Sonic x Shadow Generations | Recensione - Comincia l'anno di Shadow!
Sonic x Shadow Generations dà nuovo lustro ad un classico di Sonic e propone un'avventura inedita: scopriamo questo pacchetto nella recensione.
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a cura di Nicolò Bicego
Redattore
In sintesi
- Un cofanetto che rispolvera Sonic Generations e lo affianca a un'avventura inedita a tema Shadow.
- È stato svolto un buon lavoro, soprattutto nel level design di Shadow.
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Sonic Team
- Produttore: SEGA
- Distributore: SEGA
- Testato su: PS5
- Piattaforme: PS5 , PS4 , XSX , XONE , SWITCH , PC
- Data di uscita: 25 ottobre 2024
Ci sono poche cose sicure nella vita, dice un vecchio adagio: la morte, le tasse e pessimi Sonic in 3D. Okay, forse non era proprio così che diceva, e forse non sarebbe neanche del tutto vero. Più o meno.
Certo, Sonic non ha mai avuto vita facile con il mondo 3D, ma nel corso degli anni ci sono stati decisamente diversi titoli riusciti, tra cui anche l’ultimo in ordine di tempo, vale a dire l’ottimo Sonic Frontiers di cui vi abbiamo parlato tempo fa su queste pagine.
Tra i più amati della community c’è però sicuramente Sonic Generations, il titolo nato per celebrare la saga di Sonic in occasione del suo ventesimo anniversario nel 2011. Il gioco era rimasto confinato sui sistemi di due generazioni fa, almeno fino ad oggi: con Sonic x Shadow Generations questo punto di svolta del franchise diventa finalmente disponibile per tutti, dato che dal 25 ottobre potremo giocarlo su PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC.
Come si può intuire dal titolo, non siamo di fronte ad una semplice remastered, o meglio non solo: ad affiancare la rimasterizzazione del gioco originale c’è infatti una seconda campagna, dedicata a Shadow. Scopriamo insieme com’è andata.
Sonic Generations, 13 anni (!) dopo
Come dicevamo, Sonic x Shadow Generations (che potete già ordinare su Amazon) è un’operazione di rimasterizzazione particolare, perché si compone di due titoli: da una parte abbiamo una remastered del “classico” Sonic Generations, dall’altra un titolo completamente inedito, Shadow Generations, che per la prima volta ci racconta cosa succede a Shadow in concomitanza con gli eventi del primo titolo.
Partiamo quindi dall’analizzare Sonic Generations, che è sicuramente la parte su cui c’è meno da dire. In fondo, si tratta di una remastered: il gioco non è stato cambiato in profondità, e siamo di fronte praticamente allo stesso titolo del 2011. Non vogliamo quindi proporvi una nuova recensione del gioco: ci interessa piuttosto concentrarci sulla sua tenuta allo scorrere del tempo e sull’operazione di conversione.
Partiamo intanto dall’aspetto tecnico. Sonic Generations è ancora un bel gioco da vedere, e questa remastered (che abbiamo provato su PlayStation 5) non deve impegnarsi più di tanto per svecchiare il gioco esteticamente.
Le differenze principali si notano a livello di prestazioni; andando a memoria, questa versione ci è parsa notevolmente più fluida rispetto all’originale, anche se permangono ancora degli inspiegabili rallentamenti, soprattutto nel corso dei filmati.
Per quanto riguarda invece il gioco in sé, Sonic Generations è ancora molto divertente da giocare, e rispetto ad altri capitoli 3D di Sonic è invecchiato piuttosto bene. Purtroppo, perde molto dell’effetto sorpresa che aveva nel 2011: se all’epoca c’era un forte bisogno di rivedere un ritorno in forma di Sonic, e rivedere Green Hill Zone poteva ancora fare scendere una lacrimuccia di nostalgia, oggi tornare per l’ennesima volta in quelle ambientazioni non ha lo stesso effetto, anzi.
Ovviamente, la colpa non è del gioco in sé, ma semplicemente del tempo che passa e di come può cambiare la percezione di un titolo.
Sonic Generations rimane sicuramente un bel gioco, ma oggi che il franchise versa in condizioni decisamente migliori (vi ricordiamo che arrivava dopo il tragicomico Sonic 2006 e il discutibile Sonic Unleashed) mostra più il fianco con i suoi aspetti meno riusciti.
La versione di Sonic Generations proposta in questo pacchetto propone pochissime novità a livello contenutistico, ma sarebbe stato difficile aspettarsi che il team mettesse mano al gioco in modo più profondo, dato che sarebbe stato necessario un remake, a quel punto (di cui non si sente poi questo gran bisogno).
Volendo cercare il pelo nell’uovo, è un vero peccato che non venga in alcun modo ricordata la versione 3DS di Sonic Generations. Si trattava sicuramente di una controparte molto inferiore a quella uscita su PlayStation 3 e Xbox 360, e probabilmente uno dei peggiori titoli nati dagli sforzi dello studio Dimps con il franchise di Sonic, ma proponeva molti livelli “esclusivi” e sarebbe stato piacevole poter avere una sorta di pacchetto completo.
