Redfall | Provato - La caccia ai vampiri secondo gli autori di Prey
Dopo aver finalmente provato Redfall vi raccontiamo com'è la caccia ai vampiri creata da Arkane
a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Arkane Austin
- Produttore: Xbox Game Studios
- Distributore: Microsoft
- Piattaforme: PC , XSX
- Generi: Sparatutto
- Data di uscita: 02 maggio 2023
MILANO – Sin dal suo reveal, avvenuto durante l’E3 2021, Redfall ha attirato l’attenzione di molti videogiocatori per essere il nuovo progetto di quell’Arkane che ci ha regalato titoli di rara bellezza come Dishonored o Prey e il recente Deathloop. La divisione di Austin non aveva più fatto sapere nulla dei suoi progetti sin dall’uscita di Prey nel 2017 – almeno fino all’avvenuto annuncio di Redfall.
Dopo cinque anni di sviluppo, ormai l’uscita di Redfall è imminente: il titolo sarà disponibile come esclusiva console su Xbox Series X/S dal prossimo 2 maggio, presente anche sul Game Pass sin dal primo giorno. A circa un mese e mezzo dal lancio abbiamo potuto finalmente provare in prima persona Redfall, potendo comprendere meglio la struttura che per molto tempo è stata un mistero, tanto da essere erroneamente associata a una sorta di clone di Left 4 Dead.
D’altronde i giochi di Arkane sono sempre stati di difficile lettura quando si è trattato di affibbiargli delle etichette, un pregio che in realtà fa capire l’ottima complessità delle esperienze create dal team.
A proposito di team di sviluppo abbiamo anche avuto occasione di chiacchierare con Ricardo Bare co-director del titolo insieme ad Harvey Smith, ma ne parleremo in un articolo dedicato. Nelle prossime righe invece vi diremo tutto ciò che abbiamo visto in circa un’ora e mezza di gioco di Redfall.
Tra horror e film d’azione
Quando si parla di Arkane, come dicevamo, è sempre molto difficile classificare i loro giochi in una semplice categoria. Definire Dishonored uno stealth game è riduttivo, così come definire Prey un semplice sparatutto sarebbe sbagliatissimo. Il team si è sempre distinto grazie alla sua capacità di creare esperienze di gioco diverse dal solito, fondendo elementi di vari generi accompagnati da un level design di alta fattura, che ormai ha fatto letteralmente scuola.
Questo avviene anche con Redfall (che potete già prenotare su Amazon), giudicato varie volte in maniera sbagliata, come ad esempio un clone di Left 4 Dead (e vi garantiamo che non c’entra nulla), oppure un looter shooter à la Borderlands.
In realtà, definire Redfall in poche parole è complicato, e anche dire che è uno sparatutto cooperativo suona un po’ riduttivo. Dopo averci giocato un’ora e mezza inoltre, siamo convinti di aver visto soltanto la punta dell’iceberg di quello che è realmente, ma quanto toccato con mano ci ha confermato che è un gioco col DNA di Arkane in tutto e per tutto.
La prima cosa a colpirci di Redfall è stata l’atmosfera. I trailer iniziali potrebbero aver dato un’idea sbagliata dell’impostazione della storia molto scanzonata e piena di battute e mosse esagerate – cosa che in effetti è presente nel gioco, ma è solo una parte di quel che è: in realtà l’atmosfera è molto più horror di quanto sembri.
Aggirarsi per le strade della piccola cittadina sul mare, specialmente di notte tra la nebbia fitta e un silenzio di tomba, lascia un certo senso di inquietudine. Non a caso, dobbiamo ricordarci di essere su un’isola invasa da vampiri che si nutrono e sacrificano gli sventurati cittadini per i loro oscuri scopi, per questo il gioco non può mantenere costantemente dei toni troppo leggeri.
Come da tradizione dei titoli Arkane, molti dettagli della lore saranno narrati da note, file audio o da semplici elementi ambientali. Spesso ci troveremo di fronte a fatti pesanti – come ad esempio avverrà nell’unica missione principale da noi giocata in cui dovremo scoprire alcuni dettagli sull’Hollow Man, uno dei Vampire Gods che dovremo eliminare. La storia raccontata in questa missione è piuttosto pesante e ci viene svelata pian piano con alcune reminiscenze del passato che ci rivelano degli eventi a cui è difficile rimanere indifferenti.
