Immagine di The Thaumaturge | Recensione - Demoni nel cuore di Varsavia
Recensione

The Thaumaturge | Recensione - Demoni nel cuore di Varsavia

The Thaumaturge ci porta a Varsavia nel 1905 per raccontarci una storia dai toni mistici ma fortemente legata al clima sociale e politico dell'epoca.

Avatar

a cura di Nicolò Bicego

Redattore

In sintesi

  • Se ludicamente non brilla per idee e originalità, il contesto storico e la narrazione sono coinvolgenti e inappuntabili.
  • Grande atmosfera e consente di dare uno sguardo affascinante a Varsavia a inizio '900.
  • C'è qualche magagna tecnica ancora presente su console.

Informazioni sul prodotto

Immagine di The Thaumaturge
The Thaumaturge
  • Sviluppatore: Fool's Theory
  • Produttore: 11 bit Studios
  • Testato su: PS5
  • Piattaforme: PC , PS5 , XSX
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 4 marzo 2024 (PC) - 5 dicembre 2024 (console)

L’abitudine a vedere i videogiochi secondo un’ottica apodittica – per cui siamo di fronte alternativamente a capolavori senza tempo o a fallimenti senza possibilità di salvezza – porta spesso a dimenticare tutto quello che c’è nel mezzo, e quanto può avere da dire un gioco che pure non raggiunge vette qualitative altissime.

È questo il caso di The Thaumaturge, RPG di stampo occidentale con visuale isometrica uscito originariamente su PC all'inizio dell'anno, e ora disponibile anche su PlayStation 5 e Xbox Series X|S.

Il titolo è passato piuttosto in sordina: niente di sorprendente, perché si tratta di un gioco che non racconta niente di davvero di nuovo – e quello che mette sul piatto non viene fatto meglio rispetto ad altri che si sono cimentati con la stessa formula.

Eppure, in modo solo apparentemente paradossale, la storia raccontata dal team di Fool’s Theory merita davvero di essere ascoltata, e può rimanere molto più impressa di quanto le caratteristiche del gioco lascerebbero presupporre.

L’ombra della rivoluzione

The Thaumaturge racconta una storia ambientata nel 1905 a Varsavia, nel pieno del clima rivoluzionario che stava attraversando la Russia in quell’anno. Il protagonista del gioco è Wiktor Szulski, che sta tornando a Varsavia dopo aver ricevuto la notizia della morte del padre, avvenuta in circostanza misteriose.

La dipartita del padre non è però l’unico mistero che attraversa la vita di Wiktor. Il nostro protagonista è infatti un taumaturgo, e questo dono gli conferisce diversi poteri. Può cogliere la personalità delle persone attraverso le “impronte” che hanno lasciato sugli oggetti con cui sono entrati in contatto, ma soprattutto è in grado di vedere delle creature demoniache conosciute come Salutor e di stabilire con esse dei legami.

Il suo potere però è stato compromesso e, proprio nel tentativo di tornare nel pieno delle sue forze, Wiktor cercherà aiuto a Varsavia, innanzitutto contattando la controversa figura di Rasputin, che in questa versione fantastica ha dei connotati mistici ancora più accentuati rispetto a quelli avuti nella realtà.

Se la storia che ruota intorno a Wiktor è già interessante di per sé, forse ancora più intrigante risulta quella della seconda protagonista... Varsavia. Stiamo infatti parlando di un periodo molto complesso a livello sociale e politico: i polacchi erano ormai stanchi del giogo russo, e questo clima di tensione attraversa buona parte delle interazioni tra i personaggi.

Lo studio Fool’s Theory ha sede in Polonia, e il contatto diretto con questa terra permette loro di raccontare la storia della nazione in modo fedele e accurato – pur nel contesto di una storia inventata e ben poco “realistica”.

Oltretutto, ci permettono di vedere una Varsavia che non abbiamo modo di vedere nella realtà anche da un punto di vista fisico, visto che buona parte della città è stata poi distrutta nel corso della guerra.

Se la storia funziona, i dialoghi sono invece più altalenanti. Le conversazioni tra i personaggi sono spesso inverosimili, quasi stranianti; non aiuta il fatto che anche il doppiaggio non è sempre di alta qualità, con accenti molto marcati che spuntano in modo completamente casuale laddove non dovrebbero. Per fortuna, la storia regge comunque, ed esplorare Varsavia per scoprirne tutti gli intrecci è molto soddisfacente.

Tecnicamente parlando, non avevamo grandi aspettative per The Thaumaturge, nonostante la scelta di portarlo solamente su PlayStation 5 e Xbox Series X|S. La nostra prova si è svolta sull’ammiraglia di casa Sony (la trovate su Amazon), ma il gioco può tranquillamente essere considerato come un titolo a medio budget della scorsa generazione.

Il gioco permette di scoprire una Varsavia poi andata in buona parte distrutta nel corso della guerra.
Esteticamente presenta una buona direzione artistica, ma i modelli dei personaggi e delle ambientazioni risentono sicuramente del budget limitato a disposizione degli sviluppatori.