Ovviamente, sarebbe stato molto difficile convertire quella versione per le nuove console senza ritoccarla pesantemente, dunque sappiamo che si tratta più di un capriccio che altro.
È il momento di Shadow
Veniamo adesso al piatto forte di questo pacchetto, vale a dire Shadow Generations. In questo caso, ci troviamo di fronte ad un vero e proprio titolo inedito, che viene però venduto solamente come parte di questo bundle. Ciò potrebbe far pensare che Shadow Generations sia solamente una sorta di DLC o espansione, ma credeteci, non è davvero così.
A livello di storia, Shadow Generations avviene in contemporanea con il titolo dedicato a Sonic, ma qui ovviamente il protagonista è Shadow (che avevamo rivisto in Sonic Frontiers, ancora disponibile su Amazon). Dal menù principale è possibile visualizzare un filmato che riepiloga la storia di questo personaggio, per chi non la conoscesse già.
In un certo senso, Shadow è il protagonista di questo 2024 per il franchise, dato che il gioco esce praticamente in contemporanea con il film Sonic 3, dove farà la sua comparsa la versione cinematografica di questo personaggio. Il gioco avrà anche un livello aggiuntivo ispirato al film, che uscirà verso la fine dell’anno.
Ma andiamo con ordine.
In un certo senso, Shadow Generations mantiene lo stesso impianto del suo cugino più attempato. Abbiamo una serie di livelli da affrontare, tutti presi dalla storia del franchise; in questo caso, però, gli stage provengono dai titoli in cui compariva anche Shadow, incluso lo spin-off Shadow the Hedgehog.
Ogni livello presenta due atti, ma in questo caso non c’è una divisione netta tra stage in 2D e stage in 3D; cosa assolutamente sensata visto che Shadow ha fatto la sua comparsa solo con i giochi in 3D della serie. Rimane però l’impianto che prevede lo sblocco di sfide extra in ogni livello dopo i primi due atti, alcune delle quali dovranno essere necessariamente completate per proseguire.
Vale la pena spendere qualche parola anche sull’hub: Shadow Generations abbandona l’hub bidimensionale del gioco originale e introduce una vera e propria mappa da esplorare liberamente, ricalcando in piccolo quando visto in Sonic Frontiers. Abbiamo apprezzato molto questa scelta, perché rende di gran lunga più interessanti i momenti passati nell’hub, che non è più un semplice movimento da sinistra a destra con qualche deviazione come in passato.
Parlando più in generale, vedere la struttura di Sonic Frontiers replicata in un’ambientazione più piccola (e di conseguenza più densa e meno dispersiva) ci conferma ancora una volta quanto potenziale ci sia da sfruttare per la serie in questa formula, che speriamo venga utilizzata al meglio con il prossimo episodio principale della saga.
Tornando però a Shadow, il nostro anti-eroe è dotato di molti nuovi poteri, che lo differenziano dal classico Sonic. Il suo gameplay rimane basato sulla velocità, ma Shadow è anche in grado di usare il Chaos Control per fermare il tempo – il che permette di evitare colpi, sconfiggere più facilmente i nemici e sfruttare l’ambientazione a proprio vantaggio, anche per scoprire passaggi altrimenti inaccessibili.
Oltre al Chaos Control, Shadow può anche utilizzare i poteri di Doom, che gli consentono, tra le altre cose, di eliminare i nemici con delle lance da lontano e di trasformarsi per nuotare o planare. Nel complesso, i nuovi poteri di Shadow funzionano e riescono a rendere il gameplay del gioco più intrigante e frenetico rispetto a quello di Sonic Generations.
Insomma, quello che apparentemente poteva essere solamente un DLC del gioco principale si rivela in realtà una seconda campagna vera e propria, oltre ad essere l’occasione per sperimentare ancora con il nuovo corso 3D di Sonic, mettendo insieme elementi della boost era con idee prese dal nuovo corso iniziato con Sonic Frontiers.
Quello che manca a Shadow Generations è l’effetto novità. Dopotutto, parliamo comunque di un titolo fortemente basato su Sonic Generations, dunque viene difficile inquadrarlo come un “nuovo” capitolo della saga.
Considerando però che l’obiettivo del gioco non era questo, possiamo dire che in quello che si propone di fare riesce in pieno, chiudendo l’occhio su qualche magagna tecnica (soprattutto i rallentamenti, che ci sono parsi anche maggiori rispetto al gioco principale).
La durata di Shadow Generations è in linea con quella dell’episodio principale: parliamo circa di cinque ore di gameplay per arrivare a vedere i titoli di coda, che aumentano (anche di molto) se volete completare l’avventura al 100%. Chi volesse giocare entrambi i titoli, dunque, avrà davanti a sé un’avventura di circa dieci ore per finire le storie principali di ciascuno.
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Voto Recensione di Sonic x Shadow Generations | Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Buona remastered per Sonic Generations.
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Shadow Generations è molto più di una semplice espansione.
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Gioco invecchiato piuttosto bene...
Contro
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... ma la mancanza dell'effetto sorpresa e nostalgia che aveva nel 2011 fa perdere qualcosa.
-
Ancora diverse magagne tecniche in entrambi i giochi.
Commento
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