Immagine di Under Night In-Birth II Sys: Celes | Recensione - Un picchiaduro arrivato nel momento sbagliato
Recensione

Under Night In-Birth II Sys: Celes | Recensione - Un picchiaduro arrivato nel momento sbagliato

French Bread, in collaborazione con Arc System Works, torna con il secondo capitolo della sua saga di picchiaduro in 2D.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

In sintesi

  • Le modalità presenti sono troppo classiche.
  • Il combat system è molto vario e divertente, ma non facile da apprendere.
  • Un buon roster di personaggi presente.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Under Night In-Birth II Sys: Celes
Under Night In-Birth II Sys: Celes
  • Sviluppatore: French-Bread, Arc System Works
  • Produttore: Arc System Works
  • Distributore: Arc System Works
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PC , PS4 , PS5 , SWITCH
  • Generi: Picchiaduro
  • Data di uscita: 25 gennaio 2024

Questo inizio 2024 si può considerare una naturale estensione dello scorso incredibile anno, per quanto riguarda il genere dei picchiaduro. Proprio a fine gennaio è uscito il magnifico Tekken 8, che abbiamo trovato eccellente sotto ogni punto di vista, come spiegato nella nostra recensione.

Ma Tekken è solo l’ultimo dei grandi nomi arrivati, tra i quali bisogna inserire anche Street Fighter 6, Mortal Kombat 1 e Granblue Fantasy Versus: Rising. Eppure, lo stesso giorno dell’uscita di Tekken 8, è arrivato un altro picchiaduro: Under Night In-Birth II Sys:Celes.

Il titolo è sviluppato da French Bread, nati come team indie nella scena giapponese dei picchiaduro bidimensionali con Melty Blood e ormai diventati veterani dopo tanti anni di esperienza nel genere. Se Melty Blood si affidava alla fama della visual novel Tsukihime di Type-Moon per pubblicizzarsi, con Under Night In-Birth il team ha deciso di fare qualcosa di unicamente suo, sia come combat system che come universo narrativo. Il primo capitolo di questa nuova saga arrivò nel 2012 e da allora fu aggiornato e riproposto in varie versioni, l’ultima delle quali è uscita nel 2020 (qui la nostra recensione), con un discreto successo tra gli appassionati.

Adesso, dopo tutti questi anni, French Bread ha deciso di dare un vero e proprio secondo capitolo alla saga di Under Night In-Birth e lo fa con il supporto di altri maestri del picchiaduro, ossia Arc System Works, che qui intervengono nel ruolo di publisher.

Lascia però molto perplessi la scelta di aver fatto uscire il titolo proprio nello stesso giorno di Tekken 8, soprattutto considerando la fama mondiale che il fighting game in tre dimensioni di Bandai Namco ha sempre avuto per questo genere. Una scelta quasi suicida, che rischia di affossare sul nascere la creazione di una community di appassionati intorno a questo gioco.

Un’offerta di modalità d’altri tempi

Dopo il filmato d’apertura un po’ in stile anime, Under Night In-Birth II Sys: Celes (che potete trovare su Amazon) si presenta come un picchiaduro molto vecchia scuola. Le modalità presenti sono quelle classiche dei fighting game di una volta, tra Arcade, Time Attack, Survival e, ovviamente, anche l’online e l’allenamento.

La modalità Allenamento ha anche un tutorial molto elaborato, che insegna ai giocatori le basi del gioco in diverse lezioni interattive. Questo è ben strutturato, dato che parte da come si muove un personaggio fino ad arrivare, nelle ultime lezioni, a spiegare anche concetti avanzati, come vantaggi e svantaggi di frame nelle mosse.

Il tutorial però è praticamente uguale a quello dello scorso capitolo, con qualche aggiunta extra per le nuove meccaniche di questo gioco. È sicuramente funzionale, ma si sente che è un po’ superato come concezione rispetto agli ottimi tutorial e modalità Allenamento di titoli come Street Fighter 6 e Tekken 8.  

C’è poi anche la modalità Missione, che insegnerà ai giocatori sia le strategie migliori che le combo per ogni personaggio, cosa che aiuta molto a capire meglio come usare il proprio combattente preferito.

