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Starfield: Shattered Space | Recensione - Osare mai

Shattered Space è un'aggiunta incrementale per Starfield, che ne prolunga la vita di un'altra decina di ore ma non ne modifica la sostanza: la recensione.

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

In sintesi

  • Un DLC che aggiunge poco.
  • Non mette una toppa alle criticità rilevate dalla community.
  • Un'espansione che rappresenta un tassello importante della lore di Starfield.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Starfield
Starfield
  • Sviluppatore: Bethesda Game Studios
  • Produttore: Bethesda Softworks
  • Distributore: Microsoft
  • Testato su: XSX
  • Piattaforme: PC , XSX
  • Generi: Gioco di Ruolo , Action Adventure
  • Data di uscita: 6 settembre 2023

Lanciato circa tredici mesi fa, Starfield rimane, a tutt'oggi, uno dei giochi più controversi e polarizzanti dell'attuale mercato videoludico, tra chi ci vede un'enorme occasione sprecata e chi, invece, ha apprezzato il mastodontico lavoro di Bethesda nonostante una serie di problematiche.

Se su queste pagine avete letto pareri perlopiù positivi, che pure tengono conto di un buon numero di aspetti migliorabili, è perché tanto la nostra Stefania che si occupò della recensione, quanto il sottoscritto hanno apprezzato i pregi dell'opera spaziale di Bethesda più di quanto ne abbiano disprezzato certi difetti.

Shattered Space porta sulle spalle un peso non indifferente, visto che i detrattori lo vedono come possibile salvatore della patria: scopriamo insieme nella nostra recensione se questo contenuto scaricabile riesce a mantenere tutte le promesse.

Esplorare un buco nero

Nonostante l'inserimento di Andreja nel novero dei compagni reclutabili in Starfield, per preciso volere del team di sviluppo la fazione di Va'Ruun è rimasta nell'ombra lungo tutta la corposa campagna principale, con motivazioni perlopiù oscure e il giocatore, in mancanza di esperienze di prima mano, è stato costretto a farsi andare bene la visione generale che il mondo di gioco ed i suoi abitanti hanno degli stessi.

Questa era piuttosto desolante: i numerosi NPC sparsi per il mondo di Starfield ci hanno spesso descritto i Va'Ruun come una popolazione poco amichevole e fissata con il suo credo religioso, che preferisce vivere distante dalle altre, immersa nei suoi usi e costumi.

Shattered Space riempie il buco nero lasciato dalla narrativa del titolo base, portando il giocatore ad immergersi nei suddetti usi e costumi e facendogli conoscere il lato più umano della casa Va'Ruun, che gli avventurieri meno attenti alla lore avrebbero potuto facilmente associare con le follie degli zeloti, i rappresentanti distorti che spesso abbiamo dovuto passare a fil di spada durante i nostri viaggi interstellari di uno anno or sono.

Come già successo tante, troppe volte con l'avventura base, la sensazione generale è di incompiutezza, di potenziali enormi inespressi.
Peccato, allora, che la ritrosia dei Va'Ruun ad aprirsi al mondo esterno crolli in un secondo quando ad entrare nel loro mondo è il giocatore, accolto come il salvatore ed immediatamente autorizzato ad avere accesso a tutte le strutture e a tutti gli spazi comuni che per decenni sono stati interdetti a chiunque non appartenesse al casato.

C'è insomma del fascino nelle ambientazioni, a partire dalla sottile atmosfera horror che permea la prima missione del DLC – ma, come già successo tante, troppe volte con l'avventura base, la sensazione generale è di incompiutezza, di potenziali enormi inespressi e di una certa approssimazione nello sviluppo della narrativa.

Shattered Space ha i suoi momenti, passando con disinvoltura tra fasi cariche di tensione ad altre puramente shooter (su tutte la missione conclusiva), ma rimane nel solco narrativo, e non solo, dell'avventura base nel suo non valorizzare a pieno la lore, i personaggi, le vicende in cui il giocatore è chiamato a vivere in prima persona.

Lo stesso Starfield di un anno fa, o quasi

Alla fine dei conti, e lo diciamo da subito, il problema più grande di Shattered Space è rappresentato dalla sua paura di osare: se da un contenuto scaricabile è lecito attendersi che percorra gli stessi binari del gioco base, nel caso di Starfield, ricevuto in maniera contrastante tanto dal pubblico quanto dalla critica, ci si aspettava qualcosa in più, che potesse invertire i trend meno apprezzati dell'avventura spaziale di Bethesda.

Non ci sono nuovi sistemi ad integrare il gameplay, né modifiche sostanziali alle modalità di gioco e a come il giocatore può affrontare il mondo che si para dinanzi a lui: la sensazione generale è quella di un ritorno alle origini dei precedenti lavori di Bethesda, con meno andirivieni nell'iperspazio e più tempo "effettivo" di gioco.

A tal proposito, l'unico aspetto in cui il team di sviluppo sembra aver ascoltato le lamentele della community è rappresentato dal drastico taglio dei viaggi intergalattici e, con essi, dei tempi di caricamento.

Una volta sbarcati sul pianeta nativo dei Va'Ruun, non saremo chiamati a trasferirci forzatamente su altri fino alla fine dell'avventura, se non per un paio di piccole missioni facoltative, con una scelta che taglia i tempi di attesa e giova al ritmo complessivo della nuova campagna, per non parlare del senso di continuità generale.

