Immagine di Sifu è incarnazione di difficoltà elitaria e perfetta maestria | Recensione
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Sifu è incarnazione di difficoltà elitaria e perfetta maestria | Recensione

Sifu vi farà sudare le proverbiali sette camicie, ma saprà darvi anche grandi soddisfazioni. Ve lo raccontiamo nella nostra recensione.

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Informazioni sul prodotto

Immagine di Sifu
Sifu
  • Sviluppatore: Sloclap
  • Produttore: Sloclap
  • Piattaforme: PC , PS4 , SWITCH , PS5
  • Generi: Azione
  • Data di uscita: 8 febbraio 2022 - 8 novembre 2022 (Switch)

Durante le prime ore di Sekiro tutti i giocatori avevano sbattuto contro il muro di una difficoltà elitaria e senza sconti. Sebbene con le dovute differenze e proporzioni, e pur considerando la diversità del genere, è esattamente ciò che succederà con Sifu (ecco la nostra precedente prova in anteprima).

Il nostro primo contatto col gioco non aveva minimamente dato la sensazione che fosse un gioco dannatamente difficile e per pochi, e dopo aver provato a fondo la versione finale ci siamo francamente ritrovati tra le mani un'opera ben diversa da quanto ci saremmo inizialmente aspettati.

Questo non è affatto un male, sia chiaro, ma deve servire da monito a tutti quei giocatori che si sono dovuti tirare indietro davanti a imprese che sono risultate titaniche, invalicabili, costringendoli infine ad abbandonare il gioco o addirittura a rivenderlo. Sifu non ha nessuna intenzione di scherzare o di venirvi incontro, e per portarlo a termine dovrete essere pressoché perfetti, sbagliando il meno possibile.

Sifu, la storia

Il picchiaduro a scorrimento di Sloclap inizia subito mettendovi nei panni di un artista marziale dai capelli lunghi e corvini, determinato a farsi strada con la violenza fino ad arrivare davanti a un uomo in avanti con l'età che lo stava attendendo al varco. La lotta senza esclusione di colpi culmina con l'assassinio di quest'ultimo, lasciando intendere la presenza di antichi dissidi a cui si doveva in qualche modo porre definitivamente rimedio.

Dopo aver assistito alla morte dell'anziano, scopriamo che un bambino ha testimoniato suo malgrado alla morte di colui che era suo padre, e che il losco figuro non era altri che un criminale. Quel bambino sarà impersonato proprio da voi, ma solo nel momento in cui compirà vent'anni. Sin dall'infanzia lo vedrete rapidamente dedito a intraprendere un percorso di totale abnegazione, immani sacrifici e incrollabile determinazione, così da diventare un maestro di arti marziali in grado di fronteggiare l'uomo che ha rubato la vita di suo padre e far fuori tutta la sua cricca di tirapiedi.

Quella di Sifu è in sostanza la tipica storia di vendetta e redenzione, e da questo punto di vista Sloclap avrebbe potuto senz'altro fare qualcosa in più per animare la trama o tessere dei rapporti più intricati tra protagonista e comprimari. Oltretutto, sarebbe stato gradito anche l'inserimento di una maggiore introspezione psicologica, anziché basarsi unicamente sul semplice schema causa-effetto che muove le fila della narrazione.

Al di là di questo, è chiaro che il vero focus di Sifu sia totalmente su ben altri fronti, e nonostante il racconto pecchi un po' di eccessiva semplicità, i sistemi di gioco e di progressione risultano essere con pochissime sbavature. Come avevamo già visto, la caratteristica di Sifu che più aveva incuriosito era l'avanzamento dell'età del protagonista, che da giovane energico e un po' sprovveduto poteva effettivamente invecchiare fino a morire per cause naturali.

Ci siamo posti a tal proposito la più logica delle domande: cosa succede se si arriva fino a quel punto? Ebbene, sappiate che quello sarà il momento del vero game over, ma potrete ricominciare comunque dall'ultimo livello raggiunto alla minore delle età a cui avete avuto accesso. E vi possiamo assicurare che arrivare giovani ai livelli più avanzati, in Sifu, fa davvero tutta la differenza, perché a ogni fallimento il vostro contatore salirà in maniera impietosa. Dovrete dunque fare gli stessi livelli parecchie volte per battere i vostri stessi record ed essere il più possibile in salute per fronteggiare al meglio le prossime minacce.

