Under: Depths of Fear | Recensione - Orrori annegati
Under: Depths of Fear parte da una buona idea di base, ma si ferma subito e si spegne in appena due ore piuttosto fiacche. Ve lo raccontiamo nella nostra recensione.
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Globiss Interactive
- Produttore: Rogue Games
- Distributore: Gamera Game
- Piattaforme: PC
- Generi: Survival Horror
- Data di uscita: 26 ottobre 2020
Proporre novità in un genere inflazionato e vittima di sin troppi cliché sta diventando davvero molto complicato; e al di là di eccellenti esempi di virtuosismo narrativo come Amnesia: Rebirth e pochissimi altri esponenti horror, è innegabile la grande somiglianza che intercorre tra molti titoli. Dal sottobosco indie arrivano spesso le migliori novità, le più ardite sperimentazioni e, più in generale, i prodotti che riescono davvero a insinuarsi nel mercato proponendosi come concentrati di idee innovative.
Succede anche con le storie, con trame articolate che puntano a tratteggiare gl'inganni della psiche o a mettere in risalto orrori ben diversi da quelli fatti solo di mostruosità pronte a darvi la caccia a ogni angolo degli scenari. Under: Depths of Fear vuole essere uno di questi esperimenti, senza tuttavia abbandonare la traccia tipica degli horror in cui si è disarmati e bisogna nascondersi dalle minacce. Basterà una buona idea a sostenere un progetto così a basso budget?
Under: Depths of Fear, la storia
Under: Depths of Fear vi mette nei panni di Alexander Dockter, un veterano della prima guerra mondiale sopravvissuto a degli orrori che continuano a tormentare la sua mente. Siamo nell'agosto del 1917, la Grande Guerra continua a esserci da ben tre anni in tutta l'Europa e ha già mietuto ben dieci milioni di vittime. L'aspettativa di vita di un soldato in trincea è di sole sei settimane, ma Alexander non si trova più lì. È adesso su un transatlantico che sta per affondare nel bel mezzo del Mare Celtico, così come la sua anima in procinto di annegare nel rimorso.
Non sappiamo perché la nave stia per essere inghiottita per sempre, né se quell'evento stia accadendo davvero nel presente: Alexander apre gli occhi a fatica e si sposta su una carrozzina, poi d'improvviso si rimette in piedi, si guarda attorno e si ritrova completamente da solo, a vagare tra la cambusa, i corridoi in penombra e gli alloggi abbandonati. Mentre cerca una via di fuga, qualcosa sembra muoversi nel buio: una sagoma umana dal corpo oblungo, con un cappellaccio che gli copre il volto per metà, che si sporge dagli angoli appoggiando le sue mani dalle lunghe dita sulla ferraglia fredda di quella vecchia nave che è una trappola di metallo.
Under: Depths of Fear parte da questa premessa e racconta la sua storia attraverso pochi file di testo che delineano un contesto piuttosto chiaro, mentre dai grammofoni sparsi lungo le stanze del transatlantico si odono delle voci inquietanti. Una, in particolare, è profonda e ad alto volume, attufata, accusatoria. Sembra quella di Alexander, che pare quasi rivivere un dramma nella sua mente, ma scopriamo subito che si tratta di un suo compagno di trincea che non riesce a non condannare le malefatte che il protagonista ha compiuto durante la guerra.
Cosa è accaduto mentre il conflitto infuriava? Ed è successo davvero qualcosa di grave o Alex sta cadendo vittima di un mostro della memoria che lo sta pian piano divorando? Under: Depths of Fear sembra poter costruire una grande storia e crea una base di buon livello, ma non riesce a fornire uno sviluppo della trama degno di nota, mettendo in risalto tutte le mancanze della produzione.
Di certo il giocatore avrà ben chiari i motivi per cui quella figura terrorizzante gli dà la caccia, ma una volta giunto ai titoli di coda (in appena due ore), non potrà far altro che rimanere con l'amaro in bocca, consapevole del fatto che una buonissima occasione è stata di fatto sprecata. Under: Depths of Fear è frutto di una buona idea che si spegne rapidamente, come un'intenzione che non si realizza, come un'iniziativa che va a sbattere sul muro della concretezza. Si potrebbe allora pensare che dal punto di vista del gameplay possa andare meglio, che in qualche modo si tratti di un buon prodotto che fa il suo dovere da titolo horror, benché sia per forza di cose con le armi spuntate. E invece, anche da questo fronte non arrivano buone notizie.
