Remothered: Broken Porcelain, la fuga è l'unica arma - Anteprima
Si torna nei meandri dell'Ashmann Inn.
Advertisement
a cura di Marcello Paolillo
Senior Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Stormind Games
- Produttore: Modus Games
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
- Generi: Avventura , Survival Horror
- Data di uscita: 13 ottobre 2020
Remothered: Tormented Fathers è stato uno di quei giochi piacevolmente sorprendenti. Scritto e diretto da Chris Darril per Darril Arts, il survival horror in questione è ispirato alle atmosfere della saga di Clock Tower e agli altrettanto celebri Haunting Ground, Silent Hill e Rule of Rose, divenendo in breve tempo un piccolo, grande classico del genere di appartenenza, complice il successo a livello internazionale da parte di critica e pubblico (parliamo di oltre 200mila copie e di numerosi premi ottenuti nel corso dei mesi).
Il sequel, Remothered: Broken Porcelain, previsto per l’estate 2020 su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC, si propone come una visione ancora più espansa del precedente capitolo, prendendone le (tante) qualità e ampliandone maggiormente la portata (ne avevamo già parlato in occasione della nostra anteprima della pre-alpha, durante la Gamescom 2019).
Ora, dopo aver avuto modo di ammirare un nuovo, corposo test giocato di circa un quarto d’ora in occasione di un press meeting (rigorosamente in streaming, per via dell’emergenza sanitaria in corso) con Darril Arts e Stormind Games, possiamo confermare quanto di buono ci attende.
La ricerca della verità continua
I dettagli specifici della trama sono al momento ancora avvolti nel mistero, nonostante è chiaro che Broken Porcelain sarà ambientato poco dopo gli eventi visti nel primo capitolo, introducendo anche una serie di personaggi inediti mai visti prima (oltre ad alcuni graditi ritorni). La storia seguirà la quindicenne Jennifer, una ragazza espulsa da un collegio femminile che ben presto si ritroverà a lavorare come cameriera nell’hotel italiano noto come Ashmann Inn. Dopo un tentativo di fuga finito nel peggiore dei modi, la giovane stringerà un legame con un’altra ragazza di nome Linn (una violinista affetta da balbuzie). Purtroppo per loro, le due ragazze scopriranno ben presto che una presenza malefica infesta i corridoi e le sale dell’albergo, rivelandosi ben presto una minaccia molto più concreta e reale di quanto potessero immaginare.
La nuova sezione gameplay mostrata ci ha dato modo di ammirare una parte di gioco specifica nei panni di Jennifer, chiamata a tirare fuori tutta la sua ingegnosità per sopravvivere alla minaccia che si cela in ogni angolo dell’Ashmann Inn. L’abbiamo trovata legata a un gancio, in quella che sembra essere una enorme cella frigorifera dove viene conservata la carne. Impossibilitata a liberarsi, la giovane decide di utilizzare una sua abilità specifica, una delle novità più importanti di questo nuovo capitolo di Remothered: l’Occhio di Falena.
Grazie a questa nuova caratteristica, la telecamera ci permetterà di osservare con attenzione l’ambiente circostante (come fossimo nei “panni” di un vero lepidottero), svelando così eventuali minacce, via d’uscita oppure oggetti utili alla risoluzione di un determinato puzzle ambientale. Inutile dire che ciò consentirà di avere un quadro generale molto più chiaro e preciso di quanto visto in passato, oltre ad accentuare tutta la questione legata alle meccaniche hide and seek (vero leitmotiv del primo Remothered).
Corri, Jen, senza voltarti!
Lo stealth sembra essere nuovamente il fulcro dell’esperienza orrorifica messa in piedi da Darril Arts: non appena Jennifer riesce a liberarsi dai ganci che la tenevano legata, la sensazione – per chi proviene da Tormented Fathers – sarà infatti estremamente familiare, in senso buono. Inseguiti da un misterioso individuo (i cui segni neri su un viso apparentemente sfigurato lasciando intendere un qualche tipo di trasformazione o contagio), potremo nuovamente nasconderci negli armadietti o dietro tavoli e alle scrivanie, con un sistema di occultamento più curato e attento nel mostrarci l’ambiente circostante (inclusa la possibilità di scavalcare ringhiere o usare un più alto numero di oggetti difensivi raccolti lungo il percorso, tra cui forbici e coltelli). A differenza del primo episodio della serie – ambientato interamente nella magione di Richard Felton – sarà possibile esplorare varie location all’esterno, una cosa di cui Darril Arts e Stormind Games vanno decisamente orgogliosi.
