Super Mario RPG | Recensione – Remake giusto al momento giusto
Super Mario RPG torna su Nintendo Switch, in italiano e per la prima volta in Europa in edizione fisica: la recensione di un pezzo di storia videoludica.
Advertisement
a cura di Valentino Cinefra
Staff Writer
In sintesi
- Remake 1:1, splendido da vedere.
- Per la prima volta in italiano e in formato fisico.
- Aggiornamento al gameplay e alla quality of life.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Nintendo
- Produttore: Nintendo
- Distributore: Nintendo
- Testato su: SWITCH
- Piattaforme: SWITCH
- Generi: Gioco di Ruolo , Platform
- Data di uscita: 17 novembre 2023
Non ironicamente per parlare di Super Mario RPG basterebbe dire: «è il remake 1:1 di Super Mario RPG: Legend of the Seven Stars uscito nel 1996 per SNES».
Di fatto non c’è molto da aggiungere riguardo il titolo per Nintendo Switch, per rispondere alla fatidica e unica domanda a cui servono le recensioni, ovvero «vale la pena comprarlo?».
Se non fosse che Super Mario RPG è un vero pezzo di storia e non si può liquidare in questo modo.
Perché nell’epoca in cui rincorriamo spesso remake e remastered, pacchetti come quello della Metal Gear Solid: Master Collection che hanno spesso più contro che pro, il valore dell’esistenza di questo videogioco per Nintendo Switch rifugge già ogni concetto di voto, recensione e/o consiglio per gli acquisti.
Alcuni di voi potranno percepire della vigliaccheria in questo assunto, ma la verità è molto semplice: Super Mario RPG per Nintendo Switch è di fatto la prima release europea in formato fisico (tanto che lo trovate tranquillamente su Amazon) di un gioco che, dal 1996 ad oggi, poteva essere giocato solo con un emulatore oppure sulla Virtual Console di Wii.
Detto ciò, bisogna dire che l’avventura ruolistica di Mario arriva su una console che ha un pubblico formato in larga parte da giocatori che non hanno mai vissuto la storia di Nintendo prima d’ora, e che magari nel 1996 non erano neanche nati oppure erano giovanissimi.
Quindi lanciamoci in questa strana recensione di un videogioco di qualche generazione fa, così come strano e divertentissimo è sempre stato Super Mario RPG.
Super Mario RPG, un platform gidierristico a turni
Quando la compianta Squaresoft si ritrovò per le mani l’ingombrante compito di creare un gioco di ruolo su SNES con protagonista Super Mario fece la cosa migliore di tutte: creare un gioco di ruolo con proprio Mario protagonista.
Super Mario RPG si apre infatti con il classico rapimento di Peach da parte di Bowser ma, come ogni avventura degna di questo nome, c’è un cambio di fronte fin da subito. Entra in scena un nemico più importante, il temibile Fabbro Magno che distrugge l’equilibrio del mondo e la Via Stellare, con le sette stelle del titolo che finiranno sparse per il mondo – e sarà compito di Mario e dei suoi amici recuperarle.
Inizia così l’avventura di Mario con una progressione d’altri tempi, in cui i primi mondi sono anche lo scenario per conoscere, uno alla volta, i comprimari che si uniranno al party.
Le loro storie diventano quelle di Mario, così come i mondi in cui vivono diventano i primi luoghi da esplorare per il giocatore che, tra segreti e personaggi stravaganti, si ritrovano in un mondo che strizza l’occhio alle estetiche dei classici giochi di Nintendo, pur avendo sempre una loro iconicità.
Con una scrittura divertente che spesso si prende gioco anche dell’icona di Nintendo, Super Mario RPG mette in scena un’avventura semplice, da vivere esplorando mondi stravaganti, avversari buffi e vivendo situazioni sempre differenti tra mini-giochi e improbabili quest secondarie.
La mascotte Nintendo viene presa in giro, si mette a fare lo showman descrivendo eventi in rigoroso silenzio ma con un teatrino ogni volta spassosissimo, viene riconosciuta dagli altri abitanti per il suo inconfondibile salto, si allea con Bowser e Peach e conosce nuovi amici come il tenero Mallow e lo stoico Geno, diventato istantaneamente il preferito dal pubblico – tanto da essere stato uno dei tormentoni di richieste di inserimento all’interno del roster di Super Smash Bros. Ultimate per varie generazioni.