Gameplay
In Under: Depths of Fear sarete completamente disarmati. Per la maggior parte del tempo dovrete semplicemente esplorare gli ambienti di gioco e trovare la via per poter avanzare ai piani alti, mentre l'acqua s'insinua pericolosamente nel transatlantico e v'induce ad agire rapidamente. La conduzione di gioco è davvero semplicistica, con chiavi da reperire al fine di aprire delle porte, e lucchetti con una sola cifra che sbloccano dei cancelli.
L'interazione è invece minimale e al di là di raccogliere i pochi oggetti lungo gli scenari, non potrete davvero fare nient'altro. Capiterà di avere tra le mani una pistola, in alcuni frangenti, ma curiosamente non può essere usata per gli scopi che più gli si confanno: serve infatti per sparare ad altri lucchetti privi di combinazione e mai a difendersi dalla minaccia che vi bracca.
Ciò succede semplicemente per due motivi: il primo è legato alla precisa intenzione di lasciare nel dubbio il giocatore (si tratta a tutti gli effetti di una presenza corporea? È una proiezione mentale?), il secondo dipende dal fatto che il gioco prevede solo la fuga o la possibilità di accovacciarsi sotto un riparo che taglia la linea visiva del nemico.
Va detto, oltretutto, che le sortite dell'avversario sono tutt'altro che frequenti. Capiterà che manifesti la sua presenza quando le luci vanno via o quando una musica incalzerà, sempre in determinanti momenti previsti e mai con la casualità dettata da elementi randomici. Quando la figura terrorizzante entrerà in contatto con voi, la morte sarà subitanea e dovrete semplicemente ricominciare la sezione, come succede in gran parte degli horror indipendenti di questo genere.
Il sistema di gioco implementato è estremamente elementare e non prevede articolate sezioni di fuga, ma solo azioni semplici come uscire da una stanza ed entrare in un'altra per farla franca. Under: Depths of Fear non mette dunque alle corde il giocatore proponendogli una vera sfida, ma ha come unico obiettivo la creazione di un'atmosfera in grado di suggestionare. Ci riesce? Non proprio, perché dopo pochi minuti comprenderete che il pericolo è pressoché nullo e, di conseguenza, il senso di tensione scemerà rapidamente.
Oltre all'eccessiva semplicità della conduzione di gioco, che presenta una struttura degli scenari molto scolastica e con nessun guizzo creativo in grado di colpire o catturare la curiosità, Under: Depths of Fear lascia a desiderare anche dal punto di vista tecnico. L'unico modello (quello del nemico) è convincente in parte solo quando lo scorgerete dalla distanza, ma quando vi seguirà e potrete intuirne le fattezze e le movenze, vi apparirà come poco più di un fantoccio goffo e dall'incedere incerto.
Non va meglio con la modellazione degli ambienti, tutti molto scontati e con superfici che a tratti appaiono poco realistiche, quasi di pongo. C'è certamente un discreto uso delle luci per costruire l'atmosfera, assieme a certe trovate che in alcuni frangenti funzionano, ma è davvero troppo poco per tentare di salvare un titolo che rimane schiacciato dalla propria arretratezza.
Anche se confrontato con progetti dello stesso calibro, Under: Depths of Fear resta al di sotto della media, e questo è sinceramente un gran peccato, perché come già ampiamente spiegato nella recensione, l'idea di base era addirittura conturbante, per com'è stata presentata. Under: Depths of Fear non ce la fa: rimane al di sotto della sufficienza e getta alle ortiche la possibilità di proporsi come un'autentica novità nel panorama dei survival horror.
Siete amanti dei survival horror? Attraverso questo link potrete trovare una vasta selezione dei giochi più meritevoli d'attenzione.
Voto Recensione di Under: Depths of Fear - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Premessa di grande fascino...
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Discreta atmosfera
Contro
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... Che presenta uno sviluppo della storia sotto gli standard
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Brevissimo
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Design scolastico, struttura di gioco banale
Commento
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