Stray | Com'è su Switch?
Quello di Stray è un port discreto – di cui discutiamo più che altro priorità e prezzo – di un gioco che sa rilassare e far sorridere gli amanti dei gatti.
Advertisement
a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
In sintesi
- Un titolo che è un inno al relax ed ai gatti.
- Performance solide.
- Qualità dell'immagine rivedibile.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: BlueTwelve Studio
- Produttore: Annapurna Interactive
- Distributore: Annapurna Interactive
- Testato su: SWITCH
- Piattaforme: PC , PS4 , PS5 , XSX , SWITCH
- Generi: Azione , Avventura
- Data di uscita: 19 luglio 2022 (PC, PS5) - 10 agosto 2023 (Xbox) - 19 novembre 2024 (Switch)
Se avete sempre sognato di sapere cosa si prova a dare un colpo di zampa e rovesciare un bicchiere, o far cadere un soprammobile da una credenza, da circa due anni a questa parte il team di Blue Twelve Studio ha pensato a voi: era infatti il 2022 quando Stray debuttava sul mercato, chiamando a raccolta tutti gli amanti dei gatti e regalando loro un'esperienza breve ma rilassante e familiare.
Sebbene permanga il dubbio che la maggioranza dei giocatori di Stray abbia dato fiducia agli sviluppatori solo per lo sconfinato amore per questi eleganti felini, la buona accoglienza ricevuta dal titolo, confermata su queste pagine dalla recensione del nostro ineffabile Domenico, ha spinto Annapurna a pubblicarne un port per Switch.
E, ovviamente, lo abbiamo provato per voi.
I gatti domineranno il mondo
La Rete è piena di video di gattini, che sono diventati presto il meme per eccellenza dell'internet, e tra questi c'è una sottocategoria, quella dei gatti maldestri o che sopravvalutano le loro abilità aeree, che nutre di particolare popolarità.
A nostro avviso è proprio da uno di questi video che il team di sviluppo di Stray deve aver preso spunto per l'incipit delle vicende narrate nel gioco, dal momento che il nostro tenero protagonista cade in una voragine in seguito ad un salto azzardato che, anziché condurlo alla morte, lo fa precipitare in uno strano mondo alternativo, palesemente ispirato all'oriente e alle atmosfere cyberpunk.
Le vittime preferite dei gatti, però, ovvero noi umani, non sembrano esistere più nel mondo di sotto, sostituiti da automi altrettanto indaffarati, sopravvissuti alla misteriosa pandemia che ha falciato i loro creatori.
A scanso di equivoci, Stray non ha pretese narrative di sorta, e si limita a proporre un mondo particolareggiato e ben realizzato che circonda un protagonista insolito, palesemente fuori contesto, traendo vantaggio dalla comicità involontaria della situazione e dall'approccio differente ai problemi che un felino e delle macchine potrebbero avere rispetto ad un essere umano.
In ogni caso, come spesso facciamo quando una recensione di un'opera è già presente nel nostro database e non ci sono significative aggiunte contenutistiche, vi rimandiamo all'articolo di Domenico Musicò per approfondimenti su storia, personaggi e gameplay: qui ci limiteremo a dare un'infarinatura generale a quanti non conoscessero il gioco e a vedere come gira su Switch.
Semplice e lineare, ma in qualche modo appagante
Esplorazione ed enigmi rappresentano il cuore dell'esperienza, che rimane comunque molto lineare ed improntata maggiormente al rilassamento rispetto alla media dei giochi di avventura ed azione in terza persona.
Qui non c'è traccia di scontri, armi o pericoli mortali, se non qualche baratro da superare qua e là e qualche nemico che ci riserverà attenzioni non necessarie, e per quanto questo inviti i neofiti (e conceda una serata di relax ai veterani), sul lungo periodo il non avere obiettivi reali e la complessiva mancanza di sfida presentano il conto.
Anche per questo la durata complessiva è limitata, a nostro avviso: si è scelto di puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità, e riteniamo che la scelta paghi, perché contribuisce a far rientrare Stray nella categoria delle "esperienze" lineari più che dei classici giochi con una missione principale ed uno scopo pre-configurato.
Sei o al massimo sette ore bastano a vedere quasi tutto quello che il gioco ha da offrire, a meno di non impelagarsi in tutte le semplici fetch quest che alcuni dei personaggi non giocanti tenteranno di affibbiarci.
Da questo punto di vista, considerando anche che l'edizione per Switch non propone contenuti inediti né DLC aggiuntivi rispetto alle altre piattaforme, i trenta euro richiesti per l'acquisto al lancio ci sembrano forse un tantino eccessivi, per quanto questa rimanga una valutazione fortemente soggettiva.
Agile come un micio, ma non altrettanto bello
Se appare immediatamente chiaro il cap imposto al frame rate, e cioè 30 fps, abbiamo faticato di più a ravvisare il range della risoluzione del gioco, complice l'impiego di tecniche di risoluzione dinamica per mantenere il più stabile possibile l'aggiornamento dei frame a schermo.
Mediamente, i 30 fps risultano abbastanza stabili, con cadute di quattro o cinque frame per secondo ed una sola istanza in cui il gioco si è fermato per un secondo prima di ripartire, in prossimità di un attraversamento su fune nell'area principale.
Il problema è che i sacrifici in termini di risoluzione per mantenere questa discreta fluidità sono stati importanti – più che in altri titoli, anche molto più complessi, portati su Switch nell'ultimo biennio.
Le texture di superficie, ad esempio, sono spesso in bassissima risoluzione, gli effetti di luce completamente appiattiti rispetto alle altre versioni e le animazioni visibilmente più scattose e meno fluide.
A differenza di quanto fatto con il comparto sonoro, non condividiamo questa scelta: ci sono titoli in cui il grado di coinvolgimento dato dall'atmosfera è più importante delle performance, e Stray è assolutamente uno di questi, visto che poggia perlopiù sull'esplorazione e sulla risoluzione di puzzle ambientali.
Non possiamo che dirci soddisfatti, invece, dal punto di vista dell'audio, perché, a differenza di altri prodotti convertiti per Switch in un secondo momento, si è scelto di non esagerare con la compressione dei file audio, che risultano del tutto simili a quelli ascoltati sulle altre console e su PC, e quindi più che buoni, nonostante il file di gioco pesi meno di 6 GB complessivi.
L'esplorazione viene allora accompagnata da tracce appropriate al contesto, dietro alle quali ci sono delle scelte azzeccate tanto del publisher Annapurna quanto del team di sviluppo.
Nota di demerito finale, purtroppo, per la lunghezza dei caricamenti, soprattutto di quello iniziale dal menu e di quello che riporta in gioco il nostro adorabile gattino dopo la morte: vista la leggerezza della versione Switch, impoverita di molti dei lustrini grafici che avevano impreziosito quelle per PC e piattaforme Microsoft e Sony, non ci spieghiamo la durata eccessiva delle schermate di caricamento, e non possiamo che imputarla ad uno scarso processo di ottimizzazione da parte dei dev.
Speriamo che le prossime, inevitabili patch sistemino la situazione.
Le Migliori Offerte per Stray
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Un mondo piccolo ma ben caratterizzato.
-
Colonna sonora intatta a livello di compressione.
-
Buone performance...
Contro
-
... al prezzo di una qualità visiva altalenante.
-
Caricamenti piuttosto lunghi.
-
Prezzo di lancio forse un po' alto.
Commento
Invece, così è difficile pensare che possa attrarre chi ci avesse già speso una decina di ore su altri lidi, ma c'è qualche riserva anche per chi possiede solo Switch: Stray è carino, è rilassante, ma dura molto poco e propone meccaniche di gioco molto basilari.
Advertisement