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RECENSIONE PS5

Ys IX Monstrum Nox: com'è su PS5?

Dopo PS4 e Switch, le avventure di Adol il rosso sbarcano anche su Playstation 5, nella gloria del 4K e dei 60 fps. Vediamo com'è Ys IX in questa versione.

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

In sintesi

  • Veloce ed adrenalinico come ce lo ricordavamo, anche su PS5
  • Porting ben fatto, con 4K e 60 fps garantiti
  • Peccato manchino l'upgrade path e la possibilità di importare i salvataggi

Informazioni sul prodotto

Immagine di Ys IX Monstrum Nox
Ys IX Monstrum Nox
  • Sviluppatore: Falcom
  • Produttore: NIS America
  • Distributore: Plaion
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PC , PS4 , SWITCH , PS5
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 5 febbraio 2021 (PS4) - 9 luglio 2021 (PC, Switch) - 12 maggio 2023 (PS5)

I bei giochi rimangono tali anche a diversi anni dall'uscita ed indipendentemente dalle piattaforme ospiti, ed è per questo motivo che siamo qui oggi a parlarvi, per la terza volta, di Ys IX Monstrum Nox.

Originariamente pubblicato nel 2019 su PS4 e giunto in seguito anche su Switch, versioni di cui trovate le esaustive recensioni sulle nostre pagine, l'action RPG di Falcom è arrivato da qualche giorno anche su PlayStation 5 – e, non contenti di averlo sviscerato per voi in passato, siamo tornati sul gioco per verificarne la forma anche sulla bianca console del colosso giapponese.

Vediamo com'è andata e se questa è la versione console che bisognerebbe puntare, per recuperarlo.

Adol fa nove

Adol il rosso è uno dei progenitori del genere action rpg da tempo immemore, se è vero che la serie di Ys è una delle più longeve non solo nel portfolio di Falcom, ma della recente storia del medium videoludico.

Dopo uno scoppiettante ottavo capitolo, che ha alzato l'asticella qualitativa sotto molti punti di vista, Ys IX portava sulle spalle una grossa responsabilità e, sebbene ci sia piaciuto, non è stato in grande di reggere fino in fondo quel peso.

Questo port PS5 è migliorativo dal solo punto di vista tecnico: non ci sono modifiche né alle dinamiche di gioco, né ai controlli o alla narrativa.
Eppure, per mettere in pari anche l'utenza PS5 a livello narrativo, era sensato che sviluppatore e publisher proponessero una versione new gen anche di quest'ultimo capitolo, in attesa del decimo e delle prossime avventure dello scavezzacollo armato di spada, attese per il 2024.

Per i dettagli sulla parte narrativa, sui personaggi e sul gameplay non possiamo che rimandarvi alla nostra recensione di qualche anno fa della versione PS4 (giocata all'epoca su PS4 Pro): come per l'ottavo episodio, queso port PS5 è solamente migliorativo dal punto di vista tecnico, ma non include alcuna modifica né alle dinamiche di gioco, né tantomeno ai controlli o alla narrativa del prodotto.

In questa sede, come già fatto qualche mese fa con la versione Switch, ci concentreremo esclusivamente sull'aspetto tecnico e sull'effettiva convenienza di questa riedizione rispetto all'originale uscito per PS4.

Senza entrare troppo nel merito

Ci siamo già espressi (e quindi non torneremo) sulla controversa scelta del team di sviluppo di limitare la libertà di esplorazione ed il senso di scoperta rispetto al precedente capitolo, eppure dobbiamo confessare che nemmeno alla terza run su tre piattaforme differenti il combat system di Ys IX presta troppo il fianco alle critiche, ipercinetico e frenetico com'è.

 

Proprio la forza delle meccaniche base di gioco, unita al carisma di personaggi che appaiono meglio tratteggiati rispetto alla media del franchise – passato alla storia molto più per le colonne sonore e i combat system che per le storie raccontate – riescono a vendere bene il prodotto anche a qualche anno dalla prima pubblicazione, e in una versione che aggiunge molto poco dal punto di vista contenutistico.

Nonostante non manchino diretti concorrenti molto agguerriti nella crescente libreria di PS5, da Tales of Arise ai due Judgment, giusto per citarne altri di matrice giapponese, Ys IX rimane un titolo valido e frenetico, adatto tanto a chi ama il button mashing quanto un approccio sì rapido ma in un certo qual modo più ragionato.

Ma, come detto poc'anzi, non siamo qui a disquisire della qualità intrinseca del prodotto, quanto dell'opportunità di questa versione PS5 e di cosa davvero aggiunga rispetto a quelle che l'hanno preceduta.

Consigliato ma non a tutti

Uno degli aspetti maggiormente migliorati rispetto alle due versioni precedentemente testate, com'era d'altronde lecito attendersi, è rappresentato dalla velocità dei caricamenti, o meglio dalla loro quasi scomparsa: i viaggi rapidi adesso non sono che una quasi impercettibile dissolvenza in nero della scena che porta nel giro di un paio di secondi a quella successiva, e che sottolinea ancora una volta quanto il passaggio agli SSD abbia giovato all'attuale generazione di console.