Il titolo però non vuole nemmeno essere troppo serio o totalmente horror, e infatti i protagonisti e gli altri comprimari del gioco smorzeranno la pesantezza generale della situazione con le loro battute e alcuni dialoghi divertenti. Al momento è presto per esprimerci sulla caratterizzazione degli eroi e dei comprimari incontrati, ma ci è sembrato da alcuni dialoghi che la cura riposta su quest’aspetto sia alta, come ci si aspetta, giustamente, da Arkane.
Alla fine possiamo dire che la componente narrativa di Redfall è un altro mix di elementi diversi che prende a piene mani dalle atmosfere di certi film degli anni ’80 e anche da alcuni show recenti. La lotta condotta da questo strano gruppo di eroi contro le forze del male ci ha ricordato molto, infatti, film come L’Armata delle Tenebre, con uno stile brutale e violento, ma allo stesso tempo “tamarro”, o serie TV come la più recente Stranger Things. Siamo curiosi di vedere se nel gioco completo queste premesse della componente narrativa verranno mantenute ed espanse ulteriormente.
L'open world di Redfall
L’intera isola di Redfall sarà il campo di battaglia del gioco, completamente esplorabile senza grossi vincoli. Nella nostra prova abbiamo potuto vedere soltanto una parte della zona cittadina, ma sappiamo già che ci sarà anche una parte rurale più estesa in termini di dimensioni. Come ogni open world il giocatore potrà decidere se concentrarsi sulle missioni principali legate alla storia, o se esplorare liberamente il mondo di gioco a caccia di bottino extra e missioni secondarie.
Anche se non le abbiamo potute provare tutte, abbiamo visto una certa varietà per quanto riguarda i contenuti secondari. Tra queste le più interessanti sono i Nidi di Vampiri, che sono un po’ i dungeon del gioco.
La particolarità di questi nidi è che sono in grado di potenziare tutti i vampiri nei dintorni di un cerchio blu emanato dal luogo. Questo cerchio si espanderà sempre di più se continueremo a ignorarlo, complicando sempre più le cose durante l’esplorazione. L’unico metodo di risoluzione è dunque la violenza a suon di paletti di legno e un bel po’ di piombo.
Il nido da noi provato, probabilmente uno dei primi nel gioco, aveva un design molto semplice: un lungo corridoio con diversi nemici al suo interno piuttosto agguerriti. Per completarlo bisognerà distruggere un enorme cuore alimentato da dei sacrifici umani, che andranno distrutti per renderlo vulnerabile.
Una volta distrutto, il nido inizierà a collassare e avremo un paio di minuti circa per prendere il loot nei dintorni e scappare. Interessante il lato artistico che ce lo fa apparire come una sorta di dimensione alternativa dove si fondono aree urbane e masse di cristalli alieni e materiale organico. L’idea di questi Nidi di Vampiri è insomma interessante e ci auguriamo ci sia molta varietà tra quelli che saranno presenti nel gioco finale.
Tra le altre attività in cui ci siamo imbattuti vi sono i rifugi da liberare. Eliminando i nemici sarà possibile sbloccare una zona sicura dove rifornirsi di cure mediche, armi e munizioni; in più sarà possibile utilizzarli come punti di viaggio rapido nella mappa. All’interno di questi rifugi è possibile anche ottenere missioni secondarie che, una volta completate, daranno accesso alla caccia al vampiro a capo del quartiere.
Sarà poi possibile trovare missioni secondarie anche semplicemente esplorando e imbattendosi in un rifugiato o in delle note particolari, che verranno archiviate in una parte apposita del menu così da avere sempre a portata di mano i riferimenti al background del mondo di gioco.