Un videogioco che si gioca tutto d’un fiato tra le 10 e le 15 ore, a seconda di quanto tempo vogliate impiegare per andare a caccia di collezionabili e completare alcuni incarichi extra.
Proprio come in un classico Mario, infatti, la curiosità del giocatore viene premiata soprattutto raccogliendo le monete rana, una valuta speciale che vi permetterà di acquistare oggetti esclusivi durante l’avventura.
Prima di tutto per l’ovvia maggiore fluidità, che consente di spostarsi più facilmente senza tempi di caricamento, navigare tra i menù, chiacchierare con gli NPC e, sostanzialmente, giocare ad un ritmo del tutto nuovo.
Per questo motivo anche nei rarissimi casi in cui avrete bisogno di combattere un po’ per avanzare di livello, lo sparuto grinding non sarà mai un compito tedioso.
In seconda battuta perché, pur rimanendo la sensazione che si potesse fare qualcosa di più dal punto di vista grafico in alcuni frangenti, Super Mario RPG è indubbiamente un gioiello da vedere.
Una volta assimilati i movimenti sincopati e lo strano character design deformato, il titolo mette in scena degli ambienti che sembrano delle grandi plance da gioco coloratissime. L’effetto generale è davvero soddisfacente, con la complicità del rifacimento totale degli effetti relativi alle mosse speciali del party.
Da lodare anche i filmati, in particolare quelli di introduzione dei personaggi, costruiti completamente da zero eppure completamente fedeli all’umore dell’originale tanto che ce li possiamo immaginare quasi in pixel arti, tanto riescono a catturare l’essenza giocosa di Super Mario RPG.
Infine, ultima ma non per importanza, c’è anche la splendida colonna sonora originale, riarrangiata completamente per l’occasione da Yoko Shimomura, autrice delle musiche originali che possono essere attivate in qualsiasi momento per una vera botta di nostalgia.
Un’avventura semplice ma divertente
Super Mario RPG è sempre stato un JRPG pensato per essere facile da approcciare da chiunque, e questo remake non è da meno.
A meno che non siate completamente digiuni del genere, e nemmeno troppo avvezzi a videogiochi che presentano un minimo di strategia, l’avventura sarà poco impegnativa se non nella fase finale, alla quale si arriva in ogni caso dopo aver assimilato tutti i sistemi di gioco con efficacia.
Il sistema di combattimento a turni è dei più classici, con i personaggi che possono attaccare con le loro armi oppure effettuare un attacco speciale consumando i Punti Fiore, una risorsa valida per tutto il gruppo. Gli effetti variano da attacchi singoli ad attacchi di gruppo, mosse che infliggono status di vario tipo, nonché mosse che supportano il gruppo curandolo, rimuovendo status o applicando buff.
Ciò che rende davvero unico Super Mario RPG, tanto da ispirare videogiochi successivi come Paper Mario, Mario & Luigi Superstar Saga e, nelle generazioni, anche il più recente Sea of Stars, sono le azioni a tempo.
Gli attacchi sono infatti dinamici e richiedono che il giocatore effettui delle azioni per avere un effetto aggiuntivo, non solo il semplice danno. Una mossa di cura può anche curare gli status se si preme un tasto al momento giusto, così come il Categnaccio di Bowser infligge più danni (e anche ad area) se lasciato al momento giusto.
È divertente scoprire e sperimentare con tutto ciò che Super Mario RPG ha da offrire anche se, nella maggior parte dei casi, l’arsenale di possibilità per i nostri eroi è spesso di gran lunga superiore a ciò che serve effettivamente per portare a casa la battaglia. Ma, tra effetti di status e nemici immuni ad un tipo di attacco o un altro, le battaglie diventano a volte dei piccoli puzzle game da risolvere.
Soprattutto le boss fight che non si risolvono mai nell’attaccare semplicemente con la maggior forza possibile, ma richiedono in ogni caso di ingegnarsi e trovare la combinazione giusta di attacchi o di potenziamento per poter sopraffare gli avversari.