Il protagonista reca con sé un misterioso ciondolo che gli dà la possibilità di resuscitare tutte le volte a ogni morte, ma questo significherà invecchiare rapidamente. Dopo ogni dipartita, il ciondolo aggiornerà il suo "contatore di morti". Così, tutte le volte che si tornerà in vita, all'età corrente si aggiungerà il numero di fallimenti subiti. Man mano che aumenteranno gli anni, il ciondolo perderà gradualmente il suo potere. Quando di anni non ne resteranno più, non si potrà più tornare in vita e si morirà di vecchiaia.

Avete 30 anni e morirete una volta? Al prossimo tentativo ne avrete trentuno. Avrete 31 anni e morirete due volte? Al prossimo giro avrete 33 anni. Siete incappati in un'altra morte ancora? La vostra età sarà dunque di 36 anni. Sommate adesso diverse morti di fila e vi renderete conto di quanto rapidamente sarete arrivati con un piede nella fossa. Sebbene il sistema di penalità non sia per nulla indulgente e anzi punisca con maggiore severità proprio chi continua a sbagliare, esiste comunque un modo per azzerare il computo totale di morti.

Nel corso dei livelli potrete imbattervi in delle piccole statue di drago che vi daranno la chance di avere un buff a scelta tra quelli difensivi, quello legato a una maggiore salute, a una più rapida capacità di recupero dai colpi subiti e diversi altri che vi lasciamo il piacere di scoprire. L'ultimo, che è anche il più caro in termini di punti esperienza da spendere, è proprio legato all'azzeramento delle morti, ma non sarà così semplice ottenere i punti richiesti, soprattutto perché vi serviranno per sbloccare nuove mosse e abilità di cruciale importanza.

Gameplay

In seguito a un game over (o alla resa) si potrà scegliere da quale livello ricominciare tra quelli già sbloccati. Le abilità e i potenziamenti acquisiti durante le partite precedenti andranno persi, ma tutti gli oggetti e le informazioni della bacheca delle investigazioni, così come le abilità sbloccate in modo permanente, saranno ancora disponibili. Le skill diventeranno permanenti solo dopo averle acquistate per ben cinque volte durante la medesima sessione. Così facendo, in Sifu si viene a creare un sistema di progressione dove il giocatore riesce a usufruire, pur essendo morto, di alcune mosse supplementari che lo aiuteranno durante i combattimenti.

Diventa pertanto fondamentale acquisire punti esperienza sconfiggendo i nemici, così da acquistare abilità per la partita corrente e per quelle successive. Senza di esse la difficoltà sarà ancora più elevata, perché vi mancheranno di fatto alcuni fondamentali di attacco e difesa che faranno nettamente la differenza contro gli avversari più ostici. Inoltre, in tal caso sarete sprovvisti anche dei più prorompenti attacchi focus, che sono delle potenti mosse speciali da eseguire al rallentatore e che stordiscono persino gli avversari dalle difese più granitiche. Ma come funziona di fatto il sistema di combattimento di Sifu?

La struttura (che è l'equivalente della postura in Sekiro) rappresenta l'abilità di difesa e combattimento; verrà intaccata tutte le volte che il protagonista subirà un colpo. Incassarne troppi causerà la rottura della guardia e vi renderà dunque vulnerabili agli attacchi per un breve lasso di tempo. Deviarli o pararli farà in modo che ciò non avvenga; inoltre, evitare gli attacchi rigenererà una piccola quantità di struttura. Lo stesso vale naturalmente per i nemici, e solo dopo che aprirete una breccia tra le loro difese potrete infine metterli al tappeto.

Alcuni attacchi non possono essere bloccati: bisognerà deviarli o evitarli del tutto tramite schivata. I colpi imparabili sono opportunamente segnalati a schermo da un bagliore rossastro associato all'arto del nemico, così da darvi un segnale visivo di avviso per concedervi il tempo di eseguire una mossa evasiva. Alcuni attacchi possono invece essere puniti effettuando una corretta difesa fatta di deviazioni e schivate. Quando questo accade, dovrete premere i due tasti che appariranno su schermo al duplice fine di sbarazzarvi del nemico e riacquisire una piccola quantità di salute.