L’ultima missione secondaria che abbiamo potuto provare era una dalla formula piuttosto semplice. Dovevamo impedire la nascita di un potente vampiro da una crisalide e, per farlo, dovevamo evitare che delle creature mostruose, chiamate Sacche di Sangue, lo rifornissero del liquido rosso per alcuni minuti. Un contenuto la cui struttura non è affatto nuova, ma che mira a enfatizzare il lato action del titolo.
Oltre a queste è stato possibile esplorare diversi appartamenti della città sul mare, sia passando dall’interno che sui tetti. Non tutte le case saranno esplorabili, ma il numero di quelle con cui è possibile interagire è piuttosto alto.
Anche se non ci sarà nulla di fondamentale all’interno di questi edifici, sarà possibile recuperare rifornimenti e munizioni e scoprire qualche altro dettaglio della lore. Abbiamo apprezzato la gestione dell’inventario in Redfall, dove le cianfrusaglie raccolte verranno direttamente convertite in denaro, così da risparmiare tempo e spazio, e le armi che non ci servono potranno essere smontate subito per recuperare dei materiali. Non sappiamo ancora se ci sarà una componente di crafting nel gioco, dato che nella nostra versione di prova non era contemplata.
La missione principale da noi affrontata invece era ovviamente più elaborata delle altre. Il nostro scopo era infiltrarci nella villa di un dottore divenuto l’Hollow Man uno dei Dèi Vampiri che hanno portato il caos nella città per scoprirne origini e debolezze.
L’edificio era circondato da nemici e sentinelle vampire dal funzionamento simile alle telecamere di diversi giochi stealth. In questa missione abbiamo notato un po’ di più il level design che contraddistingue Arkane: infatti, c’erano almeno quattro modi per entrare all’interno dell’edifico, andando dritti come un treno verso la porta principale, oppure aggirando le forze nemiche per entrare sul retro, oppure sfruttando alcune abilità per salire sui tetti.
La missione era ben congegnata, ma con una struttura più semplice rispetto a quelle a cui ci ha abituato Arkane. Vero che abbiamo detto che c’erano diversi modi per entrare nella villa, ma nessuno paragonabile per complessità a quanto visto in altri loro giochi.
Va detto che la cura nel level design tipica di Arkane l’abbiamo notata sia in questa missione che nell’open world, ma la svolta cooperativa del gioco potrebbe aver reso necessaria una semplificazione rispetto ai titoli in singolo dei team della software house. Per ora, però, sono solo nostre supposizioni e dovremo aspettare il gioco completo per averne la certezza.
Vampire Hunters
Passiamo ora ai protagonisti di Redfall (che potete già prenotare su Amazon). Questi sono quattro in totale, almeno per ora – il co-director Ricardo Bare ci ha infatti rivelato che sono previsti almeno altri due personaggi in futuro.
Ognuno degli attuali eroi ha un background molto particolare e abilità in battaglia uniche, che mettiamo in evidenza di seguito:
- Jacob Boyer è un ex militare specializzato nel ruolo di cecchino. Dopo essersi congedato dall’esercito è finito a lavorare in una compagnia militare privata, assunta poi da una misteriosa corporazione per una missione a Redfall. Gli ordini però erano conosciuti soltanto dai suoi superiori. Non si sa ancora come, dopo il caos fatto scoppiare dai vampiri, Jacob ha ottenuto dei poteri speciali nella forma di un occhio in grado di migliorare enormemente le sue già grandi capacità di cecchino, e un corvo spettrale che sta sempre al suo fianco in grado di colpire i nemici.
- Devinder Crousley è invece un investigatore del paranormale molto famoso su internet ed è anche un criptozoologo. Grande inventore, si trovava a Redfall per un’indagine sul paranormale, che per la prima volta si è rivelata molto più vera di quanto si aspettasse. In combattimento fa uso delle sue invenzioni tecnologiche tra cui un marchingegno con cui è in grado di teletrasportarsi.
- Remi De La Rosa è un ingegnere robotico che lavorava per la Guardia Costiera fino a quando non è successo il disastro a Redfall. Quando la sua squadra è andata a indagare sugli eventi, la nave su cui si trovava è stata distrutta e lei si è unita alla battaglia contro i vampiri con lo scopo di salvare quante più persone possibili. È accompagnata da un robot chiamato Bribòn creato da lei stessa, che può distrarre i nemici in battaglia ed è estremamente resistente.
