Zenless Zone Zero | Recensione - Dagli autori di Genshin Impact
Il nuovo free-to-play dai creatori di Genshin Impact e Honkai Star Rail è finalmente disponibile: vediamo nella recensione di cosa si tratta.
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a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
In sintesi
- Un titolo dal combat system semplice, ma molto vario e divertente.
- Dal punto di vista tecnico e artistico è davvero bello da vedere.
- Le meccaniche da gacha tipiche dei titoli di Hoyoverse ci sono tutte, anche qui.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: miHoYo
- Produttore: HoYoverse
- Distributore: HoYoverse
- Testato su: PC , MOBILE
- Piattaforme: PC , MOBILE , PS5
- Generi: Azione , Gioco di Ruolo
- Data di uscita: 4 luglio 2024
Negli ultimi anni Mihoyo, ora conosciuta meglio come Hoyoverse, è riuscita a imporsi sul mercato videoludico come una delle case di sviluppo più importanti del settore grazie al successo dei suoi titoli. Tra Genshin Impact e Honkai Star Rail (di cui abbiamo analizzato la versione 2.0), la compagnia cinese ha guadagnato, e continua a guadagnare, giorno dopo giorno un quantitativo di denaro mostruoso.
Nonostante i sicuri guadagni dai suoi giochi di punta, gli sviluppatori di Hoyoverse non si sono mai fermati e, oltre a continuare a lavorare con una costanza e una precisione encomiabili sui nuovi contenuti dei loro titoli già disponibili, si sono dedicati alla creazione di un nuovo gioco, che, annunciato alcuni anni fa, è ora finalmente arrivato: Zenless Zone Zero.
Questo titolo rimane sempre un gacha game free-to-play, ma cambia totalmente per ambientazione e anche per gameplay rispetto a Genshin Impact e Honkai Star Rail, essendo molto più votato all’azione.
Dopo averne avuto un assaggio alcuni mesi fa, abbiamo potuto provare la versione di lancio che arriva proprio oggi stesso su PS5, PC e mobile. Come già successo con gli altri due titoli di Hoyoverse, siamo sicuri che da qui a un anno cambierà molto in Zenless Zone Zero, ma per il momento vi raccontiamo di come ci sono sembrate le basi su cui si fonda questo nuovo free-to-play action.
Benvenuti a New Eridu
La storia di Zenless Zone Zero è ambientata in un mondo post apocalittico, in cui un disastro conosciuto come gli “Hollows” ha distrutto la civiltà così come la conosciamo. Questi Hollows si formano misteriosamente dal nulla, trasformando un’area in una sorta di altra dimensione popolata da mostri denominati “Ethereal” e da sostanze mai viste prima, tra cui alcune nocive per il corpo umano.
L’ultimo baluardo dell’umanità è la città di New Eridu, che prospera grazie a particolari tecnologie che permettono di estrarre importanti materiali dagli Hollow.
In questo contesto il giocatore assumerà il ruolo di “Proxy”, una sorta di genio dell’hacking in grado di guidare gli agenti specializzati all’interno degli Hollow. A New Eridu infatti esistono molte fazioni che vogliono entrare in questi spazi interdimensionali, ognuna per i propri motivi – ma nessuno, senza la guida di un proxy, avrebbe vita facile, tra mostri vari e sostanze che, se inalate, rischiano di trasformare gli umani stessi in feroci creature.
All’inizio del gioco dovremo dunque scegliere quale sarà il nostro avatar: Belle oppure Wise, una sorella e un fratello che ufficialmente gestiscono una videoteca, ma che in realtà sono conosciuti come Phaethon, tra i Proxy più rinomati in città.
I Proxy in realtà non scenderanno mai direttamente in campo e, da quanto visto, la scelta del personaggio non è così fondamentale ai fini della storia, dato che quello che non sceglieremo sarà comunque sempre presente. Belle e Wise guideranno gli agenti tramite i Bangboo, una sorta di minion meccanici che assomigliano vagamente a dei conigli per le loro orecchie, ma che sono in grado di dare supporto in molti modi, persino in combattimento.
