Recensione

Youropa, la recensione del puzzle game sottosopra

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a cura di Francesco Ursino

Sviluppato da frecle ApS, Youropa è un titolo che all’inizio della nostra prova ci ha lasciati piuttosto interdetti: senza alcuna spiegazione, siamo stati catapultati in uno scenario in cui Parigi, a cominciare dalla Torre Eiffel, si sgretolava davanti ai nostri occhi, lasciando nel cielo blocchi fluttuanti. Cosa può significare tutto ciò? Scopriamolo!

Per una Youropa più giustaPrendendo per buona la descrizione del gioco visibile su Steam, in Youropa controlleremo un omino di nome Youropeo, abbreviato in You. La sua è una missione mica da ridere, visto che il nostro deve scoprire la propria identità e, soprattutto, cosa è successo a Youropa, completamente distrutta. Abbiamo dovuto leggere con attenzione la descrizione del titolo su Steam perché il gioco, per una scelta che non ci ha trovato del tutto d’accordo, non fornirà alcuna spiegazione all’inizio della partita. Ci ritroveremo subito nei panni di You, gettati nella mischia e con numerosi enigmi da affrontare. Proprio questa incertezza sul perché Parigi sia andata sottosopra, così come su cosa fare e come farlo, ci ha un po’ infastidito. La mancanza di informazioni, inoltre, ci ha bloccato per parecchio tempo durante uno dei livelli iniziali, proprio perché non avevamo capito cosa dovessimo fare. Dopo essere andati avanti per un po’ di stage, in ogni caso, abbiamo compreso che in buona sostanza Youropa è un puzzle game tridimensionale che basa i suoi enigmi sul cambiamento di prospettiva. Il nostro You, infatti, è provvisto di ventose al posto dei piedi, motivo per il quale è possibile attraversare superfici curve e cambiare totalmente i riferimenti spaziali del livello. Il titolo è organizzato in stage spesso legati tra di loro e divisi in aree. Ciò significa che per superare un enigma particolarmente complesso sarà necessario esplorare due o più livelli, superare gli ostacoli proposti in queste sequenze e poi tornare indietro ad affrontare la sfida originaria. Spiegato in questo modo sembra piuttosto complesso ma, in fondo, non è proprio così: possiamo dire, infatti, che Youropa è un gioco di difficoltà media, completabile in meno di una decina di ore. La longevità, in ogni caso, può aumentare se si sceglie di collezionare le varie audiocassette e di colorare i graffiti sparsi per i livelli. Prima di passare all’analisi del gameplay, dobbiamo sottolineare la presenza dell’editor, che permette di creare stage personalizzati. L’utilizzo forse non è molto intuitivo, specie con il pad, ma i giocatori con un po’ di pazienza sapranno sicuramente tirar fuori qualcosa di interessante.