- Layla Ellison è una studentessa universitaria di Redfall, che per pagare il suo debito scolastico aveva deciso di sottoporsi a un test medico come volontaria. Qualcosa però è andato storto e quando si è svegliata si è ritrovata con degli speciali poteri telecinetici, mentre la cittadina prima tranquilla era ora finita nel caos e invasa dai vampiri.
È importante ricordare che quando si sceglie un personaggio nella campagna, questo non potrà più essere cambiato fino alla fine. Ognuno dei quattro eroi ha due poteri speciali e una Ultimate, che si ricaricano col tempo una volta usate. Il funzionamento alla fine ricorda molto quello di altri titoli come Overwatch e Apex Legends.
In questa prova abbiamo scelto Layla, che è quindi l'unico personaggio da noi testato. I poteri di Layla erano basati sul suo potere telecinetico: il primo creava un ascensore in grado di lanciare in aria il personaggio con la possibilità di aumentarne i danni mentre è a mezz’aria, un’abilità che è pensata soprattutto per la cooperativa, anche se può essere anche molto utile nell’esplorazione.
Il secondo creava un ombrello in grado di fare da scudo alla ragazza e poi rilasciare un’onda d’urto basata sui danni accumulati. La sua Ultimate si chiamava invece Vampire Ex-Boyfriend, una mossa molto divertente in cui Layla chiama il suo ex fidanzato divenuto vampiro (ma ancora dalla parte dei buoni) che combatte contro i nemici per un certo periodo di tempo.
Avendo provato il gioco in single player non abbiamo potuto vedere molto delle sinergie tra i poteri dei personaggi, che saranno molto importanti, stando a quanto rivelato dal co-director stesso. Questi ci ha anche rivelato che i personaggi parleranno tra loro durante le missioni creando un legame che si rifletterà in gioco in un potenziamento alle statistiche, che svanirà quando i giocatori si allontaneranno troppo tra loro.
Ogni personaggio può essere equipaggiato con tre armi di qualsiasi tipo; inoltre, c’è anche uno slot per una Reliquia di Sangue: una fialetta di sangue di vampiro in grado di dare bonus alla salute totale e ai tempi di utilizzo di alcuni oggetti come i medikit.
I quattro eroi potranno anche essere potenziati con i punti abilità ottenuti a ogni aumento di livello. Ci sono vari rami da seguire, tre sono legati alle abilità speciali e alla ultimate, ma ce ne sono poi altri che si focalizzano sulle caratteristiche speciali di un personaggio. Ad esempio, Layla poteva aumentare i caricatori di fucili a pompa e d’assalto e aumentare la salute recuperata con il cibo.
Da quanto ci è stato spiegato da Ricardo Bare, tutti i personaggi potranno usare tutte le armi, ma alcuni saranno più efficaci con determinati tipi per via di alcune abilità esclusive: Jacob, per esempio, sarà ovviamente il migliore con i fucili da cecchino.
Ogni eroe avrà poi delle personalizzazioni estetiche nei vestiti e negli accessori da sbloccare, ma non abbiamo avuto modo di vedere come sarà possibile utilizzarle.
Da prede a cacciatori
Passando infine ai combattimenti di Redfall, questi sono principalmente basati sulle armi da fuoco in combinazione con i poteri di ogni personaggio, che però dati i tempi di ricarica tra un utilizzo e l’altro, andranno dosati bene.
Il gunplay risulta molto divertente: le sparatorie sono frenetiche e c’è una grande varietà di armi che possono fare la differenza a seconda delle situazioni. Ne abbiamo provate molte, tra fucili a pompa, fucili d’assalto, pistole e armi speciali, e ognuna di queste riesce a restituire un buon feeling nell’impatto dei proiettili, facendo ad esempio sentire tutta la potenza di un colpo di fucile a pompa sparato a distanza ravvicinata, o un colpo in testa dalla lunga distanza con un fucile da cecchino.