Per il resto, deludente la mancanza di uno Story Mode, specialmente perché questo capitolo è stato promosso come la conclusione della storia della Notte Vuota, la trama principale del gioco – in cui, in poche parole, individui dotati di poteri speciali, chiamati In-Birth, si scontrano per ottenere un potere ancora maggiore.

Nel precedente capitolo era presente un Chronicles Mode che, seppur fosse in pratica una visual novel senza nessun combattimento, poteva essere interessante per chi ama questo genere di storie, dato che il titolo di French Bread ha una lore anche abbastanza complessa.

Qui sarà sufficiente completare i dieci scontri dell’Arcade per raggiungere il finale di ognuno dei 24 personaggi presenti, saltando anche dei pezzi di storia poco chiari, anche per chi aveva visto tutto il Chronicles Mode del precedente titolo. La cosa fa pensare che anche stavolta French Bread voglia aggiornare il gioco con nuove versioni ogni tot anni, come aveva fatto con le mille versioni dell’Under Night In-Birth originale.

Le altre modalità – come detto Survival, battaglia a punti e Time Attack – sono ormai venute a nausea a chi gioca da molto tempo ai picchiaduro e, tolte queste, rimarrà principalmente l’online, anch’esso con un’impostazione molto classica.

Sarà infatti possibile sia affrontare scontri veloci o classificati che creare una stanza dove invitare altri giocatori. Quindi, stavolta, niente arcade virtuali. Almeno, questo Under Night In-Birth II utilizza il rollback netcode, con dei risultati piuttosto buoni: non abbiamo mai avuto grossi problemi nelle sfide online, anche se qualche calo di frame lo abbiamo notato, specialmente contro alcuni giocatori d'oltreoceano, ma senza che questo rendesse mai le partite ingiocabili.

Segnaliamo la presenza di una modalità Replay che permette di prendere il comando di un personaggio nel bel mezzo dell’azione, proprio come avviene in Tekken 8 – senza però le stesse finezze e i consigli tattici presenti nel titolo di Bandai Namco.

A livello grafico, Under Night In-Birth II offre dei personaggi in due dimensioni molto ben fatti, anche se la pixel art sente il peso degli anni, dato che i modelli sono a grandi linee gli stessi nati nel 2012 con il gioco originale.

Nonostante questo, grazie sia a un ottimo character design che a delle animazioni molto ben costruite, il titolo è discreto da guardare in azione.

Un combat system vario e appagante, ma non per tutti

Diciamolo subito: Under Night In-Birth II Sys: Celes (potete trovarlo su Amazon) è un picchiaduro a cui sembra non interessare apportare semplificazioni al sistema per allargare il suo pubblico. Sì, come detto c’è un tutorial molto esaustivo che spiega ogni meccanica, ma molte di queste sono fantascienza per un neofita. Ogni personaggio ha poi una autocombo associata all’attacco leggero, che da sola può però fare ben poco contro chi sa giocare veramente.

Eppure, il combat system del titolo è nella sua complessità molto vario e ben fatto. Se venite da giochi come Blazblue o Guilty Gear ritroverete un sistema familiare, grazie al sistema di combo denominato Passing Link, che permette di unire in una combo attacchi leggeri, medi e pesanti in qualsiasi ordine, con l’unica regola di non poter inserire due comandi uguali in una stringa di colpi. Viene da sé che il gioco, a livello di combo, offre una grande libertà di sperimentazione.

La meccanica unica di Under Night In-Birth è però legata alla Barra GRD. Questa è posta al centro dello schermo ed è condivisa dai due sfidanti: in linea generale, ogni azione offensiva concorre a riempirla e pressare l’avversario facendolo stare in difesa permette di avere un vantaggio sul riempimento.

Ogni 14 secondi, infatti, si attiva l’effetto Vorpal che va a chi ha più “rombi” ossia le 12 tacche in cui questa è divisa. Lo stato Vorpal aumenta i danni inflitti e permette anche di attivare nuove meccaniche, come il Chain Shift, che consente di convertire alcuni rombi in punti della barra Exs, ossia quella per fare le mosse speciali più potenti. Esistono poi anche mosse che utilizzano direttamente questi rombi e in stato Vorpal ne consumano meno.

