Immagine di Road 96 | Recensione - Un viaggio nelle contraddizioni delle nostre democrazie
Recensione

Road 96 | Recensione - Un viaggio nelle contraddizioni delle nostre democrazie

Abbiamo giocato Road 96, il nuovo titolo dell'autore di Valiant Hearts, ritrovandoci in una storia itinerante dalle tante sfaccettature.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Informazioni sul prodotto

Immagine di Road 96
Road 96
  • Sviluppatore: Digixart
  • Produttore: Digixart
  • Piattaforme: PC , SWITCH
  • Generi: Avventura grafica
  • Data di uscita: 16 agosto 2021

Quando fece il suo debutto Valiant Hearts, il titolo colpì dritto nel cuore gli amanti delle storie videoludiche sia per la sua capacità di tratteggiare i protagonisti al centro degli incubi della Grande Guerra, sia per la sua direzione artistica di grande personalità.

Quando Yoan Fanise decise di mettere in piedi un suo team tutto nuovo, dopo quell'esperienza, gli mise nome di Digixart. Insieme, questi quindici sviluppatori con base in Francia hanno dato i natali a Road 96, che tenta a sua volta di fare breccia tra i videogiocatori amanti dello storytelling.

Ci troviamo nel pieno degli anni Novanta, nel 1996, e lo scopo è uno: raggiungere la Road 96 per cercare di sfuggire alla soffocante distorsione di democrazia che si è impadronita del nostro Paese, dove il fatto che odiare sia gratis ha preso il sopravvento su ogni cosa. Persino sul futuro delle nuove generazioni.

Una storia procedurale

Digixart ha sempre sottolineato una peculiarità del suo Road 96, che è stata uno dei nostri motivi di curiosità: la narrazione procedurale. Il gioco vi mette nei panni di un protagonista generato casualmente, che parte a una distanza altrettanto casuale dal confine che intende raggiungere.

In scenari concatenati in cui vi potete spostare in soggettiva entro spazi molto limitati e molto lineari, vi ritrovate così a dover gestire la barra vitale del vostro alter ego, influenzata dal sonno, dal cibo e dalla sete. Considerando che potreste dovervi spostare anche per duemila chilometri, dovrete dosare le forze e tentare diverse vie. Ed è qui che entra in gioco la proceduralità.

Ogni scena del gioco ha una modalità di ingresso e una modalità di uscita che decidete voi. Significa che, una volta fatto tutto quello che c'era da fare in quell'episodio (approfondiremo poi il concetto di episodio, sì), potrete decidere se andare via a piedi -- consumando molta energia -- provare a chiamare un taxi o prendere un bus, a patto di avere soldi, o provare a fare l'autostop, a patto che qualcuno vi prenda a bordo.

Come decidere di spostarvi influenzerà la prossima possibile scena e il prossimo eventuale incontro, mentre tenterete di arrivare alla Road 96 e quindi alla frontiera con la consapevolezza che anche arrivarci morti, forse, è un'opzione migliore che rimanere qui. Almeno saprete di averci provato.

Narrativa e personaggi itineranti

Nei singoli episodi a cui facevamo cenno, incontrerete, uno per volta, fino a sette personaggi unici su cui si tesse la storia nella storia di Road 96Ognuno di questi protagonisti ha un determinato numero di scene, che si incastreranno nel vostro percorso a seconda delle scelte che compirete.

Sulla scia delle avventure grafiche di Telltale Games, la stragrande maggioranza delle interazioni con il gioco passa per dialoghi a risposta multipla: se la maggior parte delle chiacchiere è innocua e vi permette di scoprire di più sui personaggi che avete di fronte, ci sono altre voci indicate da un'apposita icona che influenzano il mondo di gioco e il possibile epilogo.

Di fronte alle tensioni politiche che scuotono il vostro Paese, insomma, scegliere la sfrontatezza avventurosa, la pace o la violenza può avere effetti diversi.

Le storie dei diversi personaggi hanno effettivamente qualcosa da dire e ce ne sono alcune, anche in virtù dell'eterogeneità di questi protagonisti, che vi spingeranno più di altre a tentare e ritentare il viaggio, per cercare di capire se e come tutti i nodi verranno al pettine.

La scrittura è intelligente e riesce a proporre riflessioni attraverso interazioni semplici, anche se ci sono ovviamente sequenze ampiamente più riuscite di altre, del tutto dimenticabili e più da intervallo, che fanno respirare l'atmosfera delle vicende.

Giocare a Road 96

Il gioco che più ci è venuto in mente, giocando a Road 96, è stato Bury me, my love: in entrambi i casi si segue il viaggio di una persona costretta a scappare dal proprio Paese e, nel caso del titolo che stiamo recensendo, a colpire è il fatto che il vostro passaggio può lasciare un segno, anche in caso doveste morire durante il percorso.

Sia che le cose finiscano male, sia che riusciate a scappare, il gioco proseguirà, come in una sorta di roguelike, e la morte sarà permanente: vi permetterà di scegliere tra altri tre protagonisti appena generati, ciascuno con le sue energie, i suoi soldi e la sua distanza dal confine, e ripartire.