Quelli che invece andremo a usare effettivamente in battaglia sono gli agenti, appartenenti a diverse fazioni: nel gioco inizialmente ne avremo tre, legati alla storia, ossia Billy, Nicole e Anby, mentre gli altri saranno poi sbloccabili con il solito sistema da gacha, molto simile a quello visto in Genshin Impact.
Al momento della nostra prova erano disponibili i primi due capitoli del gioco e qualcosina in più, che introducono le varie fazioni e i diversi personaggi principali. La narrazione, anche stavolta, prende a piene mani dallo stile anime, anche con un rimando al mondo dei fumetti orientali, grazie a delle scene statiche disegnate in maniera molto accurata.
Per il momento, da quel che è stato possibile valutare, la storia funziona, specialmente per una buona caratterizzazione dei vari comprimari e, anche se la trama non è nulla di trascendentale, alla fine dell’ultimo capitolo disponibile la voglia di sapere come proseguirà la storia è molta.
Peccato che, come già successo negli altri titoli di Hoyoverse, il rischio è che ci voglia sempre molto tempo prima di poter vedere l’uscita di nuovi capitoli che portino avanti la narrazione.
Ad ogni modo, è anche possibile approfondire la storia di ciascun personaggio con degli eventi speciali a tema. Anche questa meccanica non rappresenta nulla di nuovo per chi ha già giocato a Genshin o a Honkai.
Oltre a questa fase esplorativa, che dovrebbe rappresentare l’esplorazione di un Hollow, ci saranno anche dei momenti in cui si dovrà combattere e in questo caso entrerà in scena il team dei nostri tre agenti, che si muoverà perlopiù in mappe semplici e lineari il cui unico scopo è metterci di fronte a diversi nemici in una sorta di arena.
Ci è capitato che a volte queste proponessero anche delle strade alternative e dei piccoli enigmi legati a leve da tirare o pulsanti da premere per aprire delle vie chiuse, ma in linea generale il combattimento è il padrone indiscusso di questi momenti.
Andando avanti nel gioco, sarà poi possibile sbloccare altri due tipi di missioni, oltre a quelle legate alla storia: le prime sono basate sui livelli esplorativi, che ci sottoporranno principalmente puzzle da affrontare con il nostro Bangboo, a volte intervallati da alcuni combattimenti che, comunque, non sono il focus dell’azione.
Le missioni di combattimento, come dice il nome stesso, serviranno invece a portarci direttamente nel bel mezzo dell’azione, saltando qualsiasi parte esplorativa. Dovremo quindi affrontare varie orde di nemici, a volte anche a tempo, o impegnative boss battle.
Nei momenti di calma potremo poi prenderci una pausa per entrare nelle vesti di Belle o Wise e girare per i quartieri di New Eridu, così da esplorarli e chiacchierare con gli abitanti. La parte esplorativa in questo caso non è molto ampia, ma ogni luogo ha una sua funzione: nei ristoranti, ad esempio, è possibile ricaricare la vita o ottenere dei buff temporanei mangiando un ramen, oppure sarà possibile acquistare utili oggetti nei vari negozi disponibili.
Non mancano anche i mini-giochi, con una sala giochi che offre dei semplici titoli arcade, come ad esempio una versione competitiva multigiocatore del grande classico Snake. Potremo persino gestire il negozio di cassette di Belle e Wise, scegliendo i titoli da mettere in evidenza in vetrina per attirare sempre più clienti. In questo modo, nel tempo sarà possibile ottenere del denaro che potrà poi essere riutilizzato per acquistare potenziamenti per i nostri personaggi.
Action semplice, ma mai noioso
Il cuore di Zenless Zone Zero è il suo sistema di combattimento action. Se Genshin Impact è pensato per essere un buon mix tra azione in tempo reale e sistemi da RPG, mentre Honkai Star Rail è un puro gioco di ruolo a turni, Zenless è interamente basato su un combat system veloce e con alcuni elementi più tecnici.