L’omino va su, l’omino va giù, l’omino va…Se quello che prima era giù ora è su, vuol dire anche che si può cadere facilmente: in Youropa, infatti, il cambiamento di prospettiva permette di esplorare i livelli in differenti modi. Quello che prima era il pavimento che stavamo calpestando ora diventa, ad esempio, una parete laterale, mentre la piattaforma che era sopra la nostra testa può diventare un appiglio su cui fare affidamento. Considerato che tutti i livelli sono sospesi in aria, ciò vuol dire che il cambiamento di orientamento può far cadere You nel vuoto, costringendo a ricominciare lo stage dall’inizio. Non si tratta di un gran problema: la morte, in Youropa, è un concetto piuttosto relativo. A ogni nostro fallimento, infatti, il nostro omino perderà del colore, tingendosi di bianco. Dopo cinque stop, il gioco farà comparire la classica schermata game over, che però non avrà praticamente alcun effetto. Si potrà ricominciare subito ad affrontare il livello che si stava superando, mantenendo peraltro i progressi conseguiti, come le piattaforme sbloccate o i blocchi già mossi. Parliamo di blocchi perché, con il passare dei livelli, il gioco ci chiamerà a superare enigmi basati sull’interazione con gli oggetti, ma anche sul confronto con nemici ed elementi pericolosi. Per un qualche motivo, infatti, l’acqua è fatale per You, così come i cani e i mostriciattoli che non mancheranno di infestare qualche livello. Proseguendo in stage che spesso sembrano essere opere di Escher, si entrerà in possesso di “poteri” supplementari, che in sostanza costituiscono azioni elementari di molti platform. Con il passare degli stage, infatti, impareremo a impugnare e calciare oggetti, così come a saltare. Youropa è un platform di un certo interesse anche perché costringe i giocatori a pensare in maniera originale e a rimanere attenti. Il segreto, infatti, è non perdere il filo del discorso: i varchi di ogni livello sono collegati tra di loro attraverso dei cavi che, nel momento in cui si supera la sfida proposta da ogni stage, si illuminano. Seguendo il corso di questi cavi siamo stati spesso in grado di risolvere enigmi difficili o, quantomeno, di capire dove andare. Il disorientamento, infatti, sarà compagno fedele del giocatore di Youropa, visto che il cambiamento di prospettiva stravolgerà completamente i punti di riferimento visivi. Dobbiamo dire che, in alcune occasioni, questo continuo scombussolamento delle coordinate ci ha messo un po’ in difficoltà, e in qualche caso ci siamo ritrovati dispersi nel vuoto dopo un passaggio di prospettiva particolarmente veloce.

Il mal di testa è dietro l’angoloYouropa è quindi un platform che ha qualcosa da dire, ma non è esente da difetti. Detto della mancanza di spiegazioni e istruzioni, così come del ruolo scarsamente importante del game over, ci sono altre imperfezioni sparse. Il sistema di controllo, ad esempio, mostra il fianco ad alcune critiche, specie nel momento in cui bisogna indirizzare You prima o durante un salto, ma anche quando è necessario calciare oggetti vari. Si tratta di difetti fastidiosi anche perché, di tanto in tanto, il gioco ci metterà davanti a sequenze dove il tempismo e la precisione nei movimenti saranno la chiave per avere successo. A questo proposito, dobbiamo dire che il sistema di controllo più adatto al gioco sembra essere il pad, anche se mouse e tastiera possono essere impiegati con efficacia. Continuando a parlare del lato tecnico, l’aspetto grafico di Youropa è sicuramente positivo: i livelli non sono troppo estesi ma comunque piuttosto originali dal punto di vista del level design. Il fattore di maggior peculiarità è dato sicuramente dall’estetica di You: il suo aspetto, infatti, è totalmente personalizzabile una volta raggiunte le speciali postazioni di verniciatura. È possibile modificare qualsiasi dettaglio, dalla forma degli occhi al colore della pelle. Confessiamo di aver speso fin troppo tempo a giocherellare con le opzioni, e dobbiamo dire che si tratta di un’idea veramente carina e ben realizzata. Il sonoro, invece, non è così brillante: gli effetti sonori sono dimenticabili, mentre le musiche di sottofondo accompagnano sufficientemente l’azione senza però rimanere impresse nella mente.

+ Gameplay vario e basato sui cambiamenti di prospettiva

+ Personalizzare l’aspetto di You è molto divertente

+ Il livello di difficoltà è piacevole

– Sarebbe necessaria qualche spiegazione in più su narrativa e gameplay a inizio partita

– Sistema di controllo non sempre preciso in alcuni frangenti

7.5

Youropa è un puzzle game che mischia elementi tipici dei platform, scombussolando il tutto con cambiamenti di prospettiva, enigmi incentrati sull’interazione con gli oggetti e sequenze tutte basate sul tempismo. In un titolo che spesso brilla per alcune trovate originali, come la personalizzazione del personaggio e il gameplay fondato sul continuo rimescolarsi dei riferimenti spaziali, sono presenti però alcuni difetti un po’ fastidiosi. La mancanza di informazioni su narrativa e dinamiche di gioco a inizio partita ci ha infastidito, così il sistema di controllo a volte impreciso.

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7.5

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