Si tratta della dimostrazione che il gioco, più che sulla vostra storia personale, punti a fare di voi il testimone delle storie degli altri: nel vostro viaggio verso la Road 96 la vostra storia personale è quella di uno in mezzo a tanti, in un Paese che ha scaricato sulla generazione che sarà il peso di un futuro che pensava di costruire su divisioni, xenofobia e individualismo.

Per aggiungere un po' di pepe alle sequenze in cui si susseguono dei dialoghi e delle opzioni di scelta, gli sviluppatori sono stati bravi a sperimentare con mini-giochi e dinamiche di gameplay uniche che vanno ad arricchire delle scene.

Che sia un'emulazione di Arkanoid, usare una sparachiodi per abbattere ostacoli o provare a suonare una canzone sulla scia di Guitar HeroRoad 96 prova a diventare un gioco diverso a intervalli regolari, riuscendo nell'intento di incuriosirvi in un buon numero di episodi, facendovi domandare cosa si saranno inventati ora gli autori per provare a renderlo unico.

Il risultato è un'avventura grafica dai puzzle ridotti all'osso, dove molti dialoghi hanno un peso minimo, ma altri riescono a instillare il seme della riflessione e potranno incuriosirvi circa l'esito della vicenda, influenzato da risposte e prese di posizione che sceglierete.

Ad aiutare, considerando che spesso sarà poco chiaro in che modo le vostre decisioni modificheranno non solo l'epilogo o i futuri incontri, è la gestione delle risorse: considerando l'anima da survival, spesso cercherete di non spendere i soldi per mangiare nella speranza di riuscire a salire su un autobus, ad esempio, perché non vi basteranno per entrambe le cose.

O, ancora, la gestione della barra vitale vi renderà calcolatori, perché sarà l'unico modo per sopravvivere: davvero andare via a piedi, sacrificando una buona parte delle energie, è la soluzione migliore, non volendo spendere soldi per un taxi? La scelta sta al giocatore ed è uno degli aspetti più interessanti delle diramazioni di Road 96.

Sono solo videogiochi, certo, ovviamente

Lo abbiamo accennato e non faremo spoiler, ma Road 96 è un videogioco che vuole far riflettere in modo importante sulle contraddizioni della nostra era e su quelle della politica.

I rimandi ai proclami del trumpismo statunitense sono costanti ed evidenti, perfino nei manifesti elettorali che popolano gli scenari del gioco, e tutto l'universo tratteggiato dagli sviluppatori guarda alla nostra società scimmiottandone gli aspetti peggiori -- così peggiori, che accetta facendo spallucce che siano soprattutto i giovanissimi a cercare di espatriare, in un Paese dove è illegale e pesantemente punito, perché a casa non c'è nessun futuro.

Così tra muri, emigrazione e servizi al telegiornale al limite della sfacciata propaganda, l'universo di Road 96 è sicuramente uno degli aspetti più interessanti del gioco: nascosto dietro a una direzione artistica che richiama gli stilemi di Firewatch, troviamo un impegno politico non sottovalutabile, intenzionato a lanciare messaggi che dalla fantomatica regione del titolo guardano invece alle superficiali semplificazioni della nostra realtà.

Comparto tecnico e sonoro

Abbiamo testato Road 96 su PC e non abbiamo riscontrato problemi di performance -- se non qualche texture che caricava meno rapidamente di altre, nonostante la nostra rispettabilissima configurazione.

L'uso del controller è supportato e ben integrato nonostante le interazioni con l'ambientazione abbiano lo spirito da punta e clicca, mentre il comparto sonoro strizza l'occhio all'ambientazione negli anni '90 permettendovi anche di collezionare audiocassette con brani che richiamano l'epoca.

In tutto questo c'è anche il doppiaggio in inglese, apprezzabile, con i sottotitoli in italiano. Nella maggioranza dei casi la localizzazione fa un buon lavoro, ma è evidente che ci siano alcune cose da rivedere e delle traduzioni generiche (il verbo play, per fare un esempio, tradotto sempre allo stesso modo sia quando intenda giocare, sia quando intenda suonare) che speriamo possano venire migliorate con future patch.

Configurazione hardware recensione

  • NVIDIA RTX 2060
  • Intel Core i7-10870H
  • 16 GB RAM DDR4
  • SSD
Road 96 è anche un libro gioco: potete trovarlo su Amazon a questo indirizzo.

Voto Recensione di Road 96 - Recensione


7.7

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Interessante intreccio di storie nella storia

  • Il gioco è capace di ispirare riflessioni sociali

  • Direzione artistica gradevole

  • Sono belle le variazioni alla formula

Contro

  • Non tutte le scelte hanno davvero peso

  • Localizzazione migliorabile

  • Alcuni comprimari sono più dimenticabili di altri

Commento

Road 96 è un racconto di viaggio che ci porta di fronte alle difficoltà di lasciare il proprio Paese o di tentare di cambiarlo: l'avventura grafica dagli autori di Valiant Hearts riesce nell'intento di sperimentare con le meccaniche di gameplay e sentirete soprattutto il peso legato alle scelte per la sopravvivenza del vostro protagonista. Di contro, ci sono sequenze più dimenticabili di altre che sanno di puro riempitivo, ma nel complesso parliamo di un viaggio che, anche in virtù della longevità adatta perfino a chi è sempre di corsa, ha qualcosa da dire a molti giocatori. E, anche se purtroppo non lo scopriranno mai, anche e soprattutto a molti non giocatori.
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