Le battaglie del gioco sono semplici da gestire per quanto riguarda i comandi. Avremo un tasto per gli attacchi di base, che solitamente permette di concatenare delle combo, se premuto ripetutamente, uno per gli attacchi speciali, la schivata, il tasto per sostituire il personaggio e infine un altro per le mosse ultimate.
Il sistema non ha dunque manovre troppo elaborate, soprattutto perché deve funzionare bene da mobile. Lo abbiamo testato anche su questa piattaforma e in effetti, seppur non sia comodo quanto con un controller, i comandi touch funzionano bene e permettono di combattere efficacemente sfruttando ogni tipo di azione a disposizione dei nostri combattenti.
Non pensiate però che Zenless Zone Zero sia un gioco d’azione troppo basilare, in cui basta accanirsi sul tasto attacco per vincere senza sforzo, perché la particolarità interessante del sistema di combattimento sta nel riuscire a essere vario e divertente nonostante si basi su dei comandi semplificati. Ci sono infatti molte manovre che bisogna imparare a gestire con il giusto tempismo: ad esempio, la schivata rallenterà per alcuni attimi il tempo, se eseguita poco prima di essere colpiti.
Il vero fulcro delle battaglie sta però nella gestione dello scambio tra i membri del nostro team, che sono solitamente tre. Questo sistema, chiamato degli assist, permette di far entrare in campo uno dei due personaggi non attivi e, se lo faremo mentre siamo nel bel mezzo di un attacco, il personaggio sostituito finirà di compiere il comando dato prima di scomparire, mentre nel frattempo potremo iniziare l’assalto con il nuovo personaggio.
Il sistema più interessante è però quello delle chain combo: stordendo un nemico e colpendolo con un attacco pesante, potremo attivare una sequenza di attacchi speciali in cui potremo richiamare uno dei nostri due altri membri del team per eseguire un follow up di questo stesso attacco. A seconda del livello di stordimento del nemico, potremo ripetere questa azione diverse volte, così da infliggergli danni ingenti.
L’uso di assist è fondamentale anche in difesa. Se scambieremo un personaggio appena colpito, potremo far entrare il sostituto con un contrattacco, mentre, se premeremo il tasto dello scambio assist mentre un indicatore dell’attacco nemico si illumina, potremo eseguire una manovra speciale chiamata Perfect Assist.
Questa consuma un punto assist e permette di eseguire o un Defensive Assist o un Evasive Assist, a seconda del personaggio usato. Nel primo caso il nemico è bloccato per un po’, permettendoci di contrattaccarlo, nel secondo invece sarà rallentato per qualche secondo.
Oltre a queste manovre, vanno ricordate anche quelle uniche per ogni personaggio. Nella versione di Zenless Zone Zero da noi provata avevamo disponibili tutti i 17 personaggi in arrivo al lancio del gioco e abbiamo constatato come ognuno sia diverso dagli altri.
I personaggi sono molto diversificati come stile di combattimento: Billy, uno dei primi personaggi che troveremo, usa le pistole ed è in grado di colpire a raffica dalla distanza, spostandosi velocemente per l’arena mentre spara; Soldier 11 è una combattente che può rendere infuocati i propri attacchi, se riusciremo a premere il pulsante di attacco con il giusto tempismo.
Von Lycaon, con i suoi calci di ghiaccio, fa delle combo che gli consentono di continuare a colpire il nemico mentre questo è in volo; Ben Bigger è un grosso orso armato di una sorta di trave a reazione esplosiva (non sappiamo come definirla meglio di così!) che può usare per bloccare i colpi nemici, sfruttando la parry per contrattaccare con dei colpi esplosivi. La varietà dei personaggi è davvero ottima già al lancio e basterà cambiare il proprio team per rendere l’azione sempre varia e divertente.
Molto importante è anche il sistema elementale del gioco. Esistono cinque elementi che è possibile utilizzare: fuoco, ghiaccio, elettricità, ether e fisico. Continuando ad attaccare con uno di questi elementi, si riempirà una barra che applicherà un malus ai nemici. Ad esempio, il ghiaccio li paralizza e consente di infliggere loro più danni, il fuoco continua a fare danni nel tempo, l’elettricità stordisce e così via.