Deviare un attacco significa lasciare l'avversario alla vostra mercé, vulnerabile a contrattacchi o proiezioni; scansarsi causa invece un rallentamento del colpo nemico, che in quel preciso frangente resta sguarnito di ogni difesa. Un avversario che invece viene stordito ripetutamente può cadere in uno stato di confusione tale da non consentirgli la difesa per diversi secondi. Se invece ripulirete una stanza senza morire avrete uno sconto di una morte in meno sul vostro contatore, e lo stesso capiterà se farete fuori con successo un pericoloso avversario intermedio.

Sifu vi richiederà grande e continua mobilità, assoluta precisione, capacità di valutare al meglio le situazioni e un grado di abilità decisamente al di sopra della media. Se considerate poi che oltre al corpo libero dovrete maneggiare armi bianche ed evitare i colpi nemici, con tanto di schivate alte, basse e laterali, ecco che il gioco di Sloclap si trasforma in un titolo dalla difficoltà elitaria, che taglierà inevitabilmente fuori tutti i giocatori poco pazienti, poco abili o semplicemente non inclini a prendere il gioco come una vera e propria sfida personale.

Ed è in fondo questa la filosofia di Sifu, che come un mantra spirituale si riverbera nel corpo e nella mente, richiedendo massima attenzione, concentrazione e propensione ad avere la meglio sempre e comunque. Vi colpirà nell'orgoglio senza essere mai scorretto con voi, alzando in modo importante l'asticella della difficoltà nel genere di appartenenza; e speriamo che gli sviluppatori non la abbassino mai con future patch, poiché lederebbero proprio ciò che sta alla base di Sifu, che si pone orgogliosamente lontano dal pubblico casual.

Va comunque fatto un miglior bilanciamento e andrebbe inserito un tutorial più completo, che vi insegni a combattere anche contro nemici armati. Così com'è, risulta pressoché inutile e dovrete essere bravi a imparare dai vostri errori tutte le volte che sarete davanti a uno scoglio, ossia durante le complicatissime boss fight. L'unica vera piccola pecca che abbiamo notato nel sistema di combattimento è qualche incertezza durante le transizioni tra un'animazione e l'altra, ma una volta presa l'abitudine vi renderete conto che non andranno mai a intaccare davvero la riuscita delle vostre azioni.

Tecnicamente Sifu fa uso di un cel shading non troppo marcato, piuttosto gradevole e capace di rendere caratteristica l'opera, che non si fregia di un comparto grafico di prim'ordine ma garantisce un frame rate sempre stabile e privo di singulti. Lo abbiamo provato unicamente su PS5 e non esistono opzioni video né tantomeno un supporto ai grilletti del Dualsense. Il feedback aptico è invece molto timido, quasi insignificante, e manca infine il supporto per l'audio 3D delle cuffie Pulse.

Versione recensita: PS5

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Voto Recensione di Sifu - Recensione


7.7

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Sistema di combattimento preciso, molto tecnico e di alto livello

  • La progressione legata ad abilità che diventano permanenti è un'intelligente strizzata d'occhio ai roguelite

  • Dannatamente difficile e molto, molto impegnativo

Contro

  • Si tratta di un prodotto solo per giocatori hardcore: tutti gli altri cadranno in preda alla frustrazione

  • Premessa di gioco scontata e un po' banale

Commento

Sifu ci ha sorpreso sul serio e ha totalmente cambiato le carte in tavola rispetto alla nostra precedente prova: si è rivelato un gioco dalla difficoltà elevatissima e adatto solo ai veri giocatori hardcore, un'opera intransigente che non ha nessuna intenzione di ammorbidirsi per ruffianeria, che sa esattamente come rendere concreto il suo concept di base. Sifu è un gran bel picchiaduro a scorrimento: armonioso, molto credibile, ricco di combo e movenze, contromosse e di tutto ciò che il genere aveva assoluto bisogno. Ma attenzione, vi avvisiamo ancora una volta: è di una difficoltà estrema e non guarda in faccia davvero nessuno (e chissà se dopo questa recensione arriveranno degli ammorbidimenti che gli cambieranno i connotati)
***

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