Le armi speciali sono anche molto divertenti da usare e rappresentano una buona variante alle bocche da fuoco più classiche. Tra queste abbiamo provato lo spara paletti, lento da ricaricare e con pochi colpi in canna, ma estremamente letale con i vampiri. Il cannone a raggi UV invece emetteva un raggio continuo a breve distanza in grado di pietrificare i vampiri, che poi potranno essere distrutti con un attacco corpo a corpo.
I vampiri di Redfall non potranno essere uccisi soltanto con i proiettili: questi li stordiranno, ma bisognerà ficcargli un paletto nel cuore per eliminarli definitivamente, come da tradizione.
Per questo motivo le armi hanno solitamente un paletto attaccato come se fosse una baionetta. L’altra debolezza dei vampiri sono proprio i raggi UV che li pietrificano quasi istantaneamente, ma sono poche le armi che li sfruttano. Anche l’ambientazione potrà essere sfruttata come arma, con ad esempio barili e taniche di benzina o anche impianti elettrici da far esplodere.
Avendo il gioco anche una componente da looter shooter, ogni arma avrà un grado di rarità che ne determina la potenza e le caratteristiche speciali che le renderanno uniche. Non sappiamo ancora però se sarà possibile personalizzarle potenziandole con alcune migliorie – ma supponiamo sia possibile, da quanto abbiamo visto nella prova.
Dal punto di vista dei nemici e della loro varietà, questi erano divisi tra i cultisti umani, armati di tutto punto, e varie tipologie di vampiri, ognuna con caratteristiche speciali. Abbiamo notato che i nemici umani non brillano per intelligenza dell’IA e spesso si lanciano alla carica o stanno fermi a prendersi i colpi. Inoltre sono davvero carne da macello, dato che cadono con pochi colpi.
I vampiri invece sono un altro paio di maniche; si muovono molto velocemente, sparendo dal nostro campo visivo per comparirci alle spalle in un attimo, e fanno estremamente male quando colpiscono. Sono inoltre molto resistenti e ci vorranno diversi proiettili per stordirli. Durante la prova erano ancora gestibili perché se ne affrontavano massimo due alla volta, ma se non si fa attenzione è piuttosto facile essere fatti a pezzi in pochi istanti.
Non abbiamo affrontato veri boss, ma esiste una meccanica nel gioco per cui continuando a mettere i bastoni tra le ruote ai vampiri – ad esempio distruggendo i nidi o eliminando le sentinelle – faremo arrabbiare gli Dèi Vampiri, che ci manderanno il loro assassino chiamato The Rook. Non abbiamo potuto affrontarlo di persona, ma da quanto visto sarà un avversario davvero brutale che non smetterà di inseguirci fino a quando non ci ucciderà o non saremo noi a farlo fuori.
Graficamente Redfall si difende bene, specialmente sul lato della direzione artistica, ma non è un gioco che farà esplodere la testa per la sua componente visiva.
La qualità delle texture del mondo aperto è altalenante e, durante la nostra partita giocata su un PC di fascia alta, abbiamo notato in alcune situazioni dei brevi cali di frame rate, anche se nulla di troppo eccessivo. Abbiamo notato anche qualche piccolo bug, come un vampiro che si è freezato davanti a noi diventando invulnerabile. Difetti che, probabilmente, verranno lavati via prima del lancio ufficiale.
Il gioco, sottolineiamo, è non solo tradotto in italiano, ma anche doppiato nella nostra lingua – e anche molto bene, da quanto sentito.
Le Migliori Offerte per Redfall
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
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Atmosfera da film anni '80 tra l'action e l'horror molto interessante
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L'open world ci è parso molto vario e interessante, per il momento
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Combattimento sfaccettato e divertente
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I poteri danno una marcia in più all'azione e in cooperativa potrebbero creare delle combinazioni molto interessanti
Contro
-
L'IA dei nemici umani lascia un po' a desiderare
-
Qualche bug minore e calo di frame rate sporadico
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Rimane da comprendere se il level design sarà all'altezza degli elevati standard di Arkane e quale sarà la tenuta dell'open world nell'opera completa