Prima di tutto c’è un autosalvataggio rapido, il quale vi permette di sperimentare un po’ di più nei combattimenti senza la paura di dover recuperare lunghe parti di gioco.
Parlando di altre novità che oggi diamo per scontate ma che si apprezzano ancora di più in un gioco di svariate generazioni fa, adesso è possibile equipaggiare direttamente gli oggetti acquistati. Inoltre è possibile utilizzare le mosse speciali di cura al di fuori del combattimento, così da essere sempre preparati ad ogni occasione senza utilizzare gli oggetti.
All’interno degli scontri ora viene segnalato se un avversario è morente, e successivamente si può analizzare il bestiario per scoprire tutte le creature e i loro segreti. Ma la novità più strutturata è legata alle azioni in combattimento: la mossa a tre.
Infilando una serie di azioni con il tempismo giusto si carica un indicatore che, riempito al massimo, permette di attivare una inedita mossa speciale.
Nel caso ci siano solo due personaggi attivi, quindi non KO, viene attivato il Soccorso Toad. L’aiutante della Principessa Peach genera un effetto casuale che può curare i personaggi, potenziarli, attivare un attacco speciale, e tanto altro. Ma con tre personaggi attivi viene attivata la mossa a tre, un attacco formidabile e coreografato con tanto di filmato ad hoc in cui i tre eroi si prodigano in una mossa molto potente.
La cosa interessante è che le mosse sono differenti a seconda del trio di personaggi che si utilizza, e variano da mosse di attacco a mosse di potenziamento o cura in maniera coerente con le peculiarità dei personaggi stessi.
Coinvolgendo Peach in una particolare combinazione si avrà una mossa che cura e rianima gli alleati mentre Bowser, ad esempio, scatena un devastante attacco di vari elementi su tutti i nemici.
L’espediente della mossa a tre non solo è utile a dare vivacità ai combattimenti, nonché ad avere un assist importante negli scontri leggermente più impegnativi, ma spinge attivamente ad impegnarsi nell’attaccare e difendere con il giusto tempismo, valorizzando ancora di più una meccanica di gioco così peculiare.
Super Mario RPG, ieri ed oggi
Nella decina di ore che ho impiegato per completare Super Mario RPG ho pensato spesso: «Bello, bellissimo, e divertente… ma ne avevamo bisogno?».
Non perché la qualità della produzione sia così bassa da spingere gli utenti a soprassedere, tutt’altro, ma per ciò che il mercato offre.
Di JRPG che hanno raccolto l’eredità di Super Mario RPG e Paper Mario ce ne sono stati e ce ne sono molti sul mercato, e il titolo in uscita su Switch può risultare ridondante nonché troppo facile rispetto agli standard attuali.
Tuttavia c’è sempre fame di giochi di ruolo a turni classici, quelli che solitamente vengono poi snobbati in termini di vendite, e Super Mario RPG potrebbe arrivare al proverbiale momento giusto.
Al di là del suo valore storico quindi, che è ineccepibile e la cui misura non è quantificabile da nessun voto o recensione, questo remake è anche un modo per mostrare al grande pubblico il fascino dei giochi di ruolo a turni.
Complice l’inevitabile potenza mediatica e culturale di Mario, forse la sua storica avventura ruolistica potrebbe avere un ruolo inaspettato nel mercato andando a parlare sia ai giocatori orfani del genere, sia a quelli che lo hanno sempre voluto approcciare ma sono spaventati dalla sua complessità.
Questi ultimi, in particolare, potrebbero trovare in Super Mario RPG un entry point fenomenale e un’avventura d’altri tempi, da scoprire o riscoprire.
Le Migliori Offerte per Super Mario RPG
Voto Recensione di Super Mario RPG | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Gameplay immediato reso ancora più moderno
-
Un gioiello dal punto di vista estetico
-
Super Mario RPG per la prima volta in italiano
Contro
-
Livello di sfida troppo basso per gli standard odierni
-
Avventura breve e poco rigiocabile
Commento
Advertisement