomprensiva, che permetterebbe con il proprio abbonamento di recuperare comodamente i classici da tre generazioni altrimenti difficili da rimediare – e anche alcune chicche uscite su PSP, ancora più complicate se consideriamo che anche chi ha ancora la console magari è andato incontro a problemi di batteria (come la sottoscritta) e non riesce più a tenerla accesa in nessun modo.

Vedremo quindi se Spartacus, oltre a dare una nuova direzione ai per ora confusi servizi in abbonamento di PlayStation, potrebbe essere anche la chiave di volta per la conservazione dei suoi classici d'annata – che sarebbero così accessibili on demand, inclusi nell'abbonamento.

Proprio lo scorso venerdì, poche ore prima del report, avevamo discusso delle difficoltà di PlayStation Plus: nato come servizio per il multiplayer online, è passato con il tempo dai giochi gratis che facevano abbonare le persone perché lo volevano, a uno che le persone fanno perché devono, pena non poter giocare in compagnia ai titoli multiplayer. Com'è successo e perché?

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