Ma non solo: sarà anche possibile migliorare le abilità dei vari personaggi giocabili grazie a delle particolari chiavi falena, cosa questa che permetterà di gestire i protagonisti in maniera decisamente più approfondita (come già accennato dal producer in sede Gamescom). Così come i nostri inseguitori, da cui dovremmo nasconderci a tutti i costi: Andrea Massino – palesemente ispirata ad Annie Wilkes del romanzo Misery non deve morire, di Stephen King – una fanatica religiosa nonché governante fredda e schiva e severa con la passione per il cucito, attualmente a conoscenza di dettagli “scomodi” sull’albergo e sui suoi proprietari, tra cui il signor Ashmann, armato di revolver e coinvolto nei giri della famiglia Felton (che non vi riveleremo, nel caso non abbiate ancora giocato il primo capitolo). Inutile dire che è atteso al varco anche il ritorno della dottoressa Rosemary Reed, protagonista di Tormented Fathers, così come tornerà anche la raccapricciante Red Nun (o Suora Rossa), vero e proprio personaggio iconico della serie, ora più tenace che mai.
Anche a livello tecnico i passi avanti rispetto alla pre-alpha di Broken Porcelain mostrata quasi un anno fa sono più che evidenti: l’Unreal Engine è spremuto a dovere, con una fluidità dei movimenti sensibilmente migliorata e più in generale una maggiore “coesione” tra un’animazione e un’altra. Nota a parte per le animazioni dei volti dei vari protagonisti, curati ed espressivi sin nel minimo dettaglio.
La sensazione di orrore e claustrofobia, egregiamente messa in mostra già nel primo Tormented Fathers, sembra toccare nuove vette di eccellenza, grazie anche a una palette di colori più chiara o comunque sensibilmente diversa rispetto a quella maggiormente cupa e tenebrosa vista nell’episodio precedente. La sensazione generale è quella di un “sogno sospeso”, una location apparentemente sicura e confortevole che in verità è un covo di segreti e incubi raccapriccianti.
Nonostante come confermato da Chris Darril in persona la lavorazione del gioco è inevitabilmente andata incontro allo smart working per via dell’emergenza sanitaria di coronavirus, lo sviluppo di Remothered: Broken Porcelain sembra correre spedito verso la release estiva. Da ciò che abbiamo potuto vedere in questo nuovo test non giocabile, la probabilità di trovarsi tra le mani un gran pezzo di sequel è davvero molto alta, una visione ancora più ampia e ricca (nonché spaventosa) di quanto visto nel primo episodio.
+ Atmosfera soffusa e inquietante
+ Gradite aggiunte lato gameplay
Dopo il press meeting con Darril Arts, la sensazione è che Remothered: Broken Porcelain possa tranquillamente concorrere al titolo di survival horror dell’anno, grazie alla mole incredibile di idee e contenuti che il gioco ideato da Chris Darril e sviluppato da Stormind Games sembra avere dalla sua. Il tutto, considerando anche l’ottimo feeling per quanto riguarda l’atmosfera angosciante e claustrofobica emanata da ogni angolo dell’Ashmann Inn, nuova alcova di terrore e raccapriccio che la giovane Jennifer (e non solo) sarà chiamata a percorrere suo malgrado. Non ci resta quindi che sperare che, nella versione finale, le nostre sensazioni vengano confermate da un prodotto all’altezza. Inutile dire che con molta probabilità sarà proprio così.
Voto Recensione di Remothered: Broken Porcelain - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Comparto tecnico eccellente
-
Atmosfera soffusa e inquietante
-
Gradite aggiunte lato gameplay
Contro
-
Non abbiamo (ancora) avuto modo di provarlo con mano
Commento
Advertisement