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Total War: Three Kingdoms - A World Betrayed - Recensione

Il nuovo DLC aggiunge i due signori della guerra Lu Bu e Sun Ce, per due campagne realmente inedite

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a cura di Daniele Spelta

Redattore

Informazioni sul prodotto

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Total War: Three Kingdoms
  • Sviluppatore: Creative Assembly
  • Produttore: Sega
  • Piattaforme: PC
  • Generi: Strategico
  • Data di uscita: 23 maggio 2019

A World Betrayed è l’ultimo DLC per Total War: Three Kingdoms, un nuovo tassello che va ad arricchire l’epopea dei Tre Regni narrata da Creative Assembly e Sega. Quest’ultimo pacchetto sposta le lancette al 194 d.C – quattro anni dopo rispetto al titolo base – e mette al centro dell’attenzione Lu Bu e Sun Ce, due signori della guerra tanto lontani geograficamente quanto vicini per la loro storia personale. Entrambi vivono infatti all’ombra dei loro padri, ciascuno in modo differente. Lu Bu si è sbarazzato personalmente del suo genitore adottivo, il tiranno Dong Zhuo, ma è costretto a rifugiarsi nelle montagne del nord per sfuggire agli eserciti di Cao Cao. Nell’estremo meridionale Sun Ce è invece alle prese con una potenza in decadimento, tanto da ritrovarsi con le mani legate e vassallo di Yuan Shu.

Vi chiediamo scusa se sono bastate poche righe per gettarvi addosso nomi e figure della storia antica cinese, ma questo è Total War: Three Kingdoms e l’espansione segue la stessa traccia. Le alleanze, i patti e le guerre sono dichiarate senza soluzione di continuità, spesso a personaggi che, lo diciamo ammettendo una certa ignoranza, si assomigliano tutti quanti per nome e città occupate. A World Betrayed prende però uno spunto evidente anche dall’altro grande strategico targato Creative Assembly, vale a dire Total War: Warhammer, specie nelle sue ultime incarnazioni. Attorno ai due protagonisti sono state create delle meccaniche ad hoc, volte a narrare la loro ascesa al potere e utili a creare un perfetto intreccio tra la storia e la componente più ludica.

Andando a ripescare dal passato, si potrebbe fare un paragone tra A World Betrayed e The King and the Warlord. Per chi si ricorda, il DLC di Total War: Warhammer dedicato al Gran Capoguerra Goblin Skarsnik e a Belegar Magliodiferro costringeva il giocatore all’azione continua, penalizzando l’inattività con danni economici e con malus agli eserciti, penalità che venivano eliminate solo dopo la conquista della mitica Karak Otto Picchi. L’excursus nel mondo fantasy è il gancio che ci serve per descrivere le caratteristiche delle due nuove fazioni, con i primi turni che fanno da perfetta metafora.

Nel nord della Cina…

Lu Bu si trova infatti immediatamente davanti ad un bivio: tentare la disperata difesa di una capitale assediata dalle forze di Cao Cao, oppure cercare di resistere spostando il proprio esercito verso nord? È una corsa contro il tempo, uno slancio sostenuto da una meccanica inedita chiamata Impeto, che si attiva dopo le vittorie in battaglia e che mantiene attive le truppe anche al termine dei punti spostamento e del turno. In tal modo si possono inanellare più scontri di seguito, al prezzo di una stanchezza via via crescente ma bilanciata da altri bonus per le proprie unità e per gli altri generali.