Ciò che è stato aggiunto, quantomeno, ci è piaciuto, come i combattimenti a gravità zero e, soprattutto, la nuova tipologia di nemici incorporei, perché i pattern di attacco sono sensibilmente differenti da quelli degli avversari base e la loro maggiore aggressività va di pari passo con un aumento della difficoltà che abbiamo avvertito lungo tutto il DLC (giocandolo però a livello Difficile con un personaggio inizialmente di livello 43), ad ulteriore riprova del fatto che si tratti di un contenuto end-game.

Al netto di questo, però, avremmo gradito equipaggiamenti unici, magari uno o due nuovi companion e meccaniche che potessero ampliare ed arricchire l'esperienza di gioco base offerta da Starfield, quando invece Shattered Space si limita ad aggiunte incrementali tutto sommato di poco conto.

La percezione generale – sebbene, come anticipato, a chi scrive il gioco base non sia affatto dispiaciuto – era che Starfield necessitasse di un'espansione capace di rovesciarne le sorti, riportandolo su un binario più gradito ai fan ed arricchendone i sistemi di gioco, il bilanciamento, il livello di coinvolgimento, un po' come ha fatto Phantom Liberty per Cyberpunk 2077.

Se erano queste le vostre aspettative per la prima espansione di Starfield, Shattered Space non potrà che deludervi; al contrario, se avete apprezzato l'avventura spaziale di Bethesda nonostante i suoi innegabili problemi, questo scorcio di cosmo abitato dai Va' Ruun potrebbe valere tanto i vostri soldi quanto il vostro tempo.

Bugthesda, ma senza troppe conseguenze

La quantità di contenuti non è un problema, come d'altronde raramente lo è stato con i prodotti firmati Bethesda: tra missioni principali e secondarie, abbiamo impiegato poco meno di dodici ore ad arrivare in fondo a questo DLC – e sebbene il costo non sia esattamente a buon mercato, chi ama i giochi di ruolo made in Bethesda troverà sufficiente pane per i propri denti.

Nel contempo, anche altri marchi di fabbrica di Bethesda, assai meno onorevoli, sono qui presenti: texture di superficie che compaiono in ritardo, caricamenti brevi ma troppo frequenti, NPC che rimangono intrappolati in strani loot comportamentali, personaggi che si urtano l'un l'altro durante i dialoghi e tantissimi piccoli bug costellano l'esperienza di gioco, sebbene nessuni di essi ci abbia impedito di portare a termine una quest o ci abbia costretto a ricaricare un salvataggio.

Semplicemente, come accaduto anche in passato con lo sviluppatore americano, questi inconvenienti riescono a distruggere in un attimo tutto il senso di immersione che centinaia di linee di dialogo e di documenti scritti cercano faticosamente di costruire lungo tutta la durata dell'avventura principale, per mettere il giocatore al corrente della storia e delle motivazioni dietro l'enigmatica casata Va'Ruun.

Siamo purtroppo costretti a segnalare anche qualche problemino alle performance di gioco, nonostante la nostra prova sia avvenuta su Xbox Series X: durante gli scontri più affollati, come quelli di cui è costellato l'ultimo terzo della campagna di Shattered Space, il frame rate tende a singhiozzare vistosamente, con cali percepibili che inficiano la qualità di certi scontri a fuoco.

Saremmo dei bugiardi a dire di esserci beccati dei proiettili per colpa delle incertezze del frame rate, ma di certo la nostra esperienza con Shattered Space sarebbe stata di gran lunga migliore se il lavoro di ottimizzazione svolto si fosse rivelato di migliore fattura.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Discreto livello di sfida se giocato a Difficile

  • Meno salti nell'iperspazio significa meno caricamenti ed attese

  • More of the same Starfield...

Contro

  • ...con tutto ciò che questo comporta

  • Non a buon mercato

  • Rimane la sensazione di potenziale inespresso

Commento

La percezione generale, ad un anno dal lancio di Starfield, era che Shattered Space e tutti gli interventi del team di sviluppo post-lancio sarebbero serviti a raddrizzare la barca, com'è successo troppe volte in tempi recenti. Eppure, su queste pagine, Starfield aveva saputo guadagnarsi una votazione lusinghiera, che non prescindeva, comunque, da una serie di problematiche che il prodotto aveva evidenziato.
Nell'avvicinarvi a Shattered Space, allora, è fondamentale il vostro punto di vista: se siete rimasti delusi dal titolo Bethesda tredici mesi fa non troverete nulla qui che vi possa far cambiare idea, se non un mondo più focalizzato che non vi costringe a continui viaggi nell'iperspazio, danneggiando il ritmo di gioco. D'altro canto, se, avete apprezzato l'avventura galattica di Bethesda nonostante i suoi problemi oggettivi, allora la decina abbondante di ore garantita da Shattered Space potrebbe rappresentare un buon motivo per tornare nell'universo creato dalla software house statunitense. Nondimeno, ci aspettiamo di più dalle (già annunciate) prossime espansioni, visto che il pieno potenziale di Starfield, a nostro parere, rimane ancora inespresso.
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