The Suicide of Rachel Foster, il silenzio dell'innocente - Recensione
The Suicide of Rachel Foster è un thriller d'autore che tratta tematiche delicate come il suicidio e l'amore di un adulto per una minorenne. Ve lo raccontiamo nella nostra recensione.
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a cura di Domenico Musicò
Deputy Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: ONE-O-ONE Games
- Produttore: Daedalic Entertainment
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE
- Generi: Avventura grafica
- Data di uscita: 19 febbraio 2020
Sul solco di Gone Home e i suoi epigoni, The Suicide of Rachel Foster danza leggiadro con una storia di amore e morte, gelosia e tradimento, empietà e debolezze umane; e memore delle più grandi tragedie narrate nelle altre opere del genere, tenta di proporsi come pioniere per tematiche ancora considerate tabù nel medium di riferimento. Il suicidio e l’amore di un uomo adulto verso una minorenne, le dinamiche familiari tossiche, le solitudini che sfociano in manie, segreti taciuti che vengono a galla e gettano luci inquietanti su anime corrotte da pensieri e atti reprobi: The Suicide of Rachel Foster parla di tutto questo, dipingendo normalità che si sgretolano e consuetudini che si ribellano alle convenzioni, sacrificando una vita innocente sull’altare di un sodalizio di coppia ormai disgregato.
Segreti di famiglia
The Suicide of Rachel Foster si apre con la lettura delle ultime memorie della madre di Nicole, la giovane protagonista che ha ereditato l’albergo di famiglia dopo la morte del padre, reo di aver intrapreso una relazione extraconiugale con una ragazza di sedici anni. Rimasta incinta e apparentemente morta suicida con la sua creatura in grembo dopo un lancio nel vuoto di trenta metri, Rachel Foster ha di fatto diviso per sempre una famiglia. L’ultima volontà della madre di Nicole, come esplicitato nella missiva, è quella di vendere l’albergo e risarcire in qualche modo i genitori della giovane vittima.
Nicole si reca dunque nella contea di Lewis and Clark, nel Montana, a controllare le condizioni dell’edificio e trovare un accordo col suo avvocato. Una volta giunta sul posto, le condizioni già avverse del meteo diventano disperate: una tempesta di neve la blocca nell’albergo e Nicole si ritrova a vagare per le stanze isolate e fatiscenti che da bambina l’avevano ospitata. Il suo unico interlocutore è Irving, un uomo che si presenta come agente della FEMA (ente federale per la gestione delle emergenze) e la contatta attraverso uno dei primi telefoni radio mai costruiti.
Siamo nel ’93, nel gelido abbraccio dell’inverno del Montana, in una zona isolata dal mondo civile e con uno sconosciuto che le dà indicazioni su come agire.
+ Thriller maturo e con pochissimi punti deboli nella scrittura
+ Ottima interpretazione degli attori
- Sin troppo asciutto a livello di gameplay
8.3
Gli italiani 101% firmano uno splendido thriller, maturo e in grado di trattare con disinvoltura temi delicati. Lo fanno dosando con grande attenzione dettagli espliciti e altri più nascosti, punteggiando la storia con una buona narrazione ambientale che dice più di quanto si possa intuire di primo acchito. Una volta rimessi a posto tutti i pezzi del puzzle, non potrete fare a meno di rimuginare su quanto importanti fossero dei dettagli che avevate sempre avuto sott’occhio e a cui non avevate mai fatto davvero caso. The Suicide of Rachel Foster non racconta solo il dramma di una ragazza che aveva creduto ciecamente all’amore, ma anche le terribili conseguenze che devastano per sempre due famiglie.
Voto Recensione di The Suicide of Rachel Foster - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Grandissima atmosfera
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Thriller maturo e con pochissimi punti deboli nella scrittura
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Ottima interpretazione degli attori
Contro
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Avventura breve, che cede anche il fianco al backtracking pretestuoso
-
Sin troppo asciutto a livello di gameplay
Commento
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