Nelle Cronache dei Tre Regni, questo leader spietato viene descritto come un guerriero senza pari, capace di tener testa da solo ad un intero schieramento, una forza della natura che diventa inarrestabile anche durante la campagna grazie alle vittorie ottenute sui migliori guerrieri, un elenco di rivali da eliminare per ottenere ulteriori vantaggi. Purtroppo c’è un rovescio della medaglia, o meglio un contrappeso che bilancia la devastante abilità bellica della fazione. Lu Bu, senza mezzi termini, è stato un pessimo amministratore e il suo disinteresse verso la politica emerge anche in questo DLC. Continue frizioni con le città vicine, ribellioni che scoppiano nelle città possedute e una rivalità silenziosa che si instaura tra i comandanti arruolati. La sensazione è quella di proseguire turno dopo turno stando in precario equilibrio sul filo del rasoio, costretti sempre a far la guerra con il rischio di finire isolati nel complesso scacchiere della Cina di fine II secolo. Ogni turno potrebbe essere quello decisivo e separare il trionfo dalla sconfitta.

… E nell’estremo sud

Se la vita di Lu Bu – e di conseguenza la sua campagna – non è delle più facili, altrettanto si può dire del cammino di Sun Ce, costretto almeno inizialmente a sottostare agli ordini del suo signore Yuan Shu. Questi comandi, che arrivano fino alla cessione delle proprie conquiste, sono però in contrasto con l’Eredità di Wu, una lista di obiettivi indispensabili da seguire se si vuole mantenere alta la Fortuna Spericolata del comandante, un aiuto fondamentale per ricucire dalla base il proprio impero.

Queste due meccaniche sono strettamente collegate ma dirigono la nuova campagna su binari fin troppo predeterminati, impedendo al giocatore di scrivere con la propria penna il futuro di Sun Ce. Quando il contatore della Fortuna Spericolata raggiunge infatti lo zero, il signore della guerra semplicemente muore, una spada di Damocle che non ammette deviazioni dalla lista degli incarichi segnata nell’eredità di Wu.

Come sempre, meglio la strategia che la tattica

Entrambe le sfide non sono una comoda discesa verso il titolo di imperatore della Cina, ma sono dei percorsi tortuosi e ricchi di insidie, dove occorre giocare d’astuzia e destreggiarsi abilmente nel continuo evolversi delle alleanze e dei tradimenti.

Insomma, A World Betrayed esalta la profondità strategica di Total War: Three Kingdoms. Purtroppo, sul versante tattico le buone notizie sono più limitate e non vanno oltre ad una manciata di nuove unità, certamente una piacevole aggiunta – soprattutto per quel che riguarda la cavalleria pesante – che riesce a colmare solo in minima parte le lacune evidenziate per le battaglie in tempo reale.

+ Finalmente Lu Bu entra a far parte dei leader utilizzabili

+ Tasso di sfida settato verso l'alto

+ Due campagne inedite e create appositamente per i nuovi generali...

- ... Anche se quella di Sun Ce è forse troppo guidata

- Qualche unità in più non avrebbe guastato

7.7

A World Betrayed è un’interessante variazione rispetto alla campagna principale ed è pensata per i giocatori alla ricerca di una sfida degna di nota. Lu Bu e Sun Ce sono due personaggi di primo piano nella Cronaca dei Tre Regni e questa espansione rende loro il giusto tributo, andando a ricreare nel dettaglio le loro vicende attraverso delle meccaniche di gioco uniche e ben congegniate.

Voto Recensione di Total War: Three Kingdoms - Recensione


7.7

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Finalmente Lu Bu entra a far parte dei leader utilizzabili

  • Tasso di sfida settato verso l'alto

  • Due campagne inedite e create appositamente per i nuovi generali...

Contro

  • ... Anche se quella di Sun Ce è forse troppo guidata

  • Qualche unità in più non avrebbe guastato

Commento

A World Betrayed è un’interessante variazione rispetto alla campagna principale ed è pensata per i giocatori alla ricerca di una sfida degna di nota. Lu Bu e Sun Ce sono due personaggi di primo piano nella Cronaca dei Tre Regni e questa espansione rende loro il giusto tributo, andando a ricreare nel dettaglio le loro vicende attraverso delle meccaniche di gioco uniche e ben congegniate.
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