Applicando un secondo status a un nemico a cui ne è già stato inflitto uno, si potrà sfruttare l’effetto Disorder. In questo caso il nuovo status sostituisce quello precedente, ma in compenso infligge un certo quantitativo di danni extra all’avversario.
Ovviamente ci sono nemici più deboli a un determinato elemento, per cui sarà consigliato utilizzare specifici personaggi. Nel complesso c’è una buona varietà di nemici, tra mostri, macchine e malviventi, e ognuno ha una sua particolarità. Anche le boss battle sono interessanti, con boss che possono trasformarsi ed entrare così in una sorta di seconda fase, con nuovi attacchi e una maggiore difficoltà rispetto alla prima.
Zenless Zone Zero non è un gioco difficile, ma l’impressione è che punti molto di più sulle sfide complesse rispetto a un Genshin Impact. Soprattutto nell’endgame si sbloccheranno sfide in cui sarà necessario avere personaggi di alto livello, ma soprattutto sarà presente anche una difficoltà hard che renderà i nemici più aggressivi e resistenti.
Arrivati a un certo punto, dunque, non basterà più soltanto l’abilità del giocatore, ma sarà necessario, per avere speranze di vittoria, portare ogni personaggio al massimo livello e con dell’equipaggiamento più che buono.
Abbiamo affrontato le sfide da endgame sia con personaggi leggermente sotto il livello consigliato, perdendo malamente, che con un team potenziato al massimo. In questo secondo caso abbiamo vinto piuttosto facilmente, ma bisognava sempre fare attenzione a non essere colpiti troppo, dato che alcuni nemici hanno degli attacchi piuttosto dannosi, soprattutto per quanto riguarda i boss.
In definitiva, possiamo dire che, per un free-to-play, Zenless Zone Zero offre un ottimo combat system che, nonostante la semplicità delle manovre, ha una complessità di fondo tale da renderlo divertente e soprattutto vario.
Certo, non aspettatevi un livello che si avvicini ai mostri sacri del genere come Devil May Cry o Bayonetta, ma durante la nostra prova non ci ha mai annoiato e, anzi, non appena concluso un combattimento, non vedevamo l’ora di iniziarne uno nuovo.
Il prezzo del free-to-play
Abbiamo accennato poco fa a un sistema da RPG e infatti Zenless Zone Zero, da questo punto di vista, riprende molti sistemi già visti nei precedenti titoli di Hoyoverse. Il che, in realtà, ci spaventa un po’, considerato quanto sia diventato tedioso portare alla massima potenza un personaggio di Genshin Impact, sia per la ricerca di materiali che per la speranza di ottenere degli artefatti decenti.
Anche qui ogni personaggio avrà bisogno di risorse per poter livellare, con un level cap al 60. Altre risorse saranno necessarie per potenziare ogni singola skill, ossia gli attacchi base, quelli speciali, le ultimate e gli assist.
Infine, c’è la possibilità di equipaggiare ogni personaggio con un Nucleo centrale, in grado di offrire bonus alle statistiche e altri potenziamenti passivi, e sei dischi che funzionano un po’ come i set di artefatti del già citato Genshin Impact, in cui due o quattro parti di uno stesso set di dischi permettono di avere bonus speciali, come ad esempio il 10% di danni in più per un determinato elemento. Inoltre, i dischi daranno anche un bonus a una statistica primaria e ad altre secondarie.
La versione da noi provata aveva materiali a volontà, dunque era possibile potenziare facilmente tutto – ma, testando in parte il titolo dalle prime fasi, abbiamo visto come ovviamente gran parte del tempo che i giocatori spenderanno in gioco sarà dedicato all’acquisizione di risorse per potenziare i propri team e migliorare le build di ogni personaggio.
L’impressione iniziale è che sia meno tedioso e più immediato rispetto a un Genshin Impact, anche per via delle missioni più veloci da svolgere e per la mancanza di una parte esplorativa troppo marcata.
