Sony si sta preparando ad acquisizioni e investimenti in nuovi studi, come trapelato in un’offerta di lavoro pubblicata su LinkedIn.
Il gigante giapponese è alla ricerca di un senior manager che si occupi dello sviluppo corporate e pù precisamente delle “M&A”, ovvero di fusioni e acquisizioni.
L’offerta di lavoro è piuttosto esplicita e spiega come il team manageriale di SIE sia stato incaricato di “identificare opportunità di crescita inorganica attraverso acquisizioni, investimenti e joint venture”.
L’intento della nuova figura sarà di “sviluppare ricerche di mercato attraverso relazioni interne ed esterne per identificare M&A attraenti ed opportunità di investimenti”.
L’impressione è che, similmente a Microsoft, si stia cercando di pescare tra validi partner della scena indipendente e AA per stanziare fondi e dare conoscenze tali da permettere loro di crescere sotto i SIE Worldwide Studios.
La concorrenza
Sembra quindi che Sony non si sia adagiata sugli allori e anzi voglia mettere a frutto il tesoretto sviluppato con le quasi 90 milioni di PS4 vendute in questa generazione.
D’altro canto, la concorrenza ha alzato notevolmente l’asticella rispetto alla gen corrente, vinta quasi senza particolari sforzi grazie al suicidio commerciale della ‘prima’ Xbox One e di Wii U, che ha rallentato e di parecchio l’ingresso nell’era moderna di Nintendo.
Con Switch sulla cresta dell’onda e i numerosi investimenti di Microsoft, che ha esteso a 15 team di sviluppo i suoi Studios in appena sei mesi, è più che naturale che ci sia una reazione da parte di PlayStation.
Tra questi nomi importanti come Obsidian, inXile, Ninja Theory – che appena pochi mesi prima aveva lanciato Hellblade in esclusiva console per PlayStation 4 -, e si vocifera persino di uno studio in passato in orbita Sony.
La sfida per il futuro a medio termine si presenta quindi come piuttosto ostica, al di là del fatto che alcuni titoli di grosso richiamo come The Last of Us Part II, Death Stranding e Ghost of Tsushima possano essere cross-gen.
Lo stato dei first-party Sony
Al momento contiamo 13 studi attivi all’interno di Sony Interactive Entertainment, tra cui alcuni ai massimi livelli di qualità come Naughty Dog, Santa Monica Studio, Sucker Punch, Japan Studio e Guerrilla Games.
XDEV Europe, San Mateo Studio e lo stesso Japan Studio hanno un forte ruolo di supporto e affiancamento ad altri team più giovani (com’è stato con Astro Bot per Asobo) o meno esperti (com’è stato con From Software nel campo VR per Déraciné).
Altri hanno avuto un percorso tortuoso in questa generazione e stanno sgomitando per recuperare una posizione di spessore, come Media Molecule con Dreams e Bend Studio con Days Gone, mentre altri (San Diego Studio, di MLB Show, e London Studio) lavorano ‘nell’ombra’ rispetto ai più quotati ma fanno il loro.
Polyphony Digital ha lanciato Gran Turismo Sport dopo numerose tribolazioni ed è attesa al varco della next-gen con un nuovo capitolo, mentre c’è curiosità intorno a PixelOpus per Concrete Genie.
Partnership storiche come quella con Quantic Dream non sembrano destinate a terminare presto, mentre quella con Insomniac Games, un po’ sbiadita ad inizio gen con Sunset Overdrive “venduto” a Xbox, si è rinsaldata con il recente Spider-Man.
Non è da escludere che ci sia un’idea di portarli sotto l’ombrello dei Worldwide Studios come ha fatto Microsoft con realtà storicamente vicine come Undead Labs e Playground Games.
Lato hardware e servizi, aspetto cui Sony sta lavorando dietro le quinte facendo slittare anche prestigiosi appuntamenti pubblici, è attesa una presentazione di PlayStation 5 tra seconda metà del 2019 e 2020, e un investimento superiore su PlayStation Now in risposta a Xbox Game Pass (in Nord America permette già, da un paio di mesi, di effettuare download).
Insomma, nonostante qualcuno già punti su Xbox per la vittoria della prossima ‘console war’, pare proprio che la partita sarà più combattuta del previsto, con tutti i vantaggi possibili e immaginabili per i giocatori.
Via Linkedin