Non abbiamo beneficiato particolarmente dell'implementazione piuttosto debole del feedback aptico di Dual Sense, che ricorda quella vista nel port di Ys VIII e non rende giustizia alle grandi potenzialità del controller di PS5, altro elemento in cui l'ammiraglia Sony surclassa la console che l'ha preceduta.

Discorso diverso per la stabilità del frame rate, che davamo per scontata vista la mole poligonale e la presentazione buona ma non certo impegnativa del titolo e che, in effetti, non delude: non abbiamo riscontrato alcun calo rispetto ai 60 fps promessi nemmeno nelle situazioni più ingarbugliate, come durante le fasi tower defense in cui lo schermo si riempie di nemici ed effetti in pochi secondi.

PS5 gestisce senza problemi il titolo Falcom e questa versione risulta, senza dubbio, la migliore in assoluto da giocare, sebbene manchino delle feature decisamente importanti, la cui assenza ci aveva già fatto storcere il naso lo scorso inverno, in occasione della pubblicazione della versione new gen dell'ottavo capitolo delle avventure di Adol Christin.

Ci riferiamo, in ordine di importanza, alla mancanza di un upgrade path, a quella di un'opzione per importare i salvataggi della versione PS4 e, sorprendentemente, anche a quella relativa alla modalità a 120 hz, apprezzata aggiunta del port precedente.

Non c'è la possibilità di avere l'upgrade PS5 gratis o con un piccolo esborso se si ha già il gioco per PS4 e manca la possibilità di importare il salvataggio.
La prima è l'assenza più incomprensibile, soprattutto alla luce del fatto che la versione PS4 aveva già goduto della pubblicazione di una patch gratuita che la portava a 60 fps, pure meno stabili rispetto a questa nativa per PS5: perché penalizzare i giocatori che hanno dato fiducia al titolo in versione old gen premiando Falcom con i loro sudati risparmi?

Non riusciamo a darci una risposta a questa domanda e non basta l'aggiunta di un filtro antialiasing per migliorare la qualità generale dell'immagine: ecco perché speravamo che aver sottolineato questa mancanza nella versione PS5 di Ys VIII potesse tornare utile alla software house nipponica per ovviare ad essa – ma, evidentemente, ci sbagliavamo.

Discorso affine anche per l'impossibilità di importare i propri save file dalla precedente run: perché togliere ai giocatori che sono già arrivati in fondo la possibilità di giocare ad un livello di difficoltà più alto mantenendo tutto ciò che avevano faticosamente sbloccato durante la loro prima partita? Ai posteri l'ardua sentenza.

Ci risulta difficile imputare alla maggior complessità visiva del titolo (rispetto al predecessore diretto, quantomeno) la scelta di non offrire una modalità a 120 hz (e 1080p) all'utenza PS5 com'era successo qualche mese fa.

Delle tre fin qui evidenziate, in ogni caso, questa ci sembra la mancanza meno importante, perché il numero di persone che posseggono un monitor o ancora più una televisione capace di offrire i 120hz è ancora relativamente basso, ma questa strana scelta la dice lunga sullo scarso impegno profuso per questa versione.

Non che manchino altre migliorie sparse, beninteso – da quelle riguardanti l'effetto pop-in, piuttosto evidente nella versione PS4 e qui consistentemente ridotto (anche se non sparito del tutto), alla definizione di molte texture di superficie, passando per l'illuminazione generale, migliorata tramite effetti di space reflections e non, ovviamente, tramite l'aggiunta di un'opzione per il ray tracing, che sarebbe comunque stata fuori posto in una produzione con questa direzione artistica.

Nel complesso, considerando che questa versione costa meno della controparte PS4 e contiene tutti i DLC usciti dopo il lancio (perlopiù cosmetici e di scarsa rilevanza per il gameplay, a dirla tutta), non è facile per noi consigliare i nostri lettori riguardo a quale versione preferire in caso di acquisto, ma è quello che faremo comunque, dopo attenta riflessione, nel nostro commento finale.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Tempi di caricamento quasi azzerati

  • Risoluzione e framerate al massimo

  • Un avvincente action RPG...

Contro

  • Nessun upgrade path per chi possiede già il gioco su PS4

  • Potete godere dei 60 fps anche in versione PS4, e gratuitamente

  • ... ma non il meglio che la serie ha da offrire

Commento

Nonostante il discreto lavoro svolto da Falcom e NIS America sulla versione PS5 di Ys IX Monstrum Nox, ci troviamo costretti a raccomandare ai giocatori che possedessero già la copia PS4 del gioco di "accontentarsi" della patch gratuita che porta quella a 60 fps, invece di acquistare da zero quella qui recensita.
Questo perché il publisher, inspiegabilmente e per la seconda volta dopo Ys VIII, non ha previsto alcun tipo di upgrade path per chi avesse già acquistato il gioco sula console di scorsa generazione di Sony, né permesso il trasferimento dei salvataggi, quantomeno non al momento di redigere questo articolo.
D'altronde, per quanti avessero saltato la versione PS4 e cercassero un action RPG adrenalinico e divertente, questa versione nativa per PS5 rappresenterebbe un buon affare, visto il prezzo ribassato, la presenza di tutti i DLC e le migliorie a frame rate, risoluzione e tempi di caricamento.
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