Soccer Story | Recensione – Un gioco di calcio, a modo suo
L'amore per il pallone e una interessante critica di fondo bastano a mettere insieme un videogioco con una sua identità e un gameplay capace di coinvolgere?
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a cura di Marino Puntorieri
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: PanicBarn
- Produttore: No More Robots
- Distributore: No More Robots
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , STADIA , PS5
- Generi: Gioco di Ruolo , Avventura
- Data di uscita: 29 novembre 2022
Il panorama dei titoli calcistici continua ad espandersi senza sosta e, al netto delle produzioni più blasonate, per i team più piccoli – che decidono di percorrere la via del pallone digitale – non può esserci soluzione più saggia che proporre qualcosa di differente.
Proprio per questo motivo la realizzazione di Soccer Story da parte di PanicBarn era riuscita ad attirare la nostra attenzione. Un progetto indie disponibile fin dal lancio su Xbox Game Pass (abbonamento disponibile su Amazon) che si pone l’obiettivo di amalgamare le classiche partite di pallone con alcuni elementi dei titoli ruolistici più blasonati, ovviamente con dovute considerazioni legate alle risorse a disposizione.
Partiamo con l’anticipare, però, che nonostante tutte le buone premesse possibili, il risultato finale di Soccer Story non sia riuscito a convincerci più di tanto, salvandosi in corner solo per pochi aspetti oltre il piacevole e pixelloso stile grafico. Ma andiamo con ordine.
Basta pallone, evviva il pallone
La storia di Soccer Story rappresenta uno degli elementi più piacevoli dell’intera produzione, mettendo in chiaro fin da subito gli ingenti sforzi creativi del team londinese per realizzare un’avventura dai toni leggeri, che cerca di porsi l’obiettivo di enfatizzare una morale per nulla scontata.
La scelta, dal punto di vista narrativo, cade sul rievocare nel cuore del giocatore la passione per il pallone, inteso come sport più puro vissuto a ogni età e in ogni luogo, in netta contrapposizione rispetto alla via del business sopra ogni cosa che i fan del calcio conoscono, che stride proprio con quel romanticismo appena menzionato.
Nel mondo dei protagonisti Leo e Kai, il calcio era considerato lo sport più apprezzato e seguito in assoluto, vissuto all’unanimità come ragione di vita e ambito dai più piccoli per ripercorrere le orme dei propri beniamini, sia umani sia antropomorfi. Peccato che all’inizio della storia l’arrivo della Soccer Inc. gestita da Bep Jatter e Ms Business – in concomitanza a una catastrofe misteriosa – coincida con la fine del calcio amatoriale e spensierato.
Nelle varie regioni sono stati chiusi gli stadi e vige un regime di assoluto divieto della pratica del pallone al di fuori dell’unica e più ambita competizione, denominata Apple Cup, totalmente controllata proprio dalla crudele Soccer Inc per meri scopi economici.
In Soccer Story si comincia dalla cameretta del nostro protagonista, assieme a un misterioso pallone, e avremo il compito di risvegliare nei vari abitanti la passione per il calcio, spingendoli a ricomporre le varie squadre e a competere nei vari tornei regionali. L’obiettivo finale, ovviamente, è quello di vincere proprio le competizioni fino a raggiungere l’ambita Apple Cup, liberando gli abitanti di ogni area dalle catene della crudele azienda.
Rimane da apprezzare la voglia, tangibile fin dai primi minuti di gioco di Soccer Story, di portare su schermo una critica per nulla scontata nei confronti della visione del calcio moderno che – proprio a causa delle necessità di business che tutti conosciamo – rischia di allontanarci da quelle emozioni alla base di ciò che dovrebbe legare gli appassionati di questo sport.
Ciò avviene mantenendo toni leggeri e piacevoli per tutta la durata dell’avventura, con una longevità che si attesta su una durata di circa 7 ore abbondanti, senza contare diversi obiettivi secondari che possono far lievitare il conteggio per i malati del completismo più sfrenato.
