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Thalassa: Edge of the Abyss | Recensione - Mare nero profondo

Thalassa: Edge of the Abyss è solo uno dei tanti walking simulator che affollano il mercato, con davvero pochi spunti per poter emergere: la recensione.

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

In sintesi

  • Walking simulator sin troppo classico.
  • Buona storia, con approfondimenti psicologici sui personaggi.
  • Gameplay noioso e lento.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Thalassa: Edge of the Abyss
Thalassa: Edge of the Abyss
  • Sviluppatore: Sarepta Studio
  • Produttore: Team17
  • Distributore: Team17
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC
  • Generi: Avventura
  • Data di uscita: 1 agosto 2024

Thalassa: Edge of the Abyss deve fare i conti con la sua struttura e con la conduzione di gioco decisa a monte da Sarepta Studio, piccolo team di sviluppo norvegese con all'attivo altri due progetti.

Arrivare oggi sul mercato con un walking simulator che più classico non si può è in effetti un problema non da poco, in particolar modo se il budget non permette di puntare a livelli decisamente più alti.

Intendiamoci, non c'è nulla di sbagliato in questo, ma emergere in un sotto-genere che conta una quantità mostruosa di giochi-clone è di una difficoltà elevatissima.

Soprattutto se la proposta non comprende importanti variazioni sul tema o novità che possano destare la curiosità di giocatori sempre più esigenti e pronti al rimbrotto facile.

Thalassa: Edge of the Abyss, in fondo al mar

Dopo My Child Lesensborn, il loro gioco precedente che vi lasciava vivere nei panni di bambini nati durante la guerra, Thalassa: Edge of the Abyss mette in scena un dramma psicologico ambientato in fondo al mare.

Lo scopo del giocatore è quello di ricostruire gradualmente ciò che è davvero accaduto alla nave e all'equipaggio, trovatisi tra le profondità oceaniche dopo una giornata potenzialmente storica che si trasforma in tragedia.

Questo modo di strutturare le avventure viveva un importante momento di stanca già più di un lustro fa, pertanto presentarsi nel 2024 con un'opera che replica le stesse annose criticità è un problema non da poco.
Ambientato all'inizio del '900, Thalassa: Edge of the Abyss vi mette nei panni di Cam, membro di un gruppo di sommozzatori incaricati di riportare alla luce un vecchio galeone spagnolo smarrito da tempo.

Nelle fasi iniziali, il giocatore dovrà aggirarsi lungo alcune piccole aree della nave per esplorare e raccogliere informazioni su alcuni membri dell'equipaggio.

Dopo l'incidente, il contesto cambierà completamente e abbandonerà le fasi di calma, quasi preparatorie rispetto a quello che vi attende poco dopo. In solitaria sul fondo dell'oceano (ma con la guida dell'amico fidato Bailey, rimasto in superficie) e con la speranza di riuscire a risalire in superficie, Cam affronta un viaggio di introspezione e scoperta.

Quali erano le difficoltà personali dei membri dell'equipaggio? Quali erano le loro storie? Quanti modi diversi esistono di affrontare un lutto? Thalassa: Edge of the Abyss riesce a toccare le giuste corde e si rivela un buon racconto story-driven, com'è ormai ormai da tradizione per il piccolo studio di sviluppo scandinavo.

Gameplay

Il modo in cui si gioca è però troppo imbrigliato e non consente di scorgere, nemmeno nelle fasi più avanzate, meccaniche di gioco in grado di evitare quel tedio che avvolge il giocatore mentre si sposta lungo percorsi guidati ed esplora con sin troppa lentezza.

Questo modo di strutturare le avventure viveva un importante momento di stanca già più di un lustro fa, pertanto presentarsi nel 2024 con un'opera che replica le stesse annose criticità è un problema non da poco, che potrebbe far desistere tutti coloro con poco tempo e soprattutto pazienza. 

Le meccaniche sono davvero molto basilari e oltre a camminare si interagisce con semplici oggetti e si trovano indizi.

Va un po' meglio coi puzzle, che spingono il giocatore ad abbinamenti di indizi e ad azioni deduttive per trovare la soluzione, oltre ai segreti che si celano nel mondo di gioco. Ambiente che però è organizzato per essere piuttosto restrittivo, rispetto al macro-ecosistema che si vorrebbe rappresentare.

Di certo, Thalassa: Edge of the Abyss deve anche essere rifinito e potrebbe non bastare l'ormai classica patch del day one (qualora dovesse davvero esserci). Si segnalano dei rallentamenti, diverse difficoltà nel caricare gli asset e un dettaglio grafico non esattamente al top. 

Thalassa: Edge of the Abyss appare infatti arretrato non solo in termini assoluti per il mercato odierno, ma anche se raffrontato con altri titoli indipendenti dello stesso genere.

Il gioco è sottotitolato in italiano e potrebbe quantomeno tenervi incollati allo schermo per la sua buona storia – ma, al di là di ciò, si fa grande fatica a tenere in alta considerazione un'opera che non si sforza di fare ciò che è necessario per restare prepotentemente a galla.

Voto Recensione di Thalassa: Edge of the Abyss | Recensione


6

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Buona storia, con approfondimenti psicologici sui personaggi.

  • Adatto a chi cerca il relax...

Contro

  • ... Ma con meccaniche di gioco tediose già dopo poco tempo.

  • Lento, troppo compassato e con un sistema di gioco vetusto.

  • Tecnicamente molto arretrato e con diverse criticità.

Commento

Thalassa: Edge of the Abyss non riesce a sfuggire dall'etichetta di walking simulator e non riesce nemmeno ad elevarsi dalla massa. La storia, sottotitolata in italiano, è buona e ha alcuni discreti approfondimenti psicologici sui personaggi. Le meccaniche logico-deduttive offrono una piccola variazione sul tema, ma si tratta di un prodotto vecchio e fuori tempo massimo.
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