Sono presenti anche alcune magagne tecniche – tra cui numerosi rallentamenti e qualche sporadico bug. Per fortuna, questi problemi sono stati limati grazie ai mesi di sviluppo in più concessi alla versione per console, dunque la situazione è molto migliorata rispetto al lancio iniziale su PC.

Buona la colonna sonora, ricca di tracce ambientali in grado di portarci nel freddo clima di Varsavia, sottolineando al contempo le tonalità misteriose del racconto messo in piedi dagli sviluppatori.

Investigazioni e combattimenti

Parlando del gameplay, The Thaumaturge si divide in modo piuttosto netto tra due componenti. La prima, e sicuramente quella predominante, è la componente investigativa. Nei panni di Wiktor, vi troverete a navigare diverse location alla ricerca di indizi da raccogliere, interagendo con personaggi ed oggetti dell’ambientazione.

I poteri di Wiktor gli consentono di cogliere le tracce lasciate dalle persone sugli oggetti con cui sono venuti in contatto, permettendogli anche di intuire frammenti della loro personalità. Raccogliendo questi e altri indizi, il nostro protagonista può formare delle conclusioni, che permettono di avanzare nelle varie quest e di sbloccare nuovi elementi di dialogo.

A tal proposito, il gioco è ricco di missioni secondarie e viene lasciata molta libertà al giocatore su quanto e come esplorare. Anche i dialoghi giocano un ruolo importante, in tal senso: selezionando alcune opzioni, veniamo avvisati del fatto che quel personaggio ricorderà ciò che abbiamo detto, ma il legame tra azione e conseguenza non è così intuitivo.

In questo senso, il gioco riesce a dare una scelta davvero completa: non c’è una pressione a seguire una linea di condotta “buona” o “cattiva”. Ci sono semplicemente scelte e conseguenze, e non sempre il connubio tra le due è prevedibile.

La seconda componente è rappresentata dai combattimenti. Sebbene spesso siano evitabili attraverso il dialogo, ci sono situazioni in cui Wiktor sarà costretto a venire alle mani.

Il battle system funziona a turni, con ogni mossa che richiede un determinato tempo per essere eseguita. Dato che Wiktor sarà sempre in minoranza, dovrete pianificare bene la vostra strategia, perché alla difficoltà standard basta qualche distrazione per finire sconfitti.

Inizialmente, Wiktor avrà a disposizione solamente un attacco rapido e un attacco caricato, più lento ma anche più efficace. Successivamente, potrete sbloccare altre abilità – e soprattutto contare anche sui Salutor.

Ogni Salutor presenta delle abilità uniche, e possono essere cambiati nel corso della battaglia senza perdere un turno; ci ha ricordato un po’ quanto siamo abituati a vedere nella serie Persona, con la differenza che qui il Salutor agisce come personaggio a sé stante rispetto a Wiktor.

Come dicevamo, i combattimenti sono quasi sempre evitabili, ma nonostante questo il sistema è molto funzionale nella sua semplicità. Sia i combattimenti che le investigazioni donano punti abilità per espandere le conoscenze e le capacità di Wiktor, dando un buon senso di progressione nel corso dell’avventura.

Le meccaniche investigative possono sfociare in scontri che si giocano mediante combattimenti a turni.
Tornando a quello che dicevamo in apertura, le due componenti di The Thaumaturge non presentano niente di particolarmente nuovo, né un’esecuzione qualitativamente superiore a chi si è approcciato a questo genere in precedenza. Sia le fasi investigative che i combattimenti sono curati, certo, ma non c’è qualcosa che differenzi quest’avventura da molte altre, almeno guardando alla sua struttura di base.

Eppure, siamo rimasti molto più affascinati dalla storia di Wiktor di quanto ci saremmo aspettati all’inizio. In favore di The Thamaturge giocano infatti il suo setting e la sua atmosfera, che riescono a coinvolgere il giocatore nell’avventura dall’inizio alla fine.

Questo porta a chiudere più facilmente un occhio sui suoi difetti, che pesano molto meno. È una delle tante dimostrazioni che un gioco non deve necessariamente essere un capolavoro per avere qualcosa da dire.

Voto Recensione di The Thaumaturge | Recensione


7.2

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Storia e setting molto intriganti.

  • Sistema investigativo soddisfacente.

  • Combattimento semplice ma efficace.

Contro

  • Numerose magagne tecniche.

  • Non fa niente di nuovo o di migliore rispetto a tanti altri titoli.

Commento

The Thaumaturge è la perfetta dimostrazione che anche un gioco semplicemente discreto può avere molto da dire. Questo RPG dalla forte componente investigativa non porta nulla di nuovo sul piatto e non eccelle rispetto ad altri illustri predecessori, ma ci racconta una storia appassionante ed intrigante, forte anche di un setting fortemente caratterizzato dal suo contesto sociale e politico. Una piacevole sorpresa che rischia però di passare inosservata – e sarebbe un vero peccato.
Leggi altri articoli