Roller Champions | Provato - Un nuovo sport videoludico
Roller Champions fa il suo ingresso in un mercato affollatissimo e pieno di concorrenti agguerriti, ma lo fa con idee finalmente nuove.
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a cura di Valentino Cinefra
Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Ubisoft Montreal
- Produttore: Ubisoft
- Distributore: Ubisoft
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , PS5
- Generi: Sportivo
- Data di uscita: 25 maggio 2022
Un prodotto come Roller Champions, nuovo free to play sportivo di Ubisoft che esordirà in closed beta dal 17 febbraio su PC, PS4 ed Xbox One, arriva in un momento storico dove ci vuole polso per emergere nel settore delle piattaforme videoludiche. Il segmento è affollato, ed oltretutto popolato da alcuni pesi massimi che sono sensibilmente difficili da scansare per trovare un proprio posto. Se dovessimo identificare due tra le maggiori influenze videoludiche, per quanto riguarda i game as a service, sarebbero sicuramente Rocket League e Fornite.
Il primo per il concept ludico alla base, ovvero quello di un videogioco con un gameplay semplice da apprendere, ma che abbia quel livello di stratificazione nelle meccaniche per garantire prestazioni più competitive e, di conseguenza, una scena eSport o almeno una certa sostanza per poter sostenere la vita nel multiplayer online. Il secondo, per l’estetica ed il modello commerciale, ormai adottato da praticamente qualsiasi altro videogioco free to play, con contenuti estetici a pagamento ed un battle pass opzionale, sempre a pagamento.
Roller Champions si innesta in quel mercato e prende spunto esattamente da questi due prodotti. Lo si nota in primis dall’estetica che, sebbene non si possa definire totalmente derivativa, è chiaro che vada a richiamare quei personaggi in stile cartoon che si sono imposti con il battle royale di Epic Games e che abbiamo visto spesso riproposti in vari stili, come nel recente Destruction All-Stars per esempio.
Ma non è giusto considerare Roller Champions come un clone – anzi, sarebbe del tutto scorretto, perché per quanto riguarda il gameplay, a differenza dell’estetica, ci sono delle considerazioni molto interessanti da fare.
Cos’è Roller Champions, e come funziona?
Partiamo dalle basi, un bello spiegone su cos’è Roller Champions. Uno sport, letteralmente, in un contesto dove i champions in questione sono dei pattinatori famosi come delle celebrità. Non ci sono i campioni però, non siamo di fronte ad un hero shooter come tanti, perché alla base di tutti i discorsi fatti nel gameplay conta l’abilità.
In Roller Champions si sfidano due squadre da tre giocatori in un’arena ellittica che ricorda un velodromo. L’obiettivo è di totalizzare cinque punti infilando una palla all’interno di un bersaglio. I pattini a rotelle si fondono con il ciclismo, il basket, la pallamano, il calcio e un po’ di rugby: per quanto strano possa sembrare è esattamente così.
Il gameplay presenta dei tecnicismi molto interessanti, a partire dal modo in cui si può fare goal (usiamo questo termine per comodità). Non si può, infatti, prendere la palla e tirare in qualsiasi momento, ma devono essere prima completati una serie di checkpoint, dei giri, prima che il bersaglio si apra e si possa tentare il tiro. E non solo, perché inanellando i checkpoint passandoci sopra è possibile accumulare dei punti che renderanno più efficace il tiro, aumentandone il valore in punti in modo esponenziale: quattro checkpoint per un punto, otto per due punti e dodici per quattro punti.
Ma, nel caso gli avversari riescano a prendere il controllo della palla, tutti i checkpoint accumulati sono persi. Capite che, dovendo arrivare a cinque punti per poter vincere, questo rende le partite incredibilmente veloci quanto combattute allo stesso tempo. Un’idea brillante, che rappresenta effettivamente una novità e un’alternativa reale al classico funzionamento della dinamica da sport classico.
Il tecnicismo che non ti aspetti
E non è finita qui. C’è la possibilità di passare la palla, che da sola contribuisce a collezionare un checkpoint anche senza trasportarla direttamente, per esempio. In questo caso, sebbene l’idea sia funzionale, il sistema di passaggi è probabilmente da rivedere. Se da vicino sono precisi, già dalla media distanza diventano completamente impossibili da prevedere per traiettoria e rimbalzo della palla, il che li rende spesso inefficaci e controproducenti.