Under Night In-Birth II aggiunge a questa meccanica anche una nuova modalità, chiamata Vorpal Celestiale, che si attiva quando si hanno almeno sei rombi dalla propria parte. In questo stato il nostro personaggio sarà ancora più forte e pericoloso.

Ci sono poi molte altre meccaniche che rendono il sistema complesso e affascinante allo stesso tempo: difendersi con lo Scudo energetico permette di accumulare rombi della barra GRD più facilmente, ma se si subisce una presa mentre lo si usa viene annullata per alcuni secondi la possibilità di usare la barra GRD.

Torna anche lo stato di Veil Off, attivabile con almeno il 100% della barra Exs, che consente di avere un bonus ai danni e di poter usare più mosse speciali del normale nel lasso di tempo in cui questo stato è attivo.

Insomma, il combat system di Under Night In-Birth II Sys: Celes è complesso, ma appagante, se si riesce a utilizzarlo al meglio, e gli scontri risultano essere molto frenetici e spettacolari da vedere. Anche se non si impara ogni meccanica a menadito, il titolo riesce comunque a essere un picchiaduro molto godibile e, una volta imparate le mosse di base di un personaggio, ci si diverte facilmente, soprattutto online.

Per quanto riguarda i personaggi, questa nuova incarnazione della serie aggiunge in totale tre nuovi volti, portando a 24 il roster del gioco. Questi nuovi volti sono: Kaguya, una combattente molto abile appartenente all’organizzazione Licht Kreis e che utilizza due pistole in battaglia  cosa che la rende forte sia nel combattimento ravvicinato che a distanza; Tsurugi è invece uno studente coetaneo del protagonista Hyde, che ha come arma un enorme scudo che lo rende un personaggio molto difensivo e basato sui contrattacchi.

Infine abbiamo Kuon, il boss finale del gioco, dai poteri superiori a quelli di tutti gli altri, essendo lui un Re-Birth che vuole annientare il mondo. Combatte utilizzando delle spade fluttuanti che lo rendono pericoloso a ogni distanza.

Voto Recensione di Under Night In-Birth II Sys: Celes | Recensione


7.5

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Un roster ampio e molto vario

  • Un buon rollback netcode

  • Combat system molto complesso e appagante una volta imparate le basi...

Contro

  • ... ma non di facile accesso per i neofiti

  • Poche modalità e tutte che sanno troppo di già visto

  • Un picchiaduro forse troppo vecchia scuola

  • Farlo uscire contemporaneamente a Tekken 8 è una scelta penalizzante e incomprensibile

Commento

Under Night In-Birth II Sys: Celes è un picchiaduro molto competente, il cui difetto principale è quello di non aver voluto cambiare per stare al passo coi tempi, come molti altri titoli hanno invece fatto con risultati spesso eccellenti. La sua struttura, soprattutto per quanto riguarda le modalità che lo compongono, è vecchia e superata e a salvarlo resta solo un ottimo combat system, che farà la gioia degli appassionati dei cosiddetti anime fighter nello stile delle produzioni di Arc System Works. 
Il titolo non desidera però sacrificare la complessità del suo combat system per aprirsi il più possibile ai neofiti del genere – come altri, ancora una volta, hanno fatto: scelta rispettabile, che lo rende un'opera dedicata soprattutto a una nicchia di giocatori già pratici di picchiaduro. Questo non vuol dire però che sia un titolo impossibile da giocare per i non esperti, anche grazie a un ottimo tutorial che spiega ogni meccanica nel dettaglio. 
Uno dei grossi problemi del gioco è stata però la finestra di lancio, perché, per quanto il gioco possa essere di nicchia e dedicato a un pubblico specifico, è inspiegabile scegliere di uscire insieme a Tekken 8 e sperare di non essere messo in ombra da questo gigante del medesimo genere, che ha fagocitato l'attenzione, il tempo e gli investimenti degli appassionati. Sarebbe bastato rinviare l'uscita di un mese o anche due per rendere il gioco più appetibile al pubblico sempre crescente dei picchiaduro, per dare a Under Night In-Birth II Sys: Celes una partenza migliore e almeno qualche attenzione.
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