D’altronde gli stessi sviluppatori di Hoyoverse avevano dichiarato che con Zenless Zone Zero non vogliono obbligare i giocatori a giocare costantemente per poter avere personaggi in grado di affrontare le sfide che arriveranno nelle nuove patch, e infatti sarà anche possibile affrontare alcune missioni della storia con personaggi “Trial”, ossia pensati appositamente per essere utilizzati in una specifica missione. In questo modo chi avrà interesse solo per la storia non sarà costretto a grindare troppo.
Ovviamente, però, è ancora presto per dare un parere definitivo sul sistema gacha e di monetizzazione che ruota intorno a Zenless Zone Zero, anche perché molte opzioni legate a questi aspetti non erano disponibili durante il periodo in cui lo abbiamo provato.
Da quanto abbiamo visto, il sistema per ottenere nuovi personaggi sarà molto simile a quello già presente in Genshin Impact e Honkai Star Rail, con dei banner in cui spendere le risorse acquisite (in questo caso chiamata Master Tape ed Encrypted Master Tape), sperando poi che si abbia fortuna nell'ottenere un personaggio di grado S (il massimo), o anche i Bangboo da utilizzare in battaglia come unità di supporto e i vari oggetti equipaggiabili.
Nel complesso, l’impressione iniziale è che Zenless Zone Zero sia una versione più leggera degli altri due titoli di Hoyoverse, meno incentrata sul grinding di materiali e di valuta interna al fine di avere nelle proprie file tutti i vari personaggi.
Le prove per ottenere materiali sembrano ad ogni modo più abbordabili e divertenti, dato che ruotano sempre intorno al combattimento – che è la parte più divertente del gioco – ma solo il tempo ci dirà se questa impressione si manterrà valida nel lungo corso, man mano che il gioco introdurrà nuovi personaggi e contenuti.
Per essere questo titolo un free-to-play, la qualità generale è senza dubbio alta in ogni suo aspetto, tanto che non ha niente da invidiare ad altri giochi a pagamento. Un altro punto in cui Zenless Zone Zero eccelle è il comparto tecnico e artistico. I personaggi sono estremamente accattivanti nel loro aspetto eccentrico e sono animati benissimo in fase di combattimento, che raggiunge un ottimo livello di fluidità anche nelle situazioni più concitate.
Soltanto le arene ci sono sembrate forse un po’ troppo spoglie – mentre visivamente la città di New Eridu, quando la si esplora, dimostra carattere.
Per concludere, anche la colonna sonora è davvero notevole, con pezzi hip-hop, rock e metal (tra cui una opening hardcore) che si adattano bene all’ambientazione del titolo.
Voto Recensione di Zenless Zone Zero | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Combat System immediato e divertente, con alcuni tecnicismi che ne alzano molto il valore
-
La componente artistica è estremamente ben fatta, così come il comparto tecnico che non ha nessun inciampo
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Colonna sonora molto riuscita
Contro
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Le arene ci sono sembrate un po' scarne
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Se non vi piace il sistema gacha utilizzato negli altri titoli di Hoyoverse difficilmente questo titolo vi farà cambiare idea
-
La speranza è che non diventi troppo legato al grinding selvaggio, in futuro
Commento
L’impressione che ci siamo fatti di questa versione iniziale (che sicuramente si evolverà nel corso del tempo) è quella di un gioco più leggero, in termini di progressione e impegno richiesti, rispetto a Genshin Impact o Honkai Star Rail, anche se dovremo attendere qualche mese per poterlo affermare con certezza.
Ovviamente, se i gacha e il sistema di ottenimento dei personaggi e dell’equipaggiamento negli altri titoli di Hoyoverse non vi aggradano, allora non sarà certo Zenless Zone Zero a farvi cambiare idea – ma, al di là di ciò, questo nuovo titolo è sicuramente un action RPG più che valido che sottolinea la grande consapevolezza raggiunta da Hoyoverse, che si muove solo quando è sicuro di fare centro.
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