Spongebob Squarepants: Battle for Bikini Bottom - Rehydrated, 17 anni dopo - Recensione
La spugna gialla di Stephen Hillenburg è tornata: scopriamo come si comporta Spongebob Battle for Bikini Bottom Rehydrated
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a cura di Nicolò Bicego
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Purple Lamp Studios
- Produttore: THQ Nordic
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , SWITCH
- Generi: Piattaforme
- Data di uscita: 23 giugno 2020
Succede spesso che un gioco, passato in sordina all’epoca della sua uscita originale, ottenga nel tempo una sorta di cult following, che riesce a rivalutarlo e renderlo un vero e proprio classico agli occhi del pubblico. Va bene, forse dire “un vero e proprio classico” è esagerato, ma sicuramente un titolo degno di essere giocato e ricordato. È questo il caso di Spongebob Squarepants: Battle for Bikini Bottom, uscito nel lontanissimo 2003.
All’epoca Spongebob era nella sua epoca d’oro: andavano in onda le prime, gloriose stagioni dirette dal compianto Stephen Hillenburg, e la sua presenza nel mondo dei videogiochi era ormai un’abitudine, vista la pletora di titoli rilasciati a partire dall’era della prima PlayStation. Come spesso accade, però, i titoli dedicati alla simpatica spugna e al mondo di Bikini Bottom raramente andavano oltre la mediocrità; si trattava di giochi semplici, adatti a sfamare la curiosità dei fan più piccoli, ma niente di più.
Battle for Bikini Bottom, opera di Heavy Iron Studios, era destinato a cambiare la situazione, consegnando al mondo non solo un buon tie-in, ma anche e soprattutto un buon platform 3D, negli anni in cui questo genere stava vedendo il suo tramonto in termini di popolarità. Non è un caso che, diciassette anni dopo, i ragazzi di Purple Lamp Studios abbiano deciso di rivisitare proprio questo titolo tra tutti quelli dedicati alla spugna gialla. Spongebob Squarepants: Battle for Bikini Bottom – Rehydrated vuole dare nuovo lustro ad un titolo che all’epoca fu forse troppo sottovalutato (dalla critica più che dal pubblico). Dopo averlo provato alla Gamescom 2019, è finalmente tempo del verdetto finale.
Plankton è pronto a conquistare Bikini Bottom… ok, forse no
La storia di Spongebob Squarepants: Battle for Bikini Bottom – Rehydrated è estremamente semplice. Plankton è alle prese con il suo ennesimo piano malefico, che stavolta prevede l’utilizzo di pericolosi robot da lui stesso progettati. Suo malgrado, il nostro piccolo cattivone dimentica di programmare i suoi robot per obbedirgli; così, dopo avergli dato il benservito, l’esercito di macchine comincia a seminare panico e distruzione (si fa per dire) in tutta Bikini Bottom.
Ovviamente toccherà ai nostri eroi, nello specifico Spongebob, Patrick e Sandy, salvare la situazione. Tutto qui, una storia tanto semplice quanto funzionale, che potrebbe tranquillamente essere un episodio della serie. E questo è uno dei primi punti di forza di Battle for Bikini Bottom: la storia, anziché ispirarsi ad un episodio specifico, come accaduto per altri titoli dedicati alla spugna gialla, è completamente originale, e per qualità della scrittura non ha niente da invidiare agli ottimi episodi dell’epoca.
Se avete riso con le prime stagioni di Spongebob, qui vi ritroverete immediatamente a casa – anche perché il gioco gode di doppiaggio e sottotitoli in italiano. Questa è una novità assoluta dell’edizione Rehydrated, e non potete immaginare la sorpresa ed il piacere che abbiamo provato nel sentire tutte le voci che abbiamo imparato ad apprezzare nel corso della serie. All’epoca della Gamescom 2019, una delle nostre domande sul gioco verteva proprio sulla possibilità di sentire anche nel gioco il cast dei doppiatori nostrani. I ragazzi di Purple Lamp Studios non erano sembrati molto ottimisti al riguardo, ma qualcosa deve essere cambiato nel corso di questi mesi, perché il doppiaggio in italiano c’è ed è anche di ottima fattura. Non vogliamo sminuire assolutamente quello originale, sia chiaro: è soltanto che il nostro orecchio è ormai abituato alle voci italiane e sentirle di nuovo non può che farci piacere.
Spongebob si rimette a nuovo
Ovviamente la principale attrattiva di un remake è la completa messa a nuovo dal punto di vista tecnico. L’originale Battle for Bikini Bottom uscì su PlayStation 2, Xbox e GameCube nel lontanissimo 2003, e ad essere sinceri era palese che il budget non fosse proprio altissimo. Il gioco era godibile esteticamente, certo, ma era lontano anni luce da quanto la concorrenza poteva permettersi di offrire. Fortunatamente, Battle for Bikini Bottom Rehydrated ricostruisce completamente il gioco dalle sue fondamenta.
Già durante la prova alla Gamescom 2019, ci aveva colpiti per il suo aspetto tecnico, caratterizzato da colori brillanti e vivaci, da buoni modelli dei personaggi e, in generale, da una buona ricostruzione delle ambientazioni più famose di Bikini Bottom. Il famoso campo di meduse in cui Spongebob e Patrick si dilettano a “cacciare” non è mai stato così bello da vedere. Certo, questo non significa che il gioco sia al pari delle produzioni maggiori; è chiaro che il budget non era comunque quello di un titolo AAA, ma lo stile grafico cartoonesco riesce comunque a mascherare al meglio le mancanze del titolo.
+ Esteticamente rimesso a nuovo
+ Il doppiaggio italiano rappresenta un notevole valore aggiunto
- Certe missioni potevano essere riviste
8.3
Spongebob Squarepants: Battle for Bikini Bottom – Rehydrated mette a lucido quello che era già un ottimo platform diciassette anni fa. Sebbene permangano alcuni difetti che già caratterizzavano il titolo all’epoca, il lavoro di Purple Lamp Studios merita comunque la vostra attenzione, soprattutto in un’epoca in cui questa tipologia di platform sembra quasi completamente sparita dal parco titoli di ogni console. Battle for Bikini Bottom Rehydrated è un titolo che saprà accontentare tutti – dai fan di Spongebob (grandi e piccoli) ai fan dei platform, anche quelli abituati a titoli più blasonati.
Voto Recensione di SpongeBob SquarePants: Battle for Bikini Bottom - Rehydrated - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Un ottimo platform sotto ogni punto di vista
-
Esteticamente rimesso a nuovo
-
Il doppiaggio italiano rappresenta un notevole valore aggiunto
Contro
-
Alcune imperfezioni tecniche
-
Certe missioni potevano essere riviste
Commento
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