Poco tiki taka e tanta confusione
Nonostante quanto di buono detto sul comparto narrativo di Soccer Story, proprio focalizzandoci sul suo gameplay troviamo i principali inciampi del lavoro realizzato da PanicBarn. Le partite di calcio effettive – tra squadre in 5vs5 – sono veloci e divertenti a un primo test, ma con il passare delle ore rischiano seriamente di annoiare e a tratti essere terribilmente frustranti.
Nello specifico non presentano chissà quale complessità, proprio per rispettare la natura estremamente accessibile dell’opera, ma questo si traduce in un approccio caotico, soprattutto pensando all’assenza di precisione di passaggi e tiri lasciati quasi del tutto al caso.
Non mancano situazioni dove il nostro portiere ha preso goal da posizioni improbabili e fin dalla difficoltà intermedia; nonostante la possibilità di potenziare i compagni di team, ci siamo ritrovati più volte bloccati a ripetere la medesima partita a causa di situazioni dove è stato necessario affidarsi alla mera fortuna per poter proseguire.
Ovviamente non possiamo non apprezzare lo sforzo del team per inserire tantissime missioni, tra quest principali e secondarie, dove è necessario superare piccoli mini-giochi o indovinelli di ogni genere. Si tratta di momenti che rispecchiano ritmi e stile della narrazione, ma ci duole ammettere che in diversi casi mostreranno il fianco agli stessi dubbi evidenziati durante le partite effettive.
La mappa da vero e proprio open world in miniatura conferisce a Soccer Story un certo fascino, figlio dell’esplorazione delle varie ambientazioni con estrema naturalezza; dove è possibile evocare il proprio pallone per effettuare scatti o colpire bersagli specifici in totale libertà. Peccato si tratti di situazioni che, sempre a causa dei problemi legati alla precisione, portano a qualche momento trial and error di troppo.
Ovviamente, come in ogni buon gioco di ruolo, non può mancare la possibilità di sbloccare delle abilità man mano progredendo nei tornei, così come la necessità di potenziare protagonista e compagni di squadra su classici parametri come velocità, tiro e resistenza ai contrasti. Se avrete la pazienza di migliorare il più possibile i vari membri del team, completando anche i compiti secondari, potreste in parte attenuare i problemi evidenziati nel rettangolo di gioco, ma non aspettatevi miracoli.
Come se non bastasse, selezionando la lingua italiana per i sottotitoli, segnaliamo la presenza di alcuni errori grossolani da parte della produzione sui quali rimane difficile sorvolare. Nella seconda metà della storia, ad esempio, non abbiamo potuto proseguire correttamente nella risoluzione di un indovinello perché è stato tradotto west (che sarebbe ovest) in est. Si tratta di indicazioni completamente sballate durante lo spostamento di oggetti per un puzzle, che ci hanno letteralmente bloccati davanti allo schermo, fino a quando non abbiamo provato a indagare sul web in qualche piccolo forum dedicato per capire il motivo del nostro impedimento.
Un peccato soprattutto perché se invece ci focalizziamo sul comparto grafico in pixel art troviamo un risultato sorprendentemente curato, accompagnato da arrangiamenti musicali semplici, ma funzionali nell’enfatizzare tanto le missioni quanto l'esplorazione delle varie aree di gioco.
Parliamo di un turbinio di colori accesi che ricalcano lo stile dei videogiochi del passato, che riesce a far tornare bambini anche i giocatori più in là con gli anni. Il tutto, cercando di enfatizzare quella sincera voglia di riportare al centro le emozioni – quelle che sono semplicemente alla base di uno degli sport più seguiti e amati in tutto il mondo.
Versione recensita: Xbox Series X
Voto Recensione di Soccer Story - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Una storia di calcio, nata dalla passione della sua visione amatoriale e semplice, adatta a tutti
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Tante missioni e attività da svolgere nel mondo di gioco
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Pixel art che ben si sposa con i toni leggeri dell’avventura
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Le idee per amalgamare gameplay sportivo e ruolistico non mancano…
Contro
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… ma il risultato non è ben bilanciato
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Le partite di pallone sono fin troppo frustranti e con poco appeal
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Qualche errore di troppo nella traduzione
Commento
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