L’idea dei checkpoint da attraversare si sposa con il fatto che il giro da compiere nell’arena non è unilaterale. Questo significa che si possono fare finte organizzandosi con la squadra, ideare strategie sempre varie e, in difesa, essere ancora più imprevedibili se si riescono a prevedere le mosse degli avversari.
C’è molto potenziale a livello tecnico in Roller Champions, anche grazie ad alcune trovate come la possibilità di prendere per mano un alleato per poi lanciarlo in avanti ad una velocità superiore, oppure creare addirittura un salto coordinato difficile da eseguire ma molto efficace. Lo stesso movimento non è totalmente arcade, ma richiama un po’ le dinamiche dei videogiochi di skate, se vogliamo.
Oltre ai passaggi, però, una stortura che abbiamo rilevato riguarda il sistema di difesa e schivate. Sulla carta funziona tutto bene, perché ci sono tackle e schivate e banalmente la possibilità di saltare, ma le collisioni non sono pulitissime e spesso tradiscono quelle che sono le aspettative di calcolo nel movimento. Trovare il tempismo per schivare è difficile proprio per questo motivo, e quando ci si riesce la sensazione è di essere stati più fortunati che altro.
In generale nelle nostre poche partite, va detto, abbiamo notato una certa discrepanza tra attacco e difesa. È molto difficile tenere la palla più che rubarla, il che sarebbe un bene e dovrebbe spingere alla collaborazione, ai passaggi ed al gioco di squadra. Capita, però, purtroppo per i motivi sbagliati, ovvero la fatica nel prevedere quando e come un tackle avversario potrebbe arrivare effettivamente addosso.
La strada per la vittoria
Una volta creato il proprio avatar, che può essere abbigliato chiaramente con tanti elementi estetici da sbloccare con la progressione, Roller Champions si presenta come la classica piattaforma online che abbiamo visto negli ultimi anni. Si può creare una squadra da tre oppure tuffarsi nel matchmaking, tra la partita classica oppure Hot Potato, dove non bisogna tenere la palla per più di tanto prima che scoppi.
Interessante l’idea di creare un hub sociale dove collegarsi con i propri amici, al di là della competizione sfrenata, e giocare letteralmente per il gusto di farlo in uno skatepark. Ogni tanto ci sono delle attività che compariranno casualmente come dei bersagli sparsi, obiettivi da raggiungere facendo acrobazie e così via, ma sono tutti votati al gioco in tranquillità.
Nonostante possa sembrare l’ennesima piattaforma online clone, il feeling che abbiamo avuto da Roller Champions è quello di un titolo sportivo. Al di là dell’aspetto tecnico del gameplay, la produzione sembra voler entrare nell’ecosistema di un FIFA più che di un Fortnite – sarà per la presenza della musica su licenza che fa da sottofondo ai menu come nei videogiochi sportivi classici, o per quella che sembra essere una grande attenzione nel fornire un gameplay che vuole essere prima di tutto solido.
Non mancano ovviamente i battle pass, le skin, o le lootbox con gli elementi cosmetici, tutte funzionalità che diamo per scontate e che sono, nel bene e nel male, fondamentali soprattutto per un titolo free to play. La voglia di Ubisoft non sembra però quella di rincorrere Fortnite, obiettivo anche solo impossibile da ipotizzare, ma quella di creare un’alternativa sportiva con quella voglia di sperimentare che, nei migliori e nei peggiori casi e nonostante tutte le vicissitudini recenti, è ancora un elemento portante delle produzioni del publisher transalpino. Attendiamo al varco Roller Champions tra qualche mese, perché la voglia di rimetterci le mani c’è, e in un mercato così affollato di videogiochi online non è affatto poco.
Versione testata: PC
In attesa di Roller Champions potete provare un altro gioco Ubisoft, come Immortals Fenyx Rising!
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Gameplay che finalmente propone qualcosa di nuovo
-
Il feeling del vero gioco sportivo
Contro
-
Sistema di passaggi e bilanciamento attacco/difesa non perfetti
-
Design ed estetica che rischiano di confondersi con tanti altri
Commento
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