Story of Seasons: A Wonderful Life | Recensione - Calma di campagna
Marvelous presenta il remake di Story of Seasons: A Wonderful Life, uno dei capitoli più amati della serie. Scopriamo nella recensione com'è andata.
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a cura di Nicolò Bicego
Redattore
In sintesi
- Un remake ben fatto che amplia le possibilità del gioco originale
- È la solita, bucolica e calma esperienza di Story of Seasons, nel bene e nel male
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Marvelous Inc.
- Produttore: Marvelous
- Distributore: Marvelous Europe
- Testato su: SWITCH
- Piattaforme: PC , PS5 , XSX , SWITCH
- Generi: Simulazione
- Data di uscita: 27 giugno 2023
Se siete amanti dei simulatori di vita – e in particolare della vita bucolica – sicuramente avrete già sentito parlare di Story of Seasons e di Harvest Moon. Queste serie, ora separate, erano una volta la stessa cosa: Harvest Moon, infatti, era il titolo con cui il publisher Natsume aveva tradotto i giochi in occidente, mentre il nome originale sarebbe stato proprio quello di Story of Seasons.
Quando il rapporto tra lo sviluppatore Marvelous ed il publisher Natsume si è interrotto, quest’ultimo ha deciso di continuare a pubblicare in autonomia una sua serie di Harvest Moon, mentre Marvelous ha deciso di chiamare la sua serie con il titolo originale di Story of Seasons in tutto il mondo.
Questa separazione ha creato non poca confusione in passato, e abbiamo voluto quantomeno accennare alla storia prima di presentarvi il gioco di cui parleremo oggi, vale a dire Story of Seasons: A Wonderful Life, in uscita il 27 giugno su PlayStation 5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch e PC.
Il titolo è a tutti gli effetti un remake di Harvest Moon: A Wonderful Life, con il cambio di nome dovuto alla questione che vi abbiamo appena accennato. Oltre all’ovvio lavoro di svecchiamento grafico, il gioco promette numerose novità, nonché l’inclusione di tutti quei contenuti aggiunti nelle diverse riedizioni dell’epoca (alcune delle quali non sono mai giunte dalle nostre parti).
Scopriamo insieme com’è andata.
It’s a wonderful life
Partiamo con la storia di Story of Seasons: A Wonderful Life. Certamente, il comparto narrativo non è ciò per cui questa serie è famosa, ma questo non significa che è tutto da buttare, anzi.
A Wonderful Life (abbrevieremo così il titolo del gioco, d’ora in poi) ci metterà nei panni di un protagonista senza nome, dopo che quest’ultimo ha preso la decisione di rivoluzionare la sua vita, prendendo le redini di un vecchio terreno in disuso.
In questo paradiso bucolico faremo la conoscenza di molti altri personaggi, tra cui incontreremo anche numerosi possibili partner, che potranno diventare i nostri compagni di vita; saranno numerosi i volti amici che impareremo a conoscere ed apprezzare nel corso delle stagioni e degli anni.
La peculiarità di questo episodio è quella di attraversare interamente la vita del protagonista e della sua famiglia; pur non essendo quindi dotato di un intreccio vero e proprio, il gioco riuscirà comunque a farvi appassionare alle vicissitudini di questo nucleo, per il semplice fatto che con loro, e con il villaggio, passerete una “vita” intera.
Ci sono anche alcune novità che abbiamo particolarmente apprezzato, a partire dalla possibilità di scegliere il sesso del protagonista. Nel gioco originale era possibile impersonare solamente un maschio; venne poi pubblicata, su PlayStation 2 e Gamecube, una versione al femminile, ma solo successivamente.
Qui potremo scegliere immediatamente il sesso del protagonista, ed è possibile anche scegliere un personaggio non binario; un’opzione di inclusività non scontata, considerando lo storico della serie, e che potrà fornire un maggiore senso di rappresentazione a molti giocatori.
Lo stesso sforzo è stato fatto sul lato relazionale: stavolta potremo scegliere di sposare qualunque personaggio, senza doverci limitare a quelli di sesso opposto rispetto al protagonista. Una direzione verso cui la serie si stava già timidamente spostando, che svecchia questo storico capitolo non di poco.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, A Wonderful Life è stato ricostruito da zero, con una direzione artistica completamente rinnovata. Abbiamo apprezzato il risultato raggiunto nel complesso, e nella nostra prova svolta su Nintendo Switch (che trovate nella splendida versione Oled su Amazon) non abbiamo riscontrato particolari problemi; al contempo, però, dobbiamo ammettere che il gioco appare ancora indietro di una generazione, e non sfrutta gli hardware a sua disposizione.
Certo, non avremmo mai preteso un lavoro da titolo ad alto budget, ma avremmo comunque preferito vedere un maggiore sforzo in questo senso, considerando che anche sulla meno potente Switch abbiamo già visto molto di meglio, anche su titoli dello stesso genere.
Ottimo invece il comparto audio, ricco di tracce che ben dipingono l'atmosfera che ci aiuteranno a calarci in questa vita bucolica e (relativamente) spensierata.
Vita nei campi
Parliamo quindi del gameplay di A Wonderful Life (che potete già fare vostro in una carinissima edizione speciale, grazie ad Amazon). Se avete familiarità con la serie saprete già cosa aspettarvi: la vostra principale mansione nel gioco sarà quella di occuparvi del vostro terreno, coltivando frutta, verdure, cereali, legumi, allevando animali e partecipando alla vita del villaggio.
Nelle battute iniziali dell’avventura il gioco vi porterà per mano, illustrandovi nel dettaglio tutti i meccanismi di base. Via via che prenderete confidenza con le dinamiche di gioco, potrete cominciare a sbizzarrirvi e a costruire quella che è la vostra fattoria ideale.
Un ruolo chiave viene giocato dallo scorrere del tempo. Ci sono attività disponibili solamente nel corso del giorno, mentre altre possono essere svolte di notte; alcune colture possono essere coltivate lungo tutto il corso dell’anno, mentre altre richiedono stagioni specifiche per crescere. Per non parlare dei festival e degli eventi, veri e propri momenti di convivialità a cui potremo partecipare nel corso di ogni anno.
Ma il tempo ha anche un altro valore: come vi abbiamo anticipato, il nostro protagonista invecchierà e potrà sposarsi, mettere su famiglia e vedere suo figlio crescere. Non siamo di fronte ad un’esperienza infinita: lo scorrere del tempo significherà anche un limite alle nostre ambizioni, dunque dovremo cercare di ottimizzare le nostre scelte in vista di questo.
Ad esempio, sarà una buona idea trovare un possibile partner già durante il nostro primo anno di permanenza nel villaggio; per farlo, dovremo comprendere le (semplici, a dire il vero) meccaniche del corteggiamento nel gioco e fare in modo che il personaggio da noi scelto risponda sì alla nostra eventuale proposta di matrimonio.
Si tratta di dinamiche classiche per la serie, con cui avrete già familiarità se avete già giocato ad uno qualsiasi degli altri episodi. Niente di cui stupirsi, se consideriamo che l’originale A Wonderful Life è uscito nel 2003, quindi ormai vent’anni fa (almeno in Giappone, dalle nostre parti arrivò più tardi, com’era consuetudine all’epoca).
La mancanza assoluta di novità degne di nota potrebbe far storcere il naso, ma dobbiamo comunque tenere in conto che parliamo di un genere particolarmente difficile da rinnovare, ed in questo caso siamo anche di fronte ad un remake.
Per quelli che erano gli obiettivi prefissi dagli sviluppatori, dunque, A Wonderful Life centra il bersaglio: riesce a svecchiare e portare a nuova vita uno degli episodi più amati della saga, arricchendolo di nuove opzioni per l’inclusività e di nuovi elementi di gameplay, che pur essendo aspetti secondari (nuovi eventi, nuove colture, nuovi partner, etc.) faranno comunque la differenza per chi il gioco già lo conosceva.
L’avventura bucolica di A Wonderful Life ha una durata molto variabile, se consideriamo che è possibile saltare molti eventi e accelerare così lo scorrere del tempo; ciò nonostante, difficilmente potrete scendere sotto le 25 ore di gioco – e l’avventura si presta anche ad essere rigiocata, considerando la sua natura estremamente aperta sotto tutti i punti di vista.
Non sarà un titolo per tutti i palati (c’è un gioco che lo è davvero?), ma A Wonderful Life rappresenta una buona dimostrazione di ciò che questa serie sa fare meglio: portarci in un’altra, idilliaca, esistenza.
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Voto Recensione di Story of Seasons: A Wonderful Life | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Uno degli episodi più amati della serie in veste rinnovata
-
Nuove opzioni per l'inclusività
-
Il classico gameplay della serie...
Contro
-
... con ben poche novità
-
Tecnicamente ancora non ci siamo
Commento
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