Dopo un paio di generazioni di alti e bassi, la retrocompatibilità viene finalmente vista come un caposaldo di PS5 e Xbox Series X sia da Sony che da Microsoft.
Phil Spencer sta testando i giochi Xbox, Xbox 360 e Xbox One personalmente sulla nuova console, ad esempio, e questo testimonia l’impegno del platform owner su questo argomento.
Sebbene questo di norma non richieda del lavoro aggiuntivo agli sviluppatori, c’è chi non apprezza particolarmente l’idea di dover tenere in conto piattaforme precedenti e successive quando si tratta di realizzare i propri titoli.
Questo qualcuno è Alex Hutchinson, ex Ubisoft ora alla guida di Typhoon Studios, lo studio del recente Journey to the Savage Planet per PC, PS4 e Xbox One.
“Sony e Microsoft sembrano pensare al lancio di più hardware aggiornato sempre più spesso, come coi cellulari, e quindi devono assicurarsi che il software possa rimanere in circolazione o faranno cose terribili agli sviluppatori”, ha spiegato Hutchinson.
“Ma, davvero, significa solo che noi dovremo fare più lavoro per supportare più piattaforme, il che rimuove una delle cose migliori delle console, ovvero avere una piattaforma affidabile con una lunga data di scadenza”.
Non è un caso che parole simili arrivino da questa voce: Typhoon Studios è stata acquisita da Google e lavorerà in futuro in esclusiva su Stadia.
Il team non dovrà più avere preoccupazioni simili adesso che è impegnato su una piattaforma di streaming che non si curerà di aggiornamenti
Da publisher, invece, Ubisoft ha espresso soddisfazione per come Sony e Microsoft stanno portando avanti il discorso della retrocompatibilità.